lug 07, 2017 Redazione Fotogallery, Il Partenopeo 0
Dimaro. Il teatro di Dimaro ha ospitato la prima conferenza stampa della stagione. Protagonista il capitano azzurro Marek Hamsik
Avete la sensazione di essere perfetti?
“So che siamo una squadra preparata da tutti i punti di vista, il mister prepara le partite alla grande, sembra siamo una macchina perfetta ma non è così. La sensazione è di divertimento mentre giochiamo e in campo si vedono i frutti. Con la conferma di tutti noi e del mister possiamo solo migliorare perché ci conosciamo bene. Siamo veramente un gran bel gruppo anche nello spogliatoio, e questo è molto importante per tutto il resto”.
Recente hai detto di aver lasciato lo spazio libero sulla schiena per il tatuaggio dello scudetto… è già prenotato?
“Non ho prenotato niente, lo farò il giorno dopo (ride, ndr)…”.
Tra i centrocampisti qual è il tuo erede naturale? “E’ difficile dirlo, abbiamo giocatori straordinari, per me li farei giocare tutti perché sono cresciuti tantissimo, da Rog a Diawara, ma quello che mi piace più di tutti è Zielinski. Gli auguro possa diventare il mio erede ma è giusto pensare sempre da squadra, solo così si può vincere”.
Al campo di Carciato c’è lo striscione: “Noi ci crediamo”. Che sensazioni provate?“Sappiamo che la gente ci crede, siamo contenti che ci seguono e ci credono”.
Cosa ci dici su Reina? “Pepe è un giocatore straordinario, il numero uno dello spogliatoio, sarebbe importante confermarlo”.
Cosa cambia da Milik a Mertens? “Arek è una prima punta più vera rispetto a Dries, che abbiamo scoperto l’anno scorso e che ha fatto un grande campionato: con lui si sta bene perché gioca bene la palla, ma lo stesso vale per Milik. Sarà dura per il mister scegliere (ride, ndr)…”.
Che impressione vi ha fatto Ounas? “Ho belle sensazioni, è un ragazzo giovane con bella rapidità e grande tecnica, ma ci vorrà tempo per adattarsi al calcio italiano”.
L’ultima amichevole è col Chievo. ”Sarà importante giocare con una squadra di Serie A, questa gara ci darà un segnale per capire come siamo arrivati alla fine del ritiro”.
Preferiresti giocare con la 10 o vorresti venisse ritirata anche la tua maglia numero 17? “La seconda, la dieci non si tocca (ride, ndr)…”.
Quanto sei soddisfatto delle parole dei tifosi del Milan che, sul caso Donnarumma, hanno citato il tuo esempio? “Sono orgoglioso di questo, sono molto contento di quello che ho fatto al Napoli e della mia decisione di restare fedele al Napoli. L’ho fatto con grande piacere, col cuore, sono soddisfatto di me stesso e voglio continuare così. L’obiettivo più bello è quello di cui parliamo da anni…”.
Questo è il tuo Napoli più forte? “Sì, è quello che mi diverte di più e fa vedere un gran calcio. La società è stata brava a mantenere tutti i campioni e questo ci dà ancora più forza, ci sentiamo ancora più uniti, per adesso non è andato via nessuno ed è la conferma che questa squadra vuole arrivare al vertice”.
Molti di voi hanno rinunciato a qualche giorno di vacanza in più. ”Ci hanno chiesto questo favore e noi, da grandi professionisti, lo abbiamo accettato: è buono aver iniziato tutti insieme, ci darà una grande mano”.
Qual è il punto debole del Napoli e il maggior pregio? “Non lo so, si sono visti pochi limiti ma si può sempre migliorare. Ad ottobre c’è stata una piccola crisi e lì abbiamo perso il campionato”.
Sarri crede allo scudetto? “Certo, è il primo che ci crede. Abbiamo dimostrato di potercela fare ma per vincere dobbiamo sbagliare pochissimo, questa sarà la differenza: l’anno scorso abbiamo perso qualche punto per strada e non va bene, serve un campionato straordinario per vincere qualcosa”.
Per Allegri vince lo scudetto chi vince 7-8 partite sporche… “Il Napoli è bello al 97% delle volte, è quello il nostro dna. La Juve è diversa. Noi ci basiamo sul bel gioco, grande tattica e forza difensiva. Abbiamo fatto il massimo lo scorso anno, 86 punti e siamo arrivati terzi: non si vede così spesso”.
Credete davvero allo scudetto, è così? “Vedendo la seconda parte di campionato ci crediamo, da gennaio a maggio è stato un cammino incredibile, sappiamo che siamo forti e se ripetiamo quelle partite ce la possiamo fare ma non sarà facile perché le milanesi si sono rinforzate tantissimo. Noi guardiamo a noi stessi”.
Marek Hamsik visto da Alfonso Romano
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