giu 06, 2011 Redazione Home Page, Sport 24 0
Mario Balotelli la mattina dell’8 giugno 2010 si trovava nel quartiere napoletano di Scampia, “in compagnia di due elementi di spicco di due dei più potenti clan della periferia nord di Napoli, ossia Salvatore Silvestri, del clan Lo Russo, e Biagio Esposito, del clan degli Scissionisti”. E’ quanto riferisce un’informativa consegnata alla Dda di Napoli da parte di una fonte fiduciaria la cui attendibilità risulta essere già provata. Secondo fonti investigative, “la fonte asserisce che proprio Balotelli, che si trovava a Napoli in occasione del premio Golden Goal, aveva chiesto di visitare i famigerati luoghi dello spaccio di Scampia, tanto pubblicizzati nelle cronache e che per soddisfare la sua richiesta la “paranza” dei Puffi gli ha mostrato le modalità con cui si consuma lo spaccio quotidiano”. Successivamente il calciatore del Manchester City sarebbe stato “ospitato in una dependance del rione per scattare delle foto ricordo con il Silvestri, con l’Esposito e con altre persone ivi presenti”.Balotelli: “Non sapevo chi fossero”
“Non sapevo affatto chi fossero quelle persone, quel giorno a Napoli per strada c’era sempre molta gente intorno a me”. Questa la reazione stupita di Mario Balotelli. Chi nelle ultime ore ha parlato al telefono con l’attaccante del Manchester City, riferisce che era “stupito e dispiaciuto, anche per l’effetto che la notizia avrebbe potuto avere sui suoi familiari”. Balotelli, inoltre, si sarebbe “arrabbiato con l’amico che lo accompagnava a Napoli e nella visita a Scampia”.
Il procuratore del calciatore lo difende
“Certamente non sapeva che le persone con le quali si accompagnava erano legate ai clan come scrivono i carabinieri. Intorno al mondo del pallone gira tanta gente, impossibile sapere con chi si ha a che fare. E comunque questo riferimento a Balotelli nulla c’entra con le scommesse”. E’ quanto dichiarato dal procuratore del calciatore Mario Balotelli, Mino Raiola.
Prete anticamorra: “Sono disgustato”
“Sono disgustato. Il comportamento di Balotelli, che si è fatto accompagnare in tour tra i luoghi della camorra e dello spaccio con noti esponenti della criminalità, ci offende ed è inqualificabile”. Lo afferma don Aniello Manganiello, il prete anticamorra che da anni guida una parrocchia situata a Scampia. “Mentre noi lottiamo per dare un futuro ai giovani queste persone – dice il sacerdote – rendono la camorra sempre più forte”.
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