mar 05, 2014 Luigi Liberti World Cup Brazil 2014 0
Bucarest (Romania). Lo aveva anticipato Alejandro Sabella, e subito è arrivata la conferma. L’amichevole con la Romania è servita solo per cementare il gruppo, e parlare con tutti i giocatori che giocheranno tra qualche mese il Mondiale. La partita è una amichevole nel pieno dell’attività agonistica dei club, senza riposo, e l’intensità è ovviamente ridotta. L’Albiceleste parte col tridente pesante Aguero-Messi-Higuain, con el Kun reduce da un infortunio, Messi al 50% e Higuain già proiettato al big match di pochi giorni dopo contro la Roma. Il risultato è una partita dai ritmi blandi (per gli argentini) e tante occasioni sbagliate. La Romania, invece, è carica a cominciare dal portiere Pantilimon, che a pochi minuti dal termine compie un vero e proprio miracolo su Lavezzi, entrato nel finale al posto del Pipita. Si capisce sin dai primi minuti che, all’Arena Nazionale di Bucarest, non sarà una serata semplice per Messi e compagni: proprio la Pulce a pochi secondi dal via della sfida si sente male di stomaco e vomita in campo. Il fuoriclasse del Barcellona, però, non si arrende: rimarrà in campo per tutta la partita. L’Argentina è imprecisa nei rifornimenti al tridente offensivo e crea pochino, è la Romania ad avere la prima grossa occasione al 21′ con il colpo di testa da posizione ravvicinata di Tanase su cui è bravissimo l’ex Sampdoria Romero. L’unica occasione sudamericana del primo tempo capita al 30′ sul sinistro di Higuain, che da ottima posizione preferisce servire Aguero su cui recupera la difesa rumena. La Nazionale di casa andrebbe anche in rete al 35′, ma la rete di Torje è annullata perché secondo gli arbitri la palla era uscita al momento del cross dalla destra (erroraccio della terna diretta dall’italiano Gianluca Rocchi).
Secondo tempo con l’Argentina più viva e pericolosa: al 47′ Pantilimon inaugura la sua giornata super salvando sulla linea un tiro di Aguero, mentre al 79′ è Di Maria a sprecare da buona posizione dopo essere sbucato di soppiatto alle spalle di Gardos. Nel finale la squadra di Sabella spinge e rischia per due volte di trovare il vantaggio: prima è Lavezzi a vedere il suo tentativo sventato dalla grande parata di Pantilimon, all’86′ invece Basanta alza di poco sopra la traversa un colpo di testa da posizione ravvicinata. Finisce dunque 0-0, e la nota più positiva della serata per gli argentini è una discreta solidità difensiva. Con tutto quel ben di Dio in attacco, una magra consolazione…
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