mar 08, 2014 Claudio Pellecchia Sport USA 0
Roma. Benvenuti in Texas cari abitanti dell’Oregon. I Blazers (42-20) speravano in una tranquilla passeggiata di salute in casa dei Mavericks (37-26), ottavi a Ovest e con il fiato dei Memphis Grizzlies (distanti appena due partite) sul collo. Invece sono i figli di Dallas a ottenere la W nella serata dell’American Airlines Center: un passo fondamentale in chiave playoff. Protagonista dell’inizio di partita è Josè Calderon (19 punti, con il 50% al tiro). Lo spagnolo apre le danze con il jumper dalla media per il 2-7, poi guida i suoi (con una tripla e un altro piazzato) al 17-3 di parziale che porta il punteggio sul 5-24 a 3:22 dalla prima pausa. Un primo periodo che si rivela disastroso per gli ospiti, protagonisti del minimo stagionale di punti in un quarto: appena 10 contro i 33 degli avversari. Ci si attende una reazione ad inizio secondo parziale, invece sono ancora i Mavs ad andare a canestro con facilità: la finta, il palleggio, l’arresto e il tiro di Nowitzki (22 punti, 5 rimbalzi e 6 assist e 8/19 dal campo) per il +30 (12-42) sono semplicemente meravigliosi per la semplicità con cui sono eseguiti. I padroni di casa sono in totale controllo e, all’intervallo lungo, il tabellone del punteggio segna un rassicurante 38-57.
Dato che peggio dei primi 12 minuti di gioco non si può fare, Terry Stotts e i suoi provano a risalire la china. Appoggiandosi, ovviamente, sulle solide (e solite) spalle di LaMarcus Aldrige (ennesima doppia doppia spaziale da 30 punti e 17 rimbalzi): in apertura di terzo quarto, il numero 12 si esibisce in due “fade away” dalla bellezza stordente, che valgono il 43-59. Replicando, qualche minuto più tardi, con il solito, regale, movimento in post del -7 (58-65) e con il piazzato di un incredibile (viste le premesse) -5 (60-65) a poco più di cinque minuti dall’ultimo intervallo. Sono 18 i punti nel quarto per il lungo di Portland: un cubo di rubick irrisolvibile per i poveri Marion e Dalembert, cervi in tangenziale quando si è trattato di stare sulle piste dell’immarcabile LaMarcus. Dall’altra parte, però, Vince Carter recupera, in un’azione, tutta l’esplosività della “Vinsanity” che fu: finta, partenza a destro e poi fino in fondo per la schiacciata a una mano per il 64-67; Robin Lopez si porta a casa un bel poster.
Inizia l’ultimo e decisivo parziale con i Mavs avanti di un solo punto (74-75). Lillard comincia a dare i primi segni di vita in una partita a dir poco anonima (10 punti, 4 assist, ma un disasroso 3/10 al tiro), servendo in angolo Wesley Matthews (26 punti e 4/8 da tre) per la tripla dell’83-78, nel primo vantaggio con margine dei Blazers. Un vantaggio che Aldrige mantiene stabile, schiacciando il lob gentilmente offertogli da Mo Williams (98-92). Ma a questo punto nelle teste dei ragazzi di coach Carlisle, scatta l’interruttore del “non voglio perdere una partita dominata per due quarti e mezzo”; ciò che ne consegue sono quattro minuti di una pallacanestro difensiva grandiosa, con Portland incapace di segnare un solo singolo punto. Nella metà campo offensiva, poi, sale in cattedra Monta Ellis (tripla doppia sfiorata a quota 17, 8 rimbalzi e 7 assist) che ruba palla e vola in contropiede per il 98 pari. La giocata decisiva, però, è probabilmente quella del redivivo Devin Harris (12 punti) che, con poco meno di 24 secondi da giocare, si butta dentro subisce il fallo, ma realizza comunque il canestro del 98-100. Anzi 98-101, con la realizzazione del libero supplementare. Ci sarebbe ancora un possesso in favore dei Blazers e il treno decide di fermarsi nuovamente a “Aldrige –gate”: stavolta, però, il convoglio deraglia su un binario di un gioco alto-basso che Lillard non riesce a leggere. Finisce così, con la meritata vittoria dei Dallas Mavericks per 103-98.
Portland Trail Blazers: Aldrige 30, Matthews 26. Rimb: Aldrige 17. Ass: Batum 5
Dallas Mavericks: Nowitzki 22, Calderon 19, Ellis 17. Rimb: Ellis e Dalembert 8. Ass: Ellis 7
ALTRI RISULTATI:
Memphis Grizzlies – Chicago Bulls 85-77;
Cleveland Cavaliers – Charlotte Bobcats 92-101;
Sacramento Kings – Toronto Raptors 87-99;
Utah Jazz – New York Knicks 81-108;
Detroit Pistons – Minnesota Timberwolves 101-114;
Milwakee Bucks – New Orleans Pelicans 104-112;
Los Angeles Lakers – Denver Nuggets 126-134
happy wheelsNasce a Napoli il 07/09/1987. Già collaboratore/redattore per il "Roma", "Il Mattino" e toniiavarone.it, nonostante la laurea in Giurisprudenza ha deciso comunque di intraprendere l'avventura rischiosa e affascinante del giornalismo. Pubblicista dal 2013, ama lo sport e le storie che vi ruotano attorno. Occuparsi di Nba non è un lavoro, ma un piacere.
ott 25, 2024 0
ott 24, 2024 0
ott 15, 2024 0
ott 14, 2024 0
ott 08, 2024 0
ott 01, 2022 0
set 30, 2022 0
set 03, 2022 0
ott 01, 2013 6
mag 22, 2009 5
11 years ago
11 years ago
11 years ago
11 years ago