mar 07, 2014 Alessandro Pagano Home Page 0
Roma. Da soli nel deserto, nel senso più letterale del termine. E’ come cadere nel Gran Canyon e dover essere solo in due a rialzarsi, a salvarsi. Ed in più, quando ormai sembra fatta, l’uscita sembra a un passo e la luce del sole ti inizia a riscaldare, ti colpisce una pioggia violentissima che non si placa finché non ti rivede soccombere. Potrebbe essere questa una metafora dello spettacolo che stanotte si è visto al US Airways Center, Phoenix, proprio in Arizona, nota al mondo soprattutto per le sue valli desertiche, i cactus e il Gran Canyon. Di fronte ai Suns stanotte ci sono stati i Thunder di KD e Westbrook, ancora primi nella Western Conference. Una gara che ha al suo interno tante sfide, tanti duelli avvincenti e tanto talento da rendere una “semplice” partita di basket uno show straordinario. Prima ancora di iniziare la vittoria andrebbe assegnata ancora una volta a chi mantiene il pudore di giocare in canotta (Thunder) e non a chi si piega alle mezze maniche (Los Suns). Tralasciando le questioni commerciali, lasciamo che sia il campo, come sempre, il miglior giudice della serata. L’inizio è quantomeno traumatico per uno dei migliori giocatori della stagione per Phoenix, ovvero sia Goran Dragic, che si vede rubar palla da Westbrook dopo appena 5 secondi di gioco ed è costretto impotente a guardare l’inchiodata del prodotto di UCLA.
Phoenix sembra completamente nel pallone e, continuando a perdere palloni su palloni, concede ai Thunder contropiedi dal facile esito. Risultato: 18-8. Russ sembra essere una molla e ruba l’ennesimo pallone per convertirlo in due punti comodi per l’allungo OKC. Il primo sussulto offensivo arriva dalla Slovenia e dalle mani educatissime di Dragic che con la tripla tiporta i suoi al di sotto della doppia cifra di svantaggio. Il primo quarto finisce 41-32, un punteggio che già pare impressionante. La premiata ditta Westbrook-Durant sembra non volersi fermare e il playmaker californiano regala una delle sue 9 assistenze totali a KD35 che ringrazia e segna. Il divario si dimezza grazie al canestro sulla sirena in tap-in di Frye, che riporta Phoenix sul -4 (65-61). Pronti, via, anche qui, Inizio di terzo quarto che vede il riallungo di OKC con Durant che schiaccia ancora su assist del numero 0 Thunder. Ma sul 77-69 OKC si inizia lo show dell’MVP di serata: GERALD GREEN jr. Alla sua prima tripla risponde quella di Caron Butler, neo acquisto in casa Thunder; ma ecco che lo show ha inizio: dal -14 al -2 tutto firmato da Green e con la tripla di Tucker dall’angolo i Suns mettono il naso avanti. 25 punti per l’ex ala Celtics che chiude il quarto con 6/6 dall’arco. Unstoppable! Phoenix realizza 40 punti nel terzo periodo e apparecchia la tavola per un gran finale. Non finisce la pioggia (di triple) di cui parlavamo nella metafora iniziale ed anche Morris dall’angolo punisce la capolista. 101-108 a 9:30 dalla fine. OKC richiama all’ordine il suo prescelto duo che ritorna sui ritmi dei primi due quarti e riapre la partita: la tripla di Westbrook vale il 116 pari.
Il vero trascinatore, come del resto lo è stato per tutta la stagione, è Dragic che mette a segno un incredibile l’and-one. Dall’altra parte Westbrook gioco da solo e sbaglia il jumper del pareggio e paga dazio perché sul fronte opposto l’alley-oop che finalizza Morris dà il +4 ai padroni di casa. Il canestro della staffa, ancora una volta, lo realizza il numero 1 di Phoenix, Goran Dragic. Finisce 122-128 all’US Airways Center una partita clamorosa e vinta con merito da Phoenix che mantiene la sua settima posizione (36-25). Oklahoma, invece, anche alla luce della vittoria degli Spurs contro gli Heat, riducono al minimo il margine di errore se vogliono mantenere il primato. Per concludere, le statistiche dicono che non basta un super Westbrook (13/22, 4/9 da 3, 9 rimbalzi e 9 assist per un totale di 36 punti) e un super Durant (34 per lui con 7 rimbalzi e 5 assist con 12/24 dal campo e 3/9 da 3) per vincere contro uno strepitoso Gerald Green che firma il suo nuovo carrer high: 41 punti, 12/22 dal campo, 8/13 da 3 e 3 palle recuperate. A questi vanno aggiunti i 22 di Dragic, i 24 di Morris e uno straordinario 55.6% dall’arco per i padroni di casa (15/27).
Nato a Pompei il 3/4/1993. Studente del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione presso La Sapienza di Roma, Redattore NBA per partenopress.com e My-Basket.it; giocatore e amante della palla a spicchi da sempre. MORE THAN A GAME.
ott 25, 2024 0
ott 24, 2024 0
ott 15, 2024 0
ott 14, 2024 0
ott 01, 2024 0
lug 29, 2024 0
ott 06, 2023 0
ago 29, 2023 0
ott 01, 2013 6
mag 22, 2009 5
11 years ago
11 years ago
11 years ago
11 years ago