gen 07, 2014 Carmelita De Santis Cinema, Fotogallery 0
Roma. “Novantatrè film da attore e due regista, nel film di Scorsese era chiamato Toro scatenato in questo di oggi è The Kid. Applaudiamo Robert De Niro. Cinquantotto film da attore, 8 da regista, conosciuto nel mondo come Rocky, oggi è The Razor. Ecco Sylvester Stallone”. Quando il moderatore della conferenza stampa europea del film “Il grande match” (dal 9 gennaio in oltre 350 copie)li chiama sul palco sembrano due campioni che salgono sul ring. Stallone e De Niro interpretano due ex pugili eterni rivali che si sono ritirati senza mai arrivare al match che avrebbe decretato un vincitore. Tra loro, oltre all’antagonismo sportivo, un fatto privato che alla vigilia del terzo e decisivo incontro aveva fatto annunciare a Razor il suo ritiro assestando un duro colpo sulla carriera di entrambi. Trent’anni dopo un promoter fa loro un’offerta difficile da rifiutare: tornare sul ring e regolare i conti una volta per tutte.
Stallone, questa sua interpretazione e’ lo spunto per raccontare la sua carriera d’attore,fuori e dentro il ring
Che dire, ho cominciato con il registro drammatico poi e’ arrivato l’action ed ha investito la mia carriera. Certo ora che gli anni avanzano cerco di ampliare il registro più congeniale al mio stato attuale, che è decisamente quello drammatico
Il vostro film si potrebbe paragonare ad un concerto degli Stones, un evento, cosa ne pensate?
Stallone: Capisco cosa vuol dire anche io vorrei vedere un march simile, qualcosa di apparentemente impossibile eppure, succede davvero.
De Niro: Il sottotesto di questo film e’ semplice spero che alla gente piaccia
Stallone quanto Rocky c’è nel Grande Match?
C’è ne è un pezzettino, il suo movimento sul ring e fuori, il suo modo di fare, la meccanica fisica e’ quella di ricky certo non ha gli stessi problemi
E con La Motta trova somiglianze Bob?
A livello fisico ci sono ovviamente delle somiglianze non c’è dubbio
Secondo voi perché la boxe funziona tanto al cinema?
Stallone: La boxe non è solo due persone che si prendono a cazzotti, sono storie di uomini, per questo affascinano, e’ il simbolo della battaglia che uno conduce dal giorno della nascita a quello della morte, per questo il pubblico la ama.
De Niro: Credo che i film sullo sport siano amati dalla gente perché si appassiona alla battaglia delle persone che si prendono a cazzotti, ma la boxe e’ anche qualcosa di mitologico, ecco tutto
Siete stati rivali in passato? Lo siete oggi?
Stallone: Quanto ero geloso di lui? Tantissimo!!! Mi ha rubato tutti i ruoli. Quando uscì ‘Rocky’ nel cinema vicino c’era ‘Taxi driver’. Non avrei avuto le sue capacità, ha sperimentato più di me ma devo e voglio recuperare il tempo perduto
De Niro: Come diceva Sly, siamo stati diversi, vicini, lontani, poi abbiamo fatto ‘Cop land’ una quindicina di anni fa. Ma non siamo stati davvero rivali, ci divertiamo, beviamo Martini, faremo delle cose insieme in futuro ne sono certo.
Al regista, Peter Segal chiediamo cosa si prova ad avere due leggende nel proprio film?
Ero terrorizzato, attori geniali, registi, hanno fatto film capolavori sulla boxe… Che potrei dire, abbiamo fatto le prove separatamente perché erano come free e giudee che ballavano tra due coste degli usa… Poi la cosa meravigliosa e’ stato il doppio registrò, comico e drammatico di cui sono stati capaci.
Agli attori chiediamo come guardate al tempo che passa per scegliere i ruoli?
Stallone: Ad una certa età ci sono vincoli, quello che cercò oggi e’ qualcosa di emotivo, dove posso scegliere tra gli episodi della mia vera vita e portarli sullo schermo per emozionare il pubblico
De Niro: Mi piace pensare che oggi posso recuperare un progetto che arriva da lontano, oppure che mi arrivino nuove proposte da giovani registi. Anzi sa cosa le dico? Con il digitale sarebbe bello poter ringiovanire e rifare oggi tutti i miei film al meglio, sarebbe fantastico…
La vecchiaia può servire a rimettere a posto i conti con la vita, questo suggerite in questo film, e’ così davvero?
Stallone: Per quanto riguarda l’età si tratta di un tema che è molto frustrante perché ti viene da dire, perché non l’ho capito 30 anni fa? E’ questo che aiuta il lato drammatico, la gente tende ad immedesimarsi con la redenzione, con il passato. Molti nostri fan sono cresciuti con noi, molti più grandi o della nostra età vogliono vederci interpretare cose che li riguardano da vicino.
De Niro: Sa cosa penso? Il pubblico della nostra età e’ sempre più numeroso, quindi facciamo film per il nostro pubblico.
Stallone, dopo questo film farà Rocky 7?
No! La serie e’ chiusa, faremo qualcosa forse su un personaggio della serie Rocky. Piuttosto farò un film che parla di Apollo Creed e sarà molto drammatico, cominceremo a girare a febbraio.
E lei Bob farà altri film sulla boxe?
S prossimamente farò un film su un allenatore di boxe, che ha allenato Duran per circa 11 anni
Questo e’ un film sulla seconda chance, ne avete avute davvero nella vita?
Stallone: Ho certamente avuto alti e bassi, chance? Nel 2006 con Rocky Balboa ne ho avuta una. Un artista muore due volte, la seconda e’ sempre più semplice. Ognuno di noi la vive questa sensazione, di cadere e risollevarsi. Quando riesci poi a mettere tutto sullo schermo e’ un piacere.
De Niro: Credo che invecchiando ti sentì importante, certo non ti danno gli stessi ruoli, ma hai sempre un pubblico che ti vuol vedere affrontare situazioni sullo schermo. I miei rimpianti e rimorsi sono molto personali e non riguardano il cinema così non voglio parlarne in pubblico.
Infine al regista chiediamo, chi ha deciso chi tra i due avrebbe vinto?
Da un punto di vista creativo volevamo scegliere al montaggio, e così abbiamo girato vari finali, poi una ragione ci ha aiutato a scegliere, avevamo 500 comparse e non volevamo che svelassero il finale su Twitter.
foto emozioni
happy wheelsott 25, 2024 0
ott 24, 2024 0
ott 15, 2024 0
ott 14, 2024 0
ott 15, 2024 0
nov 12, 2023 0
ott 28, 2023 0
ott 23, 2023 0
ott 01, 2013 6
mag 22, 2009 5
11 years ago
11 years ago
11 years ago
11 years ago