ago 20, 2023 Luigi Liberti Home Page, Il Partenopeo, Serie A 0
FROSINONE. Il Napoli del nuovo corso targato Garcia si scrolla un pò di ruggine da dosso e riprende la sua marcia in campionato dopo mesi di festeggiamenti per quello scudetto mostrato con orgoglio sulle maglie e conquistato con largo anticipo nella passata stagione. Non è bastato l’entusiasmo dei neo promossi, e la spregiudicatezza del tecnico Di Francesco per impensierire un Napoli fin troppo superiore sia tecnicamente che nella convinzione. Vincere aiuta a vincere, ed è così che al vantaggio dei padroni di casa siglato su rigore da Harroui, gli azzurri non si sono scomposti mostrando gli “occhi della tigre” e la fame dei campioni riprendendo la partita già nel primo tempo con Politano ed Osimhen per poi chiuderla nella ripresa con lo stesso nigeriano. Eppure i timori non sono mancati per Garcia che ha dovuto gestire la rosa a 360° a cominciare dall’aspetto fisico: Kvara è rimasto a Napoli per un affaticamento muscolare, ed Anguissa è invece partito dalla panchina. Si temeva un calo di concentrazione dopo una stagione trionfante ed un esordio con una neo-promossa, ma anche qui il tecnico francese è stato bravo a toccare le corde giuste e mantenere intatta la stessa fame che caratterizza i campioni d’Italia. Ultimo aspetto da considerare, il timore di essere bersaglio della terna arbitrale dopo il recente diktat del presidente De Laurentiis sul caso Spalletti-Figc. Ma andiamo per ordine. Il Napoli schiera Juan Jesus al fianco di Rrahmani e Oliveira preferito a Mario Rui. A centrocampo esordio di Cajuste che prende il posto di Anguissa. In attacco tridente con Raspadori, Osimhen e Politano. Lo svedese è ancora fuori contesto, e lo si vede subito quando -calcio di rigore procurato a parte- non riesce a trovare la giusta posizione in campo facendo soffrire non poco il centrocampo azzurro. I ciociari mostrano organizzazione ed entusiasmo mettendo da subito in difficoltà gli azzurri, ed al 7′ Cajuste atterra Baez in area: dal dischetto si presenta il centrocampista arrivato dal Sassuolo, che spiazza Meret. Il centrocampo azzurro fa fatica a tenere gli avversari e soprattutto a supportare l’attacco, ma quando la palla arriva sulla trequarti ciociara, il gap tecnico è sempre più evidente ed è così che al 24′ dopo un batti e ribatti al limite il pallone arriva sui piedi di Matteo Politano che scaglia un sinistro imprendibile per il portiere Turati. Il Napoli alza il ritmo ed una decina di minuti più tardi, Politano crossa sul secondo palo dove Osimhen e Olivera si contrastano, la palla arriva a Raspadori schiaccia col sinistro e supera Turati. Vantaggio Napoli, rete poi annullata dopo l’intervento del Var per un fuorigioco di Cajuste ad inizio azione. Tra una ammonizione (Cajuste) e l’altra (Oliveira) è sempre il Napoli a fare la partita e al 42° Di Lorenzo sfonda sulla destra, resistendo alla carica, servizio a rimorchio per Osimhen che col destro fulmina Turati e firma il vantaggio azzurro. Nella ripresa il Napoli si ripresenta con Anguissa, ed il centrocampo riprende a funzionare ed anche Osimhen riprende a dare il suo contributo in fase di non possesso. Il Napoli domina la gara, ma al 57° rischia di subire il pareggio con una pregevole punizione dalla distanza di Baez che prende il montante alla destra di Meret. Garcia cambia Politano ed Oliveira (ammonito) per Elmas e Mario Rui, e al 79° il Napoli chiude la pratica: verticalizzazione di Rrahmani, tocco prezioso di Di Lorenzo a liberare Osimhen che uno contro uno con Turati non sbaglia col piatto destro: 3-1 Napoli! All’87° Zielinski viene leggermente spinto da Monterisi e cade in area, per il arbitro è tutto regolare per Garcia no e scatta l’ammonizione. Lo spettro della “punizione federale” aleggia nella testa del mister francese e nel finale ordina l’ultimo cambio: esce Lobotka, già ammonito, ed entra Ostigard che ha la possibilità di collezionare ulteriori minuti ed esperienza nel nuovo ruolo di mediano.
PAGELLE:
Meret 6 – Gara senza troppe preoccupazioni per il n.1 azzurro, eccezion fatta per due calci da fermo: nulla può sul rigore ben calciato da Harroui, mente il palo lo salva sulla punizione di Baez.
Di Lorenzo 7,5 - Cuore da capitano nelle difficoltà, quando poi la squadra lo permette si trasforma nell’attaccante aggiunto: due assist per Osimhen.
Rrahmani 6,5 - Attento e lucido nel momento di difficoltà, riesce a gestire il reparto con autorevolezza impreziosendo la sua gara con giocate di spessore, da una delle quali parte l’azione del gol di Politano.
Juan Jesus 5,5 – In difficoltà nella prima parte di gara, migliora nella ripresa.
Olivera 5 - In affanno sia fisicamente che mentalmente. L’ammonizione limita anche la sua foga.
(Dal 78’ Mario Rui sv)
Cajuste 4 - Vaga spaesato nel centrocampo azzurro, senza rendersi utile ne in fase di costruzione che in quella di interdizione. Approssimativo sul rigore concesso, pigro sull’offside che porta all’annullamento del gol di Raspadori. Esordio da dimenticare.
(Anguissa 6,5 Entra nella ripresa, e nonostante la precaria condizione fisica mette il fisico e la tecnica che mancava nel centrocampo azzurro )
Lobotka 6 - Il primo tempo soffre la mancanza di Anguissa, andando spesso in difficoltà. Nella ripresa, con il centrocampo che torna a a girare, Stan ritrova maggiori misure e ritorna fare il solito lavoro da metronomo.
(Dal 91’ Ostigard sv)
Zielinski 6,5 - E’ un Piotr sorridente quello sceso in campo a Frosinone, ed è un bene per lui e per la squadra.
Raspadori 6,5 - Gioca a tutto campo, con grande grinta e determinazione. Il VAR gli toglie la gioia di un gran gol, ma siamo sulla strada giusta.
Politano 7 - Inizia il campionato, e Matteo fa da subito capire di essere lui l’esterno tanto cercato in estate. Sempre al centro del gioco, trova con prepotenza il goal che rimette in carreggiata i suoi.
(Dal 78’ Elmas sv)
Osimhen 8 - E’ tornato l’uomo nero ! Spacca la porta per il 2-1, si lancia in velocità sul 3-1 e nella ripresa torna anche a fare pressing come lui sa fare.
(dal79 Simeone sv ).
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