mar 09, 2014 Alessandro Pagano Sport 24, Sport USA 0
Roma. Il vero grande protagonista della serata che ha visto opposti i Cavaliers e i Knicks non è stato Irving o Melo, né tantomeno Smith o Waiters. Viene da Kaunas, Lituania, grande patria della pallacanestro. E’ alto 221 cm, ha sulle spalle il numero 11 e il suo nome è Žydrūnas Ilgauskas, in arte Big Z. Scelto alla 20 del draft del 1996 dai Cavs, il centro lituano trascorre a Cleveland ben 12 stagioni totalizzando 771 presenze. Nella stagione 2003-2004 prende sotto la propria ala LeBron James, arrivato in NBA con grandi aspettative ma, come dichiarerà anche James, ancora fragile mentalmente e in cerca di un riferimento. Il riferimento del talento di Akron è proprio Big Z, al quale James è rimasto legato tantissimo ed ha sempre avuto parole di grande stima. Le reazioni della stragrande maggioranza dei tifosi dei Cavaliers dopo la decisione di LeBron di lasciare Cleveland per “portare il proprio talento a South Beach” sono ormai storia. Ma il destino è sempre lì dietro l’angolo e dopo l’addio ogniqualvolta si accosta LeBron alla città di cui è stato il Re per 540 partite, non mancano mai le critiche o dei riferimenti. L’estate rovente del 2014 è considerata tale in quando LeBron potrebbe lasciare Miami e la destinazione non è ancora chiara a nessuno, nemmeno a James probabilmente. I più romantici lo vedono nuovamente con la maglia dei Cavs la prossima stagione ma nell’episodio accaduto la scorsa notte, durante il ritiro della maglia n°11 di Žydrūnas Ilgauskas, le previsioni potrebbero cambiare. Nell’intervallo della partita si è svolta la cerimonia e tutte le glorie dei Cavs erano sul parquet per onorare Big Z. Tra i volti noti si riconoscono Delonte West, Anthony Parker e proprio LeBron James, arrivato con un Jet privato da Chicago dov’è attualmente in campo per la partita contro i Bulls. Ciò che, però, desta non poche perplessità è il motivo per il quale James non era accanto alle altre leggende dei Cavs a bordo campo durante la partita ma in un box privato all’interno del palazzo. La inusuale episodio è stato rilevato da Ira Winderman, giornalista dei Miami Heat. La spiegazione dell’intero episodio, però, si trova all’interno dell’articolo di Brian Windhorst, noto giornalista di ESPN: “Quando i Cavaliers hanno scelto la data per il ritiro della maglia ad Ottobre non si sono consultati con LeBron” scrive il giornalista, e fin qui tutto liscio. Ma poco dopo si legge altro: “La dirigenza e Dan Gilbert hanno scelto proprio un giorno in cui James fosse impossibilitato ad essere presente a palazzo. Tecnicamente, James è stato invitato dall’amico Z ma non si è seduto insieme alle altre leggende di Cleveland al momento della cerimonia”. La scelta di Gilbert fa discutere non poco gli addetti ai lavori. Il mancato invito ufficiale alla cerimonia non può essere frainteso in quanto Gilbert rincara la dose affermando ai microfoni, poco dopo la cerimonia, che “Big Z ha condotto alle Finals i Cavs insieme ad altri giocatori”. Dichiarazioni che allontanano definitivamente LeBron da un clamoroso ritorno a Cleveland? La risposta più scontata sarebbe SI. In realtà i più informati sul mercato NBA, già in fervore per la prossima sessione, fanno trapelare interessi discordanti con l’episodio James-Gilbert. A quanto pare i Cavs stanno monitorando due giocatori di altissimo livello, due “top player” che potrebbero convincere LeBron a tornare vicino casa e a puntare a qualcosa di veramente ambizioso.
I due nomi sono quelli di LaMarcus Aldridge, centro dei Portland Trailblazers, e Kevin Love, ala grande dei Minnesota Timberwolves. Si parla, al momento, di “monitoraggio” dei giocatori, mentre il GM dei Cavaliers studia le mosse per convincere il Re a tornare dov’è nato, dove ha regnato e dove potrebbe vincere ancora. Entrambi i giocatori entrano nella prossima stagione nell’ultimo anno di contratto e potrebbero decidere di rinunciare all’ultimo anno per cambiare area. Il ritorno di LeBron o il completo rifiuto ad un giocatore che ha tradito l’amore di molti fan dei Cavs? Ai posteri l’ardua sentenza.
happy wheelsNato a Pompei il 3/4/1993. Studente del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione presso La Sapienza di Roma, Redattore NBA per partenopress.com e My-Basket.it; giocatore e amante della palla a spicchi da sempre. MORE THAN A GAME.
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