lug 12, 2013 Luigi Liberti Musica 0
Roma. Cravatta infilata dentro la camicia, polsino nero e l’attacco su Spirit In The Night, anno ’73. Si presenta così Bruce ai suoi oltre tremila fans pronti ai impazzire alle prime note di My Love Will Not Let You Down, Badlands, Death to My Hometown, la cavalcata western Roulette, Lucky Town. Springsteen, 64 anni ma energia da ventenne, parte dai tempi di Asbury Park con il puro rock ‘n’ roll di Summertime Blues e Stand on it, fino ad arrivare a Working On The Highway e Candy’s Room. Insieme alla leggendaria E Street Band va come un ossesso passando da She’s The One, Brilliant Desguise, Kitty’s Back, fino alla ballata Incident On 57th street e Rosalita. La torta c’è, e non manca la ciliegina: Bruce fa New York City Serenade accompagnato dai violini dall’Orchestra Roma Sinfonietta (che saluta uno ad uno, per nome). Il pifferaio di Freehold conduce che è una meraviglia senza risparmiarsi: canta, suona (e fa suonare la sua chitarra ai fans più vicini), balla (con chiunque venga issato sul palco) si scatena e fa scatenare su Twist & Shout. La chiusura è in italiano: «Una bellissima notte. Roma ti amo», e per coronarla Springsteen prende acustica e armonica e regala Thunder Road.
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