gen 18, 2014 Salvatore Malfitano Home Page 0
Gli ultimi Celtics dei veri Big Three ci avevano abituati ad un rendimento altalenante nella metà di season antecedente all’All-Star Game. Qualcuno dice che, in quell’anno, oltre a un cambio di mentalità, ci fu un decisivo cambio tattico: far giocare Kevin Garnett da vero e proprio centro. E KG si esaltò. Adesso, non avendo più Big Ticket nel roster (e non solo), ci vuole il cambio di mentalità. Il rientro di Rondo è una notizia talmente buona che oscura la sconfitta maturata questa notte a danno di una squadra che quasi segue lo stesso percorso dei Celtics, come due binari paralleli che corrono su i due lati dell’America. Una parabola discendente che dovrà aprire obbligatoriamente a nuovi orizzonti, per continuare ad onorare la storia della franchigia più vincente della storia dell’Nba. La rifondazione, per necessitate et virtute, deve partire da Rajon Rondo. Il play prodotto della UK è diventato il nuovo capitano dei biancoverdi ed è l’anello di congiunzione fra l’ultimo canto del cigno e il nuovo corso.
L’equilibrio nel primo quarto è padrone, le squadre vanno a riposo sul 23-25 a favore dei californiani, con Rondo che ancora non si è acceso. A tenere il passo degli ospiti ci hanno pensato Kelly Olynyk (che chiuderà con 25 punti) e Gerald Wallace (14 punti), l’uomo che non ti aspetti. La seconda frazione è quella firmata con una doppia R, che ricomincia a far girare la squadra come i vecchi tempi, con i Celtics che firmano ben 35 punti nel quarto. Fra questi, vanno per forza riportati i due realizzati da Rondo a metà periodo, i primi della stagione 2013-14: defilato sulla sinistra, in una posizione di isolamento insolito, con palla in mano Rondo chiama il blocco ad Olynyk che arriva puntuale per tagliare fuori Marshall (19 punti); Rajon si trova dinnanzi Gasol, e il play si beve lo spagnolo con la finta del behind-the-back, suo marchio di fabbrica, per appoggiare di destra i due punti che fanno esplodere il Garden. Senza avvertire minimamente disturbo dal punto di vista psicologico per il suo infortunio, Rondo dipinge un altro layup impossibile, e il povero Marshall in marcatura può ben poco. Guidata dal nuovo capitano, Boston va a riposo sul 58-52. Il terzo quarto comincia con l’assist di Rondo per la schiacciata in contropiede di Humphries, per i suoi unici due punti. Dall’altro risponde un Gasol in grande spolvero, trascinatore dei suoi con 24 punti. Nell’ultimo periodo, i Celtics si rimettono alle mani di Olynyk, che segna in contropiede prima, in palleggio-arresto-tiro poi, ben servito in entrambi i casi dall’altro rookie Phil Pressey (6 punti). Le cose sembrano mettersi bene per Boston quando i Lakers, a 4′ dal termine, rientrano in maniera pessima dopo un canestro: Rondo vede Avery Bradley e lo serve; quest’ultimo ha il tempo di ricevere, mettere i piedi a posto e infilare la tripla del 102-94, per un +8 tutto da amministrare. Così non va però: dopo 2′, Jodie Meeks trovato alla perfezione dopo lo scarico nell’angolo e successivo extra-pass va a segno dall’arco per la tripla del 104-102. Altro possesso, azione invertita: stavolta lo scarico arriva fuori e l’extra-pass arriva al tiratore nell’angolo che è Marshall, a segno: 104-105. I Celtics sbagliano il possesso successivo e la palla è in mano ai Lakers. La difesa aggressiva di Boston funziona e strappano una palla a due con Wallace, ma gli arbitri la fanno ripetere, non sicuri sull’autore del tocco finale, che il replay evidenzia essere di un gialloviola. Ultimi 9” e tre punti da recuperare: la palla è in mando di Rondo, e la favola col finale già scritto vuole che il play prenda e metta la tripla del pareggio. Non è così, primo ferro e i Lakers espugnano il TD Garden.
Questi non sono più i Celtics di una volta, Rajon. Adesso, come quando hai fatto 44 punti all’American Airlines Arena di Miami contro LeBron&co, devi prendere in mano la squadra. In nome di quel Celtic Pride.
Altri risultati:
Los Angeles Clippers @ New York Knicks 109-95
Charlotte Bobcats @ Orlando Magic 111-101
Miami Heat @ Philadelphia 76ers 101-86
Minnesota Timberwolves @ Toronto Raptors 89-94
Chicago Bulls @ Washington Wizards 93-96
Utah Jazz @ Detroit Pistons 110-89
Sacramento Kings @ Memphis Grizzlies 90-91
Portland Trailblazers @ San Antonio Spurs 109-100
Cleveland Cavaliers @ Denver Nuggets 117-109
Dallas Mavericks @ Phoenix Suns 110-107
Golden State Warriors @ Oklahoma City Thunder 121-127
Nato a Napoli, il 23/6/1994. Ex calciatore, attualmente redattore NBA per partenopress.com e basketinside.com; inviato sul Napoli per Il Roma. Studente di giurisprudenza all'Università Federico II di Napoli.
ott 25, 2024 0
ott 24, 2024 0
ott 15, 2024 0
ott 14, 2024 0
ott 01, 2024 0
lug 29, 2024 0
ott 06, 2023 0
ago 29, 2023 0
ott 01, 2013 6
mag 22, 2009 5
11 years ago
11 years ago
11 years ago
11 years ago