ott 30, 2013 Alessandro Pagano Sport 24, Sport USA 0
È iniziata stanotte la sessantasettesima edizione del campionato di pallacanestro più bello e più spettacolare di tutti! La NBA inizia e lo fa con 3 partite subito molto interessanti, partendo da Indianapolis dove i Pacers hanno affrontato gli Orlando Magic, passando per South Beach dove i campioni in carica hanno ospitato gli ostici Chicago Bulls, finendo col sempre affascinante derby di Los Angeles tra Clippers e Lakers. Andiamo ad analizzare le singole sfide dell’Opening Night.
ORLANDO MAGIC @ INDIANA PACERS 87-97: la grande delusa della scorsa stagione torna a ruggire alla Banker Life Fieldhouse di Indianapolis, IN, dove i primi avversari della stagione sono i Magic, i nuovi Orlando Magic con la scelta numero 2 al draft, Victor Oladipo. Già moltissima pressione sulle spalle di un ragazzo che è chiamato inevitabilmente a risollevare la franchigia dalle paludi della bassa classifica della Eastern Conference. Indiana riparte dal suo punto di riferimento principale, PG24, Paul George che si presenta al debutto più in forma che mai. La partenza dimostra che tutti i Pacers sono in forma la schiacciata che scuote l’arena vale già il 10-0! Arriva la reazione dei Magic e il -3 lo firma proprio Oladipo, con i suoi primi 3 punti tra i professionisti. Dopo attimi di esaltazione ed emozione per i primi punti, Oladipo deve anche conoscere il lato meno bello delle cose e, andando in contropiede, si vede stampare una super stoppata griffata da Paul George. Nonostante le difficoltà evidenti, Orlando resta a contatto prima che entri a far parte della partita Nicholson, giovane talento che spacca in due la difesa Pacers: sono suoi i 7 punti consecutivi che valgono il primo vantaggio della stagione per la squadra proveniente dalla Florida. Un super secondo quarto permette ai Magic di andare a riposo sul +4 ma il terzo quarto è territorio di Lance Stephenson! Prima i punti del pari e poi quelli del controsorpasso, mettendo in campo tutta la cattiveria agonistica che ha a disposizione. Sale di tono anche difensivamente Indiana e dopo una clamorosa stoppata di Hibbert, Paul George firma il +7 a 6’ dalla fine del terzo periodo. Ma perde coraggio Orlando e con le mani rapidissime degli esterni continua a rubare palloni e mandare in contropiede le guardie. Al piano di sopra ci va Oladipo che dimostra di avere doti atletiche non indifferenti. Per chiudere il quarto arriva la classica zampata di PG24 che a fil di sirena piazza la tripla del +5. Lo strappo decisivo arriva ad inizio quarto quarto, quando il distacco diventa di 16 lunghezze per via di un blackout offensivo Magic non indifferente. Ne approfittano Watson e George per aprire il campo e trovare punti comodi in contropiede. Finisce qui il primo match della stagione: 87-97 Pacers! Da sottolienare i 24 di George, i 19 di Stephenson e le 5 tremende stoppate di Hibbert. Doppia cifra per Oladipo che bagna l’esordio con 12 punti. Il top scorer per Orlando resta Nicholson con 18 punti a referto.
CHICAGO BULLS @ MIAMI HEAT 95 – 107: a Miami si inzia dai ricordi, dalla vittoria delle scorse Finals e dalla sempre emozionante consegna degli anelli e dallo stendardo che piano piano sale verso il soffitto dell’American Airlines Arena. Per l’openinig match, però, occorre già un grado di concentrazione elevato visti gli avversari, i Chicago Bulls di un finalmente sano Derrick Rose. I primi due per i rosso-neri, portano proprio la firma del prodotto di Memphis. Il punteggio resta basso a causa di attacchi ancora un po’ acerbi e con le stelle che stentano ad entrare in ritmo gara ma a metà del secondo quarto inizia a salire in cattedra l’attacco dei padroni di casa: Shane Battier dagli angoli comincia a punire sistematicamente i tardivi close-out dei difensori e lo stesso fa Wade nel pitturato. In un battibaleno da una situazione di equilibrio si passa ad un +14 per gli Heat! Anche Bosh si iscrive alla grande serata da 3 punti dei Miami Heat, dilatando il vantaggio fino a toccare le 19 lunghezze. Chicago va nel pallone più totale e il parziale di 17-0 viene concluso dalla zingarata nel traffico di Lebron James. Non solo efficacia ma anche spettacolo per l’attacco dei Miami che approfitta delle numerosissime palle perse Bulls per andare in contropiede, proprio come fa LeBron che alza l’alley-oop a Birdman. La TripleA diventa una bolgia già a metà gara. Nel secondo tempo la storia non cambia e il copione resta perfettamente uguale: palle perse e attacchi confusionari dei Bulls, semi perfezione al tiro per Miami che con Allen toccano il +23 a inizio quarto periodo. I buoi sembrano ampiamente scappati dalla stalla quando Chicago prova a tornare in partita e grazie a Boozer riescono a riportarsi sotto la doppia cifra di deficit. Il canestro che chiude i conti è come sempre di LBJ. Prima vittoria per Miami che dà i primi segnali alle avversarie: “Siamo noi la squadra da battere”. Partita sublime per gli Heat statisticamente parlando: 55% da 3 punti, 51% dal campo con 7 persone in doppia cifra su 9 mandate in campo (top scorer James con 17). Il migliore dei Bulls è senza ombra di dubbio Boozer, autore di 31 punti e 7 rimbalzi. Derrick Rose decisamente rimandato.
LOS ANGELES CLIPPERS @ LOS ANGELES LAKERS 103 – 116: non c’è Kobe e già il derby di LA è mancante di un pezzo pregiato, ma lo spettacolo è assicurato. È la prima per Doc Rivers sulla panchina dei Clippers dopo gli anni ai Celtics e non c’è miglior modo di iniziare. Decisamente meglio gli attacchi rispetto alle difese inizialmente, con Nash e Gasol che seminano il panico e con Paul e Griffin che fanno altrettanto. Nonostante il parquet sia quello dei Lakers, siamo comunque nella Lob City e DeAndre Jordan inizia a volare sopra il ferro con una facilità abbacinante. Ma il vero spettacolo arriva da chi non ti aspetti: Xavier Henry, nuovo acquisto in casa Lakers, mette a segno una schiacciata che fa impallidire persino Blake Griffin! Ma Blake “The Great” risponde immediatamente con la stessa moneta. Si viaggia sempre sui binari dell’equilibrio, con botta e risposta continui. Henry continua a macinare punti, Griffin e Crawford fanno la stessa cosa. Meeks concede il vantaggio ai Lakers grazie ad un and-one e da lì in poi i Lakers diventano infermabili: prima Wesley Johnson da 3 per il +8, poi Farmar per il +9 a 6:25 dalla fine. Henry conclude la sua splendida partita con il canestro che seppellisce i Clippers sul -13. Game, set & match anche a Los Angeles: i Lakers anche senza Kobe riescono a far suo il derby! Prima doppia doppia per Paul da 15 punti e 11 assist ma il palcoscenico è tutto di Xavier Henry: in 26 minuti mette a segno 22 punti, con 8/13 dal campo e ¾ dalla lunga distanza.
happy wheelsNato a Pompei il 3/4/1993. Studente del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione presso La Sapienza di Roma, Redattore NBA per partenopress.com e My-Basket.it; giocatore e amante della palla a spicchi da sempre. MORE THAN A GAME.
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