set 30, 2008 Umberto Gallucci Cinema 0
“È un film sulla Seconda Guerra Mondiale, brutale e terribile, un giallo che affronta eventi storici e la cruda realtà della guerra. Ma è anche una storia poetica e mistica, di amore e compassione.” Così definisce il suo ultimo lavoro cinematografico il regista afroamericano Spike Lee. Venerdì 3 ottobre uscirà “Miracolo a Sant’anna”, un’avvincente storia sulla seconda guerra mondiale tratta dall’omonimo romanzo di James McBride. Miracle at St Anna, girato tra New York e l’Italia, narra le vicende di quattro soldati afroamericani, Soldiers della 92ª Divisione, impegnati in Toscana durante la Seconda Guerra Mondiale. I soldati vivono la tragedia e il trionfo della guerra quando si ritrovano intrappolati oltre le linee nemiche e separati dai commilitoni, dopo che uno di loro ha rischiato la vita per salvare un bambino italiano. Il film è stato girato soprattutto in Toscana a Sant’Anna di Stazzema, proprio dove il 12 agosto 1944 la 16ma divisione delle Ss uccise 560 civili tra umoni, donne, bambini e anziani. Protagonista principale della pellicolo, dopo i quattro soldati afroamericani è un bambino, il piccolo Angelo (interpretato da Matteo Sciabordi, per la prima volta sullo schermo) tratto in salvo da uno dei soldati di colore così da scampare “miracolosamente” alla strage. Ieri a Roma, nel corso della conferenza con la stampa italiana, Spike Lee ha più volte dichiarato di non essere intenzionato a chiedere scusa ai partigiani anche se il suo ultimo film ha suscitato la reazione dell’Anpi. Secondo l’Anpi, Miracolo a Sant’Anna esprime disaccordo con la verità storica portata sul grande schermo. “Se questo film crea discussione e’ solo una buona cosa – dice Lee – Ci sono diverse interpretazioni di quella strage”. Il film arriverà in Italia venerdì in circa 250 sale distribuito dalla 01. Negli statiuniti il film ha avuto anche delle sroncature. Lee ammette di essere stato criticato dai giornali statunitensi e così replica “E’ vero, a giornali come Variety non è piaciuto. Che devo fare, tagliarmi le vene, buttarmi dall’Empire State Building o cambiare lavoro?”. Nonostante le varie critiche il regista è soddisfatto del lavoro e dice “La storia scritta da McBride, è fantastica, e mi ha dato modo di raccontare i Buffalo Soldiers”. Tra i vari attori stranieri, nel cast spiccano anche i nomi di italiani come Valentina Cervi, Omero Antonutti e Pierfrancesco Favino nel ruolo di un partigiano, Peppi Grotta. Anche Favino come Lee parla della polemica dell’ Anpi, “in questo nostro Paese non c’è stata ancora pacificazione, siamo divisi a metà anche nel voto proprio come ai tempi di Dante. La cosa bizzarra è che di questa storia si sa davvero poco e che il processo c’è stato solo dopo cinquanta anni. E poi – conclude l’attore italiano – forse non è neppure un caso che un film del genere lo abbia fatto un regista straniero”. Per Omero Antonutti, il quale interpreta un capofamiglia fascista “Spike ha voluto dare voce a personaggi di pelle nera, A soldati di colore che avevano orgoglio di dimostrare nella loro patria di non essere cittadini di serie B”. Oggi il film sarà presentato a Firenze, dove molto probabilmente le associazioni partigiane faranno nascere ulteriori polemiche. Miracle at St anna è un film brutale e terribile, un giallo che affronta eventi storici e la cruda realtà della guerra ma al tempo stesso è anche una storia di compassione, una pellicola che parla del miracolo dell’amore tra gli esseri umani e delle scelte che compiono quando devono confrontarsi con delle avversità enormi.
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