feb 19, 2012 Redazione Home Page, Il Gladiatore 0
Roma.La Roma si riscatta dal tonfo di Siena e guadagna la classifica che vale l’Europa. I giallorossi superano all’Olimpico il Parma 1-0, gol di Borini e scavalcano così Napoli e Inter, assestandosi al quinto posto, buono per l’Europa League, con la zona Champions all’orizzonte. Il successo di Totti e compagni è stato più netto di quanto dica lo striminzito risultato finale. La Roma ha condotto la sfida dal 1′ all’ultimo minuto, il Parma è stato troppo rinunciatario, un po’ per atteggiamento tattico, un po’ forse per impotenza tecnica. E così per Donadoni è arrivata la prima sconfitta sulla panchina emiliana. La Roma, che pure ha più volte sfiorato il raddoppio, non ha avuto il bisogno di forzare i tempi alla ricerca di ulteriore gloria in avanti: ha rischiato pochissimo e portato a casa tre punti pesanti, considerato l’ennesimo passo falso dell’Inter. Importante anche avere mantenuto imbattuta la porta di Stekelenburg, anche se ai meriti dei giallorossi vanno aggiunti le carenze evidenti dell’attacco ospite, limitato a qualche velleitaria puntura di spillo di Giovinco. E Floccari non era nemmeno in panchina.
La partita
Il primo tempo è tutto della Roma. Che ritrova peso e personalità con De Rossi a centrocampo e Osvaldo in attacco. Che fa la partita, come vuole Luis Enrique. Che chiude il Parma nella sua metà campo, perché Donadoni ha impostato una partita di contropiede, come dimostra la scelta di Palladino come spalla d’attacco di Giovinco. Ripartire in velocità, è il dogma che sacrifica Floccari e Okaka, ma non funziona più di tanto, nonostante Giovinco ci provi con buona volontà. Il ritmo di gara non è granchè, a dir la verità, ma basta e avanza per far crollare il muro del Parma, che invece aveva retto contro la Juventus per tutti i 90′. La rete porta la firma di Borini, preferito a Lamela, con un diagonale preciso dalla destra, Mirante non ci arriva, poco reattivo, per dirla tutta. Sesto centro in campionato di Borini, che potrebbe anche fare un pensierino alla Nazionale, in prospettiva amichevole di Genova con gli Usa di fine mese, ma soprattutto in prospettiva Europeo. La Roma, che per il resto ha creato mischie e reclamato rigori, invano, continua a spingere, ma senza forzare la mano più di tanto, che tanto il Parma è innocuo. I gialloblù perdono pure Palladino per infortunio muscolare, dentro l’ex Okaka, nel recupero del primo tempo. Che si chiude con la Roma avanti di un gol. Tutto bene per i padroni di casa, tranne l’ammonizione comminata a Totti, premiato prima della gara per le 700 presenze da professionista tra Roma e Nazionale: era diffidato, sarà squalificato. Nel secondo tempo. Il massimo risultato può arrivare con il minimo sforzo, inutile scoprirsi, che tanto al Parma sembra inspiegabilmente bastare la sconfitta di misura. Borini, molto vivace, si ritrova solo davanti a Mirante, ma invece di tirare cerca l’assist per Osvaldo, che non ci arriva. Replica immediata del Parma, in contropiede, ma Okaka spreca calciando su Stekelenburg, bravo a respingere in uscita. È l’unica palla gol della partita per gli uomini di Donadoni. La Roma domina. Rosi, e i nuovi entrati Lamela e Marquinho (al debutto) dilapidano occasioni sottoporta, fermati da un Mirante molto sveglio. Il migliore dei suoi, tutto considerato. Ed è tutto dire.
Mix Zone
Luis Enrique:“Obiettivo terzo posto? Io guardo solo alla prossima partita. Oggi la squadra mi è piaciuta tutta. Borini? E’ un giocatore che sta diventando importante per la squadra, ma deve crescere e migliorare ancora. Guardiola in Italia? Non lo so e non mi interessa, io penso alla mia squadra”.
Roberto Donadoni: “La partita di mercoledì con la Juve ci ha tolto energie, abbiamo giocato bene i primi dieci minuti, poi i ritmi imposti dalla Roma ci hanno messo in difficoltà. Il secondo tempo è andata meglio, e potevamo anche pareggiare con Okaka!”.
Francesco Totti: “L’ammonizione? Volevo prenderla domenica prossima per saltare il derby. Giuro! (ride, ndr). L’alternanza di risultati che ha caratterizzato le nostre ultime partite ci imponeva di tornare al successo oggi contro il Parma. Il gol-partita è arrivato già nel primo tempo, poi abbiamo creato molto in fase offensiva ma c’è mancata la zampata del raddoppio. E proprio questo ha reso la partita in una certa maniera sofferta: quando sei sull’1-0, può bastare una minima disattenzione per mandare in fumo tutto il lavoro svolto. La premiazione che è avvenuta prima del fischio d’inizio, con la targa per le mie 700 partite da professionista, è stata una vera sorpresa: fino a pochi minuti prima non ne sapevo nulla. Voglio dire grazie alla Roma e a tutti coloro che mi sono stati sempre vicino”.
Le Pagelle
Stekelenburg 6:
molto poco impegnato dagli attaccanti del Parma. Unico intervento degno di rilievo quello su Okaka, ad inizio ripresa.
Rosi 6.5:
fa su e giù sulla fascia diverse volte, sfiorando anche il gol. Fino ad ora un’ottima stagione la sua.
Juan 6:
commette un paio di errori che potevano costare caro. Si riprende nel corso della gara, aiutando i giallorossi a non subire finalmente gol.
Heinze 6.5:
giustamente il rinnovo del suo contratto viene considerato una priorità.
Taddei 6.5:
dà tutto in campo, come al solito. Nel finale sfiora anche il gol.
De Rossi 6.5:
con lui in campo la Roma ha più equilibrio a centrocampo e infatti la difesa viene impegnata pochissimo dagli attaccanti avversari.
Gago 7:
è impressionante, è ovunque. Lotta su ogni pallone non mollando mai fino al 90′, arrivandoci distrutto. Suo l’assist per Borini.
Pjanic 6.5:
gestisce come di consueto tantissimi palloni a centrocampo. Quando Luis Enrique lo toglie dal campo, la Roma sembra faticare a tenere
Dal 34′st Marquinho 6:
si presenta a tu per tu con Mirante ma gli tira addosso.
Totti 6.5:
fondamentale in avanti. Distribuisce palloni che è un piacere, lotta, tiene palla, subisce falli. Sfiora anche il gol e si dispera quando sbaglia da solo davanti a Mirante.
Osvaldo 6:
lotta, sgomita e tenta un paio di volte la conclusione. In crescita rispetto alla prova opaca di Siena, deve solo ritrovare la forma fisica.
Dal 24′st Lamela 6:
sfiora il gol ma spara addosso a Mirante.
Borini 7:
in fase di non possesso fa il tezino aggiunto ma non è una novità. Alla mezzora, servito molto bene da Gago, porta in vantaggio la Roma. Corre ovunque, sembra tarantolato.
Dal 31′st Bojan sv.
Foto emozioni
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