feb 19, 2014 Salvatore Malfitano Sport USA 0
Senza peccare di presunzione, ce lo dovevamo aspettare che due professionisti del calibro del nostro Marco da quel San Giovanni in Persiceto e Blake Griffin non si sarebbero lasciati distogliere troppo dai loro traguardi raggiunti all’All-Star Game appena conclusosi. Beli è tornato con un ventello e col 50% da 3, Griffin non è riuscito ad eguagliare il bottino della partita delle stelle (38 punti), ma ci è andato vicino con un sontuoso 35. Rifilato agli Spurs, tra l’altro. Non è bastato, però, alla sponda rossazzurra di LA a spuntarla sugli immortali texani. Seppur orba del cervello e delle mani fatate di Tony Parker, San Antonio ha affidato la cabina di regia a Patty Mills (nella foto), che non solo ha messo a referto 25 punti, ma gran parte di essi (16) sono arrivati nel momento più complesso della partita, cioè quando a ridosso della metà dell’ultimo periodo i padroni di casa hanno provato a farsi pericolosamente sotto, riducendo lo svantaggio a meno di due possessi; le sue giocate individuali (ora penetrazioni e layup, ora tripla non appena il bloccante gli ritagliava un metro intorno a lui) hanno spento le speranze avversarie, perché dall’altro lato del campo Jordan Crawford (25 punti per lui) non è riuscito a stargli dietro. Troppo poco Chris Paul a questi Clippers, che su 10 tentativi solo 1 ne è andato a segno; a questo vanno aggiunti i 9 liberi (su 10) che in totale fanno 11. Bisogna arrivare al sesto minuto del secondo periodo per vedere l’unico canestro a cronometro in movimento: CP3 guida il contropiede, regge due contatti, punta il ferro e piazza il layup battendo il volenteroso recupero di Belinelli che fissa il punteggio sul 33-34 per i padroni di casa. Pochi minuti dopo, Diaw lavora un gran pallone sotto canestro, aspetta che si metta in posizione la bocca da fuoco, che risponde al nome, guarda un po’, di Marco Belinelli. Piedi a posto, spazio a volontà: il risultato è solo la retina che si muove (42-42). Sull’azione seguente, Griffin ricorda a tutti che non sa solamente schiacciare. Su un pick-and-pop decisamente abbozzato, che per giunta Diaw non si degna di difendere, Paul cede a Griffin, che da posizione centrale, piazza la bomba che riporta i Clippers avanti di tre lunghezze. A poco più di 1′ dal termine del primo tempo, Tim Duncan (19 punti, 13 rimbalzi), il più immortale di questi immortali, scorazza a centro area manco fosse un rookie, complice la difesa divertente di DeAndre Jordan (7 punti), e piazza il finger roll del 51-51; nemmeno il tempo di annotarlo che Green intercetta subito la rimessa e ne mette altri due facilissimi. Nel terzo quarto, i protagonisti sono sempre loro: a 6′ dal termine Griffin pescato in area pensa bene di andare ad ammaccare il ferro con una schiacciata delle sue; due minuti dopo Mills trova Belinelli dall’angolo: splash! E si va sul 73-69 per i texani. Due azioni dopo, Mills prova il layup, sbagliato; il rimbalzo è di DeAndre, che cede a Paul, che lancia a sua volta Griffin in contropiede. L’esito non sto nemmeno a spiegarlo in dinamiche e dettagli: Clippers sotto di tre, sul 74-71. L’ultimo periodo, come abbiamo già anticipato, è tutto per Mills, che buca la difesa avversaria in tutti i modi possibili. A poco servono le prodezze di Crawford, l’ultimo a mollare.
Altri risultati:
Atlanta Hawks @ Indiana Pacers 98-108
Cleveland Cavaliers @ Philadelphia 76ers 114-85
Toronto Raptors @ Washington Wizards 103-93
Charlotte Bobcats @ Detroit Pistons 108-96
New York Knicks @ Memphis Grizzlies 93-98
Orlando Magic @ Milwaukee Bucks 100-104
Miami Heat @ Dallas Mavericks 117-106
Phoenix Suns @ Denver Nuggets 112-107 (OT)
Nato a Napoli, il 23/6/1994. Ex calciatore, attualmente redattore NBA per partenopress.com e basketinside.com; inviato sul Napoli per Il Roma. Studente di giurisprudenza all'Università Federico II di Napoli.
ott 25, 2024 0
ott 24, 2024 0
ott 15, 2024 0
ott 14, 2024 0
ott 08, 2024 0
ott 01, 2022 0
set 30, 2022 0
set 03, 2022 0
ott 01, 2013 6
mag 22, 2009 5
11 years ago
11 years ago
11 years ago
11 years ago