dic 12, 2013 Alessandro Pagano Sport USA 0
Roma. Al Garden, stanotte, sono arrivati prima. Al Garden, stanotte, non tornava a giocare Rondo. Al Garden, stanotte, c’erano i veri Celtics, i tifosi più nostalgici, quelli legati alla storia più recente dei bianco-verdi. Al Garden, stanotte, tornava per la prima volta da avversario Glenn Anton Rivers, più conosciuto come “Doc”, nomignolo attribuitogli da un’altra leggenda della pallacanestro come Rick Majerus quando lo vide ad un camp estivo con la maglia di Doctor J. Su questo campo i numeri parlano chiaro: 416, 305, 721, 56.238, 9 e 1. Sembreranno numeri a caso ma ognuno di esso ha un significato: 416 è il numero di vittorie sulla panchina di quelli che ora considera avversari; 305 il numero delle sconfitte su quella stessa panchina; 721 le partite da capo allenatore dei Celtics; 56.238 sono i minuti in cui ha allenato campioni del calibro di Allen, Pierce, Garnett, Shaq e Rondo (con il quale chiacchiera durante l’intervallo); 9 sono le stagioni in cui idealmente ha indossato i colori bianco-verdi; infine 1, forse il numero più importante, come l’anello vinto nelle Finals del 2008 contro i Los Angeles Lakers. Numeri, statistiche, dati ma alla fine, quel che conta veramente, è aver lasciato un pezzo di cuore lì, proprio al TD Garden, il “suo” TD Garden. Prima della partita anche il pubblico concede ad un vero eroe della “The Hub” il tributo che merita, dedicandogli un lungo applauso che commuove il coach dei Clippers. Ma c’è una partita da giocare e da vincere. Da una parte i Boston, ancora in contumacia Rondo, che si affidano a Green e Crawford Jordan mentre dall’altra i Clippers di CP3, Blake e Crawford Jamal. L’inizio è targato Celtics con una rapidità di gioco, una velocità in transizione spaventosa che mette in serio pericolo la difesa dei Clips (per ulteriori spiegazioni rivolgersi a Stevens Brad). Dudley chiaramente in difficoltà contro l’agilità di Crawford. Ad evitare una fuga decisiva è il solito CP3 che realizza 13 punti nel primo tempo. Nel secondo periodo inizia a scaldare i motori sia la difesa di casa sia la furia Jeff Green che in transizione dimostra le sue già rinomate doti atletiche. il secondo tempo si apre col tentativo di rimonta per i Clippers, sempre guidati da un eccellente Chris Paul che va dentro quando vuole. Ma Green è sempre pronto a rispondere sia in penetrazione sia col tiro dalla lunga distanza. La partita è equilibrata fino alla fine e a 3’ dalla fine il risultato è di assoluta parità. Rivers pesca dalla panchina un ispiratissimo Jamal Crawford che con due triple consecutive, una delle quali da distanza siderale, regola i conti portando i Clippers ad un tutto sommato meritato successo. Da sottolineare, per onor di cronaca, il massimo stagionale per Jeff Green (29 punti) e la grande prestazione di Jordan Crawford (20 punti per lui e crescita esponenziale); mentre sulla sponda Clippers per la prima volta in stagione Chris Paul non firma una doppia-doppia fermandosi a quota 9 assist e 22 punti. Il vero trascinatore, però, è stato Jammy C, al secolo Jamal Crawford, autore di 21 punti in 27’ di impiego con 7/14 dal campo e 2/2 da 3.
happy wheelsNato a Pompei il 3/4/1993. Studente del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione presso La Sapienza di Roma, Redattore NBA per partenopress.com e My-Basket.it; giocatore e amante della palla a spicchi da sempre. MORE THAN A GAME.
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