ott 14, 2012 Luigi Liberti New York 0
New York. Il teatro dell’opera più grande del mondo è sempre più italiano. Dopo Pavarotti, che al Met era di casa, grandi cantanti italiani tornano a calpestare il celebre palcoscenico che ancora rimpiange i ‘do di pettò di Lucianissimo. Reduce dal Covent Garden, la soprano Carmen Giannattasio ha debuttato in un Trovatore ad alta concentrazione di bianco rosso e verde: oltre a lei nei panni di Leonora, è italiano il direttore d’orchestra Daniele Callegari, con Marco Berti (Manrico) e Franco Vassallo (conte di Luna).
IL METROPOLITAN PARLA ITALIANO - Grazie a un progetto sponsorizzato da Dolce e Gabbana tutte le opere liriche avranno anche sottotitoli nella lingua di Verdi e Puccini. L’iniziativa, che segna un ideale connubio tra musica e moda, ha debuttato il 24 con Elisir d’Amore di Donizetti. Fortemente voluta dal consolato Generale d’Italia a New York, coincide con l’avvio del’Anno della Cultura Italiana negli Usa in tutte le principali città americane. Per gli appassionati di lirica il Met è il tempio mondiale del bel canto: «Sono emozionata, è una grandissima responsabilita», ha detto la Giannattasio che molti paragonano ad Anna Magnani per le capacità di attrice e la fisicità mediterranea e che quest’anno, in aprile, ha debuttato in un altro grande palcoscenico lirico del mondo, la Royal Opera House del Covent Garden nella Boheme, dopo aver cantato Leonora al Theatre du Capitale di Tolosa, Violetta nella Traviata alla Deutsche Oper di Berlino, Alice in Robert le Diable di Meyerbeer al Verdi Salerno e Vitellia nella Clemenza di Tito di Mozart al festival di Aix-en-Provence. Una parabola ascendente per una cantante che all’opera lirica è arrivata – e lo dice lei – per caso. Carmen, avellinese, voleva fare la giornalista, poi si è laureata in russo. Ma la musica l’aveva nel sangue fin da bambina. A due anni aveva cominciato a strimpellare sul pianoforte: i primi passi di una passione che sabato porterà l’allieva della leggendaria soprano turca Leyla Gencer al Met sul palcoscenico che fu di Mirella Freni. Per Mariotti la Carmen in scena domani non sarà una volgare ‘mangiatrice di uomini’: «Preferisco pensarla come una donna libera, che incarna i principi dell’emancipazione femminile, supportati da una grande onestà intellettuale. Una donna che non trema di fronte alla morte e che accetta il suo destino. Che è un po’ il motivo per cui tutti simpatizzano per lei piuttosto che per Micaela».
foto emozioni
happy wheelsott 25, 2024 0
ott 24, 2024 0
ott 15, 2024 0
ott 14, 2024 0
ago 02, 2023 0
mag 23, 2019 0
ott 11, 2017 0
ago 25, 2015 0
ott 01, 2013 6
mag 22, 2009 5
11 years ago
11 years ago
11 years ago
11 years ago