lug 21, 2019 Lucio Pinelli Vaticano 0
Analisi della disforia di genere in ambito pediatrico.
Revisione scientifica e bioetica della terapia.
Nel dicembre del 2018, la casa editrice IF Press ha pubblicato a Roma (Italia) il libro “Análisis de la disforia de género en el ámbito pediátrico. Revisión científica y bioética de la terapia” (Analisi della disforia di genere in campo pediatrico. Revisione scientifica e bioetica della terapia). Il libro che consta di 512 pagine, scritto in spagnolo, contiene la tesi integrale che ha ottenuto la qualifica di Summa Cum Laude per il conseguimento del titolo di Dottore in Bioetica presso l’Università Regina Apostolorum.
Recensione dell’opera: con il massimo rispetto per i bambini e gli adolescenti con disforia di genere e, alla ricerca della verità, si è condotta una ricerca approfondita che mette in discussione l’attuale trattamento ormonale e chirurgico della disforia di genere in campo pediatrico. Questo trattamento consiste in una triade terapeutica ormonale e chirurgica negli adolescenti. Il protocollo inizia rallentando la pubertà dai 10 ai 12 anni. Successivamente, all’età di 16 anni, si continua con la terapia ormonale fino ad ottenere il genere desiderato; e infine, ai 18 anni, viene eseguito l’intervento chirurgico per cambiare il sesso. Questa terapia è difesa e promossa dalle principali organizzazioni mediche internazionali; ed è impiantata nella pratica pediatrica come una soluzione efficace al problema della incongruenza del genere nei bambini e negli adolescenti.
Evitando argomenti di natura filosofica e teologica, il lavoro espone solo solidi argomenti scientifici, medici e psicosociali per smentire l’efficacia acclamata e la scientificità del protocollo terapeutico nel settore pediatrico. Questi argomenti mostrano meticolosamente che questo trattamento è privo di prove scientifiche, presenta rischi medici per bambini ed adolescenti; e non risolve il problema della disforia.
In seguito, riassumiamo il contenuto di ogni capitolo. Nel primo capitolo, si illustra l’evoluzione terminologica della disforia di genere, così come le principali controversie vigenti sull’argomento, per esempio, se è o non è una malattia, lo studio dell’eziologia, la prevalenza e l’evoluzione del processo. Nel secondo capitolo, viene spiegato il protocollo ormonale e chirurgico, descrivendo in dettaglio gli studi scientifici che hanno avallato la sua efficacia terapeutica. Al termine di questo secondo capitolo, il lettore ha la forte sensazione che ci siano delle prove scientifiche sull’efficacia del trattamento e, quindi il suo utilizzo medico dovrebbe essere sostenuto.
Tuttavia, il terzo capitolo riesce, in modo meticoloso e rigoroso, a smantellare l’apparente scientificità della suddetta terapia. Nel corso di questo capitolo, si smentisce tutto il contenuto del capitolo precedente, con argomenti basati su prove scientifiche. Attraverso un meticoloso esame scientifico dei risultati pubblicati, che hanno sostenuto il protocollo terapeutico, si metteranno in evidenza i suoi problemi metodologici e scientifici. Segue una linea di argomentazioni mediche con le conseguenze del trattamento ormonale e chirurgico. E si conclude con argomenti psicosociali, mettendo in dubbio scientificamente la transizione sociale verso il genere desiderato nei bambini e la psicoterapia di riaffermazione negli adolescenti.
Il lavoro si conclude sottolineando le basi su cui si sta costruendo la graduale diffusione e introduzione generalizzata di detta terapia. Nello specifico, vengono identificate le basi socioculturali, legali e bioetiche. In relazione ai suoi fondamenti socioculturali, si sottolinea il contributo dell’ideologia di genere; che, a sua volta, viene messa in discussione scientificamente. Sulle basi giuridiche, il lavoro rivede l’attuale legalità e mostra, come principale risultato, il circolo vizioso degli errori scientifici che si sono verificati nelle perizie scientifiche delle leggi nazionali e internazionali approvate. In terzo luogo, le basi bioetiche principialiste, su cui poggia la giustificazione morale della terapia, sono debitamente smentite.
Questa ricerca può diventare uno strumento per gli operatori sanitari, che sono costretti a seguire il trattamento ormonale e chirurgico, la cui prova scientifica non è stata correttamente dimostrata. Aiuterebbe anche nell’ambiente scolastico affinché gli psicologi e gli insegnanti sappiano rispondere a questo serio problema attuale.
Breve biografia dell’autore: Javier A. Perez Ruiz ha un multidisciplinare formazione accademica in medicina, bioetica, filosofia, linguistica e ricerca, come dimostra il fatto di essere Dottore in Medicina e premio straordinario di discussione di tesi dottorale consegnato dall’Università di Cadice (Spagna), dottore in Bioetica presso l’Università Pontificia Regina Apostolorum (Roma, Italia) e Dottore in Linguistica Applicata, anche con un premio straordinario di discussione di tesi dottorale ottenuto dall’Università di Nebrija (Madrid, Spagna). Inoltre il Dr. Perez è uno specialista in pediatria, laurea di Medicina e Chirurgia presso l’Università di Granada (Spagna) e laurea di Filosofia e Scienze della Formazione (sezione Filosofia) presso l’Università di Valencia (Spagna). Nel suo percorso professionale ha esercitato la sua attività medica presso l’ospedale Puerta del Mar a Cadice (Spagna), come professore di filosofia nel Seminario Redemptoris Mater di Taiwan e come professore di prima fascia di spagnolo nel dipartimento di spagnolo presso l’Università Wenzao Ursuline University of Languages (Kaohsiung, Taiwan). Per 18 anni, insieme a sua moglie e ai suoi undici figli, hanno vissuto come una famiglia cattolica missionaria nell’isola di Taiwan.
Lucio Pinelli
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