giu 12, 2010 Umberto Gallucci New York 0
Dopo il capitano della Nazionale, Fabio Cannavaro, oggi un altro Campione del Mondo, Gennaro Gattuso oggi ha annunciato che questo sarà il suo ultimo mondiale. Un altro big che se ne va per dar spazio a nuova linfa, così da svecchiare una nazionale che molti ritengono vecchia. “Ho 33 anni, anche per il ruolo che interpreto è giusto dare spazio per il futuro a chi avrà più benzina”. Così annuncia il suo addio all’azzurro il mediano rossonero. Quindi questo sarà l’ultimo mondiale per il “pluridecorato” Gattuso, che in molti pensano possa chiudere la sua carriera negli Emirati Arabi come Cannavaro. Ultimo Mondiale da calciatore, ma non ultimo mondiale in azzurro, perchè il numero 8 ha un sogno chiuso nel cassetto. Lui il calabrese “cresciuto” in Scozia, di sogni ne ha realizzati, perchè professionalmente ha vinto tutto tanto da diventare uno dei capitani della sua squadra del cuore, il Milan. L’ultimo sogno è colorato d’azzurro, perchè il centrocampista ha ammesso “Il mio sogno è un giorno fare un Mondiale da ct azzurro”. Addio non vuol dire abbandonare ora la nazione, perchè Gattuso è l’anima della squadra. “Ancora faccio il calciatore, mica l’allenatore. Ho passato una stagione durissima, è innegabile. – spiega il mediano – Penso che il ct mi abbia dato una grande possibilità, sto facendo tutto per farmi trovare pronto anche se vengo da un annata non bellissima e non brillantissima”. Non sempre tutto va bene, non sempre la condizione è perfetta, e Gattuso lo sa bene, “Lo scorso anno -ricorda – sono stato io a rovinarmi un pò con le mie mani. Ho fatto la Confederations Cup con ‘mezza gambà, avevo problemi al ginocchio. Il mio carattere lo conoscete tutti, ne ho pagato le conseguenze. Sento dire che non ho più voglia, non ho più benzina: la voglia e la cattiveria ci sono, altrimenti sarei stato il primo a tirarmi indietro”. Gattuso ha ancora tanta benzina nel serbatoio, e ha ancora fame di vittorie e non fa polemiche se non sarà un titolare, lui anche dalla panchina è in grado di giocare e diventare il 12° uomo, “So che posso essere importante per questa squadra anche se non scenderò in campo dal primo minuto”.
Dopo aver dato addio al colore azzurro, Gattuso, è tornato a piede duro sul difficile rapporto tra calcio e politica. Lui forse se ne intende, perchè il politico ce l’ha in casa, il suo “patron” è il presidente del consiglio e sa come bisogna comportarsi. “Voglio stare attento a parlare. – commenta Gattuso – Ho detto di fare lo stesso ai miei compagni: se diciamo cose sbagliate i politici ci sparano a zero”. Di mondiali il centrocampista del Milan ne ha fatti, e quindi di vigilie ne ha vissute. “È il terzo Mondiale che faccio: nel 2002 era molto peggio, del 2006 non parliamo nemmeno. – aggiunge Gattuso – Non si tratta di polemiche, ma c’è il rischio di strumentalizzazione. I giocatori non parlano di politica, ma ogni volta che ci sono i Mondiali i politici parlano di calcio. Quando una persona parla, rischia di essere strumentalizzata”. Più i giorni passano e più ci sono critiche, “Divento matto – dice il centrocampista azzurro – noi non parliamo di loro, invece i politici parlano sempre di noi e strumentalizzano. Questo mi fa diventare matto”.
Gattuso non critica solo, ma scherza anche sull’infortunio del suo compagno di squadra Pirlo, “Lui è triste di natura, la faccia dice tutto – ironizza il centrocampista – ma questa volta l’ha beccata proprio grossa e dispiace”. Ringhio in conferenza ringrazia anche il ct Marcello Lippi che nonostante il mediocre campionato, ha deciso di convocarlo. In più il centrocampista campione del mondo, è dalla parte del tecnico viareggino sulle scelte tecniche e tattiche e sulle grandi esclusioni di “Campioni” come Balotelli e Cassano. Oggi la Nazionale si allenerà a porte chiuse per preparare la sfida di lunedì, contro il Paraguay. Gattuso è sicuro “Se vinciamo, la musica di sottofondo cambierà”.
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