lug 11, 2009 Marcello Martino Cinema, Home Page 0
“Anche se non sono abituato a far ridere, il mio prossimo progetto sarà una commedia. La storia di una star televisiva locale coinvolta in una vicenda paradossale di perdita dell’identità. Ovviamente sarà presente la componente ambientalista e di attenzione al paesaggio; del resto, è anche per questo che mi chiamano il muhajeddin del Salento”.
Così ha dichiarato il regista Edoardo Winspeare premiato alla settima edizione dell’Ischia Film Festival per “Galantuomini” e protagonista della penultima serata della kermesse insieme all’attrice Donatella Finocchiaro, protagonista femminile del film.
“Il localismo è la mia poetica, il punto di partenza per raccontare le mie storie. D’altro canto l’Italia è il paese dei cento comuni”. Chi sono oggi i galantuomini secondo Winspeare? “Le persone responsabili che credono nello Stato come il magistrato Leone De Castris il quale ha lavorato molto bene per sconfiggere un fenomeno come la Sacra Corona Unita. I pugliesi pensavano di vivere nell’unica regione italiana esente dalle mafie” ha aggiunto il regista salentino, “ma evidentemente non era così. È vero che la Sacra Conona Unita non poggiava su una base mafiosa come nel casertano o nel catanese ma è stata una ferita profonda ed indelebile per il Salento”.
Fonte: Ufficio stampa Ischia Film Festival
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