gen 15, 2014 Alessandro Pagano Sport USA 0
Roma. E’ il 27 Gennaio del 2013 e i Boston Celtics dei Big Four (all’epoca Pierce-Allen-Garnett e personalmente Rondo) sono di scena alla Philips Arena di Atlanta, Georgia. Gli Hawks dell’allora stella Smith devono vedersela contro la mentalità vincente dei Celtics di Doc Rivers. Penetrazione, solito fake (finta), grande scarico per KG in angolo, respacing sul lato opposto al passaggio. Fu proprio in quel momento, riallargando il campo per riequilibrare l’assetto della squadra che poco meno di un anno fa si lacerava il legamento crociato di Rajon Pierre Rondo. Il dolore si sente ma il prodotto dell’università di Kentucky gioca altri 13’ dopo l’infortunio. Quando l’attaccamento e la voglia di vince superano ogni dolore…
Tutto ciò, però, lo porta ad un calvario difficile, doloroso e forse fatale per la sua carriera. Una carriera che lo vede coinvolto in maniera principale nel computo degli assist ma quando la mamma Amber lo regalò letteralmente al mondo decise di esagerare con la lunghezza delle braccia. Il figlio, diversi anni dopo, diventerà letteralmente una macchina da “Triple-Double”(da qui il soprannome di Mr. Triple-Double), quelle che noi chiamiamo triple-doppie, già a quota 28 in 7 stagioni ai Celtics. L’ultimo gioiellino rimasto in casa bianco-verde, dopo gli addii di Allen, Garnett e Pierce è, con molta probabilità, pronto a rimettersi in gioco, è pronto a ridarci emozioni quando tocca dolcemente quella palla, insomma, è pronto a scendere in campo, dopo quasi un anno di inattività. Lunedì un curioso tweet che fissa la data del rientro per venerdì 17 ( proprio per gli scaramantici). Il tweet recitava: “29,233,380 seconds”, la durata del periodo di inattività, sinonimo di una voglia di tornare che ha sempre tenuto dentro, nascosta, un po’ come i palloni che distribuisce tirandoli fuori da spazi inimmaginabili. La notizia del suo rientro gioverà senza ombra di dubbio ad una fase offensiva dei Celtics che stenta a decollare ma sono subito due le precisazioni da fare: la prima riguarda i minuti, i quali non saranno di certo subito sostanziosi, per la gioia di chi ha ricoperto il suo ruolo finora, mentre la seconda riguarda proprio l’aspetto della regia di Boston. La notizia del rientro del numero 9 è una grande notizia per Avery Bradley, che tornerà a ricoprire con buona probabilità il ruolo di play/guardia che più gli si addice, mentre non così buona per Jordan Crawford, che, invece, stenterà a trovare lo spazio che ha avuto finora. Per non parlare della situazione del rookie Phil Pressey. Insomma, non ci resta che aspettare venerdì non solo per dare uno sguardo ad un quantomai “scadente” Los Angeles Lakers – Boston Celtics ma anche per vedere i primi minuti in stagione di Rajon Rondo. Per gli scaramantici, un consiglio: sarà anche venerdì 17 ma non abbiate paura, torna Rajon e un raggio di sole torna a splendere nel sole finora cupo di Boston.
happy wheelsNato a Pompei il 3/4/1993. Studente del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione presso La Sapienza di Roma, Redattore NBA per partenopress.com e My-Basket.it; giocatore e amante della palla a spicchi da sempre. MORE THAN A GAME.
ott 25, 2024 0
ott 24, 2024 0
ott 15, 2024 0
ott 14, 2024 0
ott 08, 2024 0
ott 01, 2022 0
set 30, 2022 0
set 03, 2022 0
ott 01, 2013 6
mag 22, 2009 5
11 years ago
11 years ago
11 years ago
11 years ago