All Star Weekend, RISING STARS CHALLENGE INSIDE: il post Shaq vs Barkley è nelle mani di HILL e WEBBER; occhi puntati su Lillard, Davis e Oladipo

feb 11, 2014 Alessandro Pagano Sport 24, Sport USA 0

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Roma. Manca ormai molto poco all’inizio di uno degli eventi più seguiti e più affascinanti per gli Stati Uniti e non solo. L’intero mondo cestitico focalizza l’attenzione sull’appena rinominato “Smoothie King Center” di New Orleans, Louisiana, la patria della jazz music per eccellenza. Parliamo dell’ALL STAR WEEKEND e in particolare della seconda gara in elenco, subito dopo lo “Sprint NBA All-Star Celebrity Game” (l’evento che prevede una partita tra squadre di miste, composte da personaggi dello spettacolo ed ex giocatori NBA), ossia il RISING STARS CHALLENGE, quello che un tempo veniva chiamata la sfida tra Rookie e Sophomores. Le regole sono cambiate, i personaggi sono cambiati ma il livello resta alto e mai come quest’anno il match promette uno spettacolo tutto da vedere. Gli interpreti sono cambiati, partendo dalla panchina dove non ci saranno più Shaquille O’Neal e Charles Barkley come coach ma Grant Hill (7 volte NBA All Star) e C-Webb, al secolo Chris Webber (5 volte NBA All-Star). Passiamo ora ai veri protagonisti. I giocatori che fanno parte del TEAM WEBBER sono: Anthony Davis (Sophomore, New Orleans Pelicans), Michael Carter-Williams (Rookie, Philadelphia 76ers), Tim Hardaway Jr. (Rookie, New York Knicks), Trey Burke (Rookie, Utah Jazz), Jared Sullinger (Sophomore, Boston Celtics), Mason Plumlee (Rookie, Brooklyn Nets),  Victor Oladipo (Rookie, Orlando Magic), Steven Adams (Rookie, Oklahoma City Thunder) e Kelly Olynyk (Rookie, Boston Celtics). Ovviamente gli occhi sono puntati sul padrone di casa, AD, Anthony Davis che quest’anno viaggia a cifre surreali per essere un giocatore al secondo anno (20.7 punti, 10.3 rimbalzi di media a gara). Non manca però la curiosità di vedere MCW, Michael Carter-Williams anche lui con numeri eccellenti da Rookie (17.1 punti e 6.4 assist di media a partita) e Victor Oladipo, prodotto degli Indiana Hoosiers, capace di metterne a segno 14 a sera. Ma Hill risponde con uno schieramento attrezzato per contrastare la squadra di coach Webber: Damian Lillard (Sophomore, Portland Trail Blazers), Bradley Beal (Sophomore, Washington Wizards), Andre Drummond (Sophomore, Detroit Pistons), Harrison Barnes (Sophomore, Golden State Warriors), Terrence Jones (Sophomore, Houston Rockets), Giannis Antetokounmpo (Rookie, Milwaukee Bucks), Jonas Valančiūnas (Sophomore, Toronto Raptors), Dion Waiters (Sophomore, Cleveland Cavaliers), Miles Plumlee (Sophomore, Phoenix Suns). Sicuramente più esperienza per il TEAM HILL che vanta la presenza in squadra di 8 Sophomores e solo un Rookie, ma C-Webb fa affidamento su dei Rookie che sembrano già pronti per il salto di qualità. Naturalmente la punta di diamante per Hill è il primo giocatore a partecipare a tutte le gare previste per l’ASW, ossia Damian Lillard, che sta sorprendendo con i suoi Portland, realizzando 20.8 punti e 5.7 assist ad allacciata di scarpe. Non mancano grandi nomi anche in questo Team; spiccano, infatti, Harrison Barnes, protagonista il giorno seguente dello Slam Dunk Contest, Andre Drummond, che garantirà un dose elevata di schiacciate e Bradley Beal. Insomma, una sfida che si preannuncia essere di gran rilievo e sicuramente molto affascinante. Lo scorso anno l’MVP fu Kenneth Faried che vinse il duello con Kyrie Irving per il titolo di miglior giocatore della serata. Quest’anno il più gettonato sembra essere Lillard ma le sorprese non mancheranno.

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happy wheels

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