dic 31, 2013 Carmelita De Santis Musica, Spettacolo 0
Roma. Canzoni e poesie in ”La notte dei sogni”, lo spettacolo che Massimo Ranieri mette in scena l’ultimo dell’anno nella Sala Santa Cecilia. Un mix dei suoi ultimi due recital, dedicati a tutti quelli che non rinunciano a sperare e immaginano, in un modo o nell’altro, il loro futuro. Non mancheranno le mie hit come Perdere l’amore, Erba di casa mia, Rose rosse, Se bruciasse la città, La vestaglia, eccetera. Ma il discorso è più ampio. Ci sono anche i Sonnets to a dark Lady di Shakespeare, le “macchiette” napoletane, ed i suoi ricordi, le sue considerazioni umane e professionali di uno che cerca, ogni tanto, di pensare. «Non ci capiamo più nulla -racconta Ranieri- è innegabile. Ma noi italiani, al di là del luogo comune, siamo uno strano popolo. In certi momenti ci lasciamo riempire di mazzate, poi, chissà come e chissà perché, quando ne abbiamo abbastanza tiriamo fuori dal cilindro la nostra capacità di risorgere. Sempre citando Shakespeare, dato che ora la misura è colma, dovremmo essere vicini al riscatto».
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