giu 17, 2010 Umberto Gallucci Home Page 0
Le vuvuzelas continuano a suonare, ma a Pretoria la festa è finita. Un ottimo Uruguay, guidato da un Forlan in ottima forma, batte il Sudafrica 3-0 e “sbatte” fuori dal loro mondiale i “baffana baffana”. I giochi non sono ancora chiusi definitivamente, ma per la formazione africana, dopo questa sonora sconfitta sarà molto difficile qualificarsi ai danni della Francia. Ieri il Sudafrica ha fatto notare tutti i suoi lati positivi, la pochezza nel gioco e l’inferiorità tecnica rispetto ad una formazione sudamericana.
Per battere il Sudafrica, è bastata una formazione ben schierata in campo dall’attentissimo Tabarez. Forlan-Suarez-Cavani, non ha avuto rivali ieri, un trio che ha messo subito in evidenza le difficoltà della nazionale ospitante. Proprio dai piedi di Forlan è arrivato il primo goal. E’ il 24′ pt: azione personale di
Forlan che prende palla e lascia partire un tiro da oltre 25 metri che, “spizzato” da Mokoena con la spalla sinistra, non lascia scampo a Khune. Prima dell’intervallo l’Uruguay ha anche sfiorato il raddoppio, ma il secondo goal arriva solo al 35′ del secondo tempo.
Goal realizzato su calcio di rigore, fischiato da Busacca per un contatto in area fra il piede del portiere Khune e quello di Suarez lanciato a rete. Rigore e rosso diretto per il portiere sudafricano. Ad incaricarsi della battuta è Forlan, che di potenza trasforma. La partita è chiusa, i tifosi dei “Bafana Bafana” iniziano a svuotare le tribune, ma le “vuvuzelas”, continuano a suonare. Non è servita a niente nemmeno la presenza di uno stregone locale sugli spalti, per portare il Sudafrica alla vittoria, perché al 50′ st l’Uruguay chiude definitivamente la partita con Pereira che sfrutta un assist di Suarez e di testa segna a porta vuota. E’ la fine di un incubo, per la squadra locale, che a causa delle sue incapacità tecniche e tattiche, molto probabilmente non riuscirà a superare il primo turno. E sarà la prima volta nella storia dei mondiali che, la formazione ospitante rischia di non arrivare agli ottavi.
Tabarez è contento, soddisfatto ed è convinto delle potenzialità della sua squadra. “Ci sono certamente squadre migliori ma noi siamo convinti di poter vincere contro qualsiasi avversario”, così ha commentato il ct al termine della gara. “Siamo una squadra solida, ho un buon gruppo molto motivato a mia disposizione, ora dobbiamo solo restare calmi e sereni per poter giocare bene nei momenti cruciali”, ha detto. “Gli effetti di questa vittoria li vedremo anche nella prossima partita contro il Messico”, ha aggiunto l’ex allenatore del Milan.
“L’importante è aver vinto non che io abbia fatto due gol”. Queste sono le prime parole di Diego Forlan, autore della prima doppietta del Mondiale, che non pensa alla sua prestazione, ma alla vittoria della squadra. “È stata la vittoria del collettivo – ha detto a Sky – è di questo che sono particolarmente contento, poi un attaccante può segnare o non segnare ma quello che conta è il gruppo”. Un gruppo ben messo in campo, che può andare lontano “La squadra comunque sta bene, ci sentiamo forti e lo avevamo dimostrato anche con la buona partita contro la Francia (0-0), anche allora il collettivo era stato inappuntabile”, ha aggiunto l’attaccante dell’Atletico Madrid.
Una vittoria che ha spento gli animi dei tifosi del Sudafrica, ma che ha fatto scoppiare di gioia la “rambla”, il bel lungomare della capitale dell’Uruguay, dove tantissimi tifosi del goleador Furlan e compagni hanno festeggiato la goleada. La capitale è tutta colorata di celeste, tutti sono stati contagiati dalla febbre mondiale. Bandiere, e festoni che colorano tutti gli edifici. Una vittoria che mancava da Italia ’90, quando l’Uruguay superò 1-0 la Corea del Sud. Una vittoria che porta una ventata di ottimismo, come ha sottolineato il quotidiano El Pais “Goleada, e ora sogniamo passaggio a prossima fase”. Per quanto riguarda il Sudafrica, la nazionale centra un record negativo, per la prima volta i padroni di casa non vincono dopo 2 turni.
Il tabellino di Sudafrica-Uruguay 0-3
Sudafrica (4-4-1-1): Khune; Gaxa, Mokoena, Khumalo, Masilela; Modise, Dikgacoi, Letsholonyane (12′ st Moriri), Tshabalala; Pienaar (33′ st Josephs); Mphela. (22 Walters, 5 Ngcongca, 6 Sibaya, 7 Davids, 14 Booth, 15 Thwala, 17 Parker, 18 Nomvethe, 21 Sangweni, 23 Khuboni). All.: Parreira.
Uruguay (4-3-3): Muslera; M. Pereira, Lugano, Godin, Fucile (25′ st A. Fernandez); Arevalo, Perez (45′ st Gargano), A. Pereira; Cavani (44′ st S. Fernandez), Forlan, Suarez. (12 Castillo, 23 Silva, 6 Victorino, 8 Eguren, 13 Abreu, 18 Gonzalez, 19 Scotti, 22 Caceres. 14 Lodeiro squalificato). All.: Tabarez.
Arbitro: Busacca (Svizzera)
Reti: nel pt 24′ Forlan; nel st 35′ Forlan (rigore), 50′ A. Pereira
Angoli: 4-3 per l’Uruguay
Recupero: 0′ e 5′
Espulso: Khune al 31′ st per fallo ultimo uomo
Ammoniti: Pienaar per comportamento antiregolamentare, Dikgacoi per gioco scorretto
Spettatori: 42.658
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