ott 04, 2013 Redazione Hi Tech 0
Roma. Beyond Two Souls, il nuovo capolavoro sviluppato da Quantic Dream in esclusiva PlayStation 3, già ospite del Tribeca Film Festival di New York, è stato presentato anche in Italia. A fare gli onori di casa l’autore e regista David Cage: “Beyond è la storia di una ragazza. La protagonista si chiama Jodie Holmes, e ha un particolare legame con un’entità che vive fra il nostro mondo e ciò che c’è oltre. Grazie a questo legame Jodie scoprirà qualcosa in più riguardo a quello che c’è oltre la morte. La storia è molto importante e molto concentrata su questo aspetto, nel raccontare il senso della morte e di quello che c’è dopo”. Come fare regia e fotografia con la tecnologia Performance Capture, proposta già con Kara, è una delle curiosità maggiori: “non abbiamo una sceneggiatura precisa che specifica anche i movimenti di camera – spiega il regista- Sorprendentemente cerco di tenere gli storyboard più sintetici possibili, e spesso I membri del team non sono tanto d’accordo con questa visione. Quello che mi piace fare è eseguire sessioni di performance capture dove non ci sia nessun tipo di costrizione: solo un attore e la scena. Puoi chiedergli di recitare persino senza che sappiano dove la telecamera sarà effettivamente posizionata. Tutto il footage viene poi interpretato da un tool che permette di lavorare sulla regia, grazie al quale è possibile posizionare e muovere le inquadrature. Non mi piace utilizzare copioni precisi perchè è molto difficile avere a priori l’idea di quello che funzionerà o meno per la scena. Spesso qualche inquadratura funziona bene concettualmente e malissimo in pratica. Con il mio sistema posso essere completamente libero fino all’ultimo momento. Ovviamente lavoriamo moltissimo con il linguaggio del cinema, ma in maniera originale. Diamo alla telecamera una sua fisicità, in modo che abbia un certo peso, una propria velocità, e un’inerzia. Non è una telecamera magica che vola qua e là per la scena senza restrizioni. Ci piace immaginare che ogni movimento di camera sia prodotto da qualcuno che spinge la macchina su un carrello. Quando l’inquadratura si muove, di conseguenza, noterete dei sobbalzi, e quando si ferma lo fa con una certa resistenza. Guardando al risultato si percepisce benissimo la differenza fra una telecamera interamente digitale ed il nostro modo di intenderla”.
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