lug 10, 2010 Andrea Antonio Gallucci Home Page 0
«Motivo principale? la non convocazione di Antonio Cassano in Nazionale» esordisce così Mario Ferri detto il Falco, l’invasore di campo della semifinale del Mondiale tra Germania e Spagna, raggiunto telefonicamente dalla redazione di Partenopress, «Questa del mondiale è stata l’apice di tutte le invasioni, è come una dimostrazione finale».
L’obiettivo principale è sempre stato quello di far capire che Cassano era da Nazionale, «Vuoi non vuoi lo scopo era far sentire la presenza di Cassano al mondiale perché ha fatto tanto sempre in ottica mondiale, è senza di lui abbiamo fatto una pessima figura – dice Ferri – , ci è andata malissimo e penso che lui qualcosa l’avrebbe potuta fare».
Con la sua “impresa” Mario Ferri è riuscito a superare l’immenso schieramento di forze dell’ordine disposto in occasione del Campionato del Mondo, «sono riuscito ad entrare in un organizzazione che combatte contro il terrorismo, sono entrato senza controllo, con un biglietto e senza andare al mio posto. Ero al sesto anello, lontanissimo dal campo, sono riuscito ad arrivare nel parcheggio e poi nel campo senza controllo e niente».
Una goliardata che ha messo in allarme la FIFA e tutto il suo staff, «al posto mio ci poteva essere un malintenzionato con una bomba, un terrorista, in quel caso ci sarebbe stata una strage, ciò deve far riflettere l’organizzazione. L’ho fatto per divertimento, prima di partire mi sono detto “dai, se riesco ad andare anche in Sudafrica, per le invasioni sono il numero uno” perché nessuno ci è riuscito» il Paolini degli stadi di Calcio.
Ferri con le sue quattro invasioni si è guadagnato sul campo il soprannome di “Falco“. Un’abilità che anche il tribunale di Genova gli ha riconosciuto durante il processo per direttissima dopo Sampdoria-Napoli. Con la sua “impresa-pazzia” è riuscito a mettere a disagio la Fifa e tutto lo stato Sudafricano, è riuscito a violare tutte le misure di sicurezza disposte per questo grande evento, «durante il processo ho chiesto scusa allo stato del Sudafrica e alla FIFA perché non hanno fatto una bella figura. Si può prendere come esempio l’accaduto e capire che sono fragili come sicurezza – dichiara Ferri – sono riuscito a partire dall’Italia, nessuno mi ha controllato, nessuno mi ha passato un meta detector e sono entrato in campo».
Rispetto alla pene ricevute in Italia per le precedenti invasioni di campo, Mario Ferri in Sudafrica ha ricevuto giusto una “ramanzina“, «non mi hanno trattenuto, sopratutto per questo motivo e sopratutto per il messaggio di pace (sulla maglia ha aggiunto la frase “Peace in the world“) che ho mandato, comunque erano presenti sezioni politiche di tutto il mondo, vuoi o non vuoi il messaggio era comunque un segno. Vabbè faccio un qualcosa che non si può fare, ma ho voluto mandare un mio messaggio».
Oltre al messaggio di pace, Mario Ferri ha voluto lanciare ancora il suo appello pro-cassano ed una frecciatina all’ex CT Marcello Lippi, «rispetto alle altre invasioni ho aggiunto “Lippi te l’avevo detto“, che sa molto di vendetta, io avevo ragione».
Ferri non è l’unico in Italia che voleva che Antonio Cassano venisse convocato in Nazionale per i Mondiali Sudafricani, «Sono solo un sostenitore di un’idea di molti, non è solo la mia l’idea. Sono un rappresentate di un’Italia intera che ha uno stesso ideale».
«Lippi intelligentemente poteva comunque portarlo, poi poteva essere eliminato e nessuno avrebbe dato la colpa a lui».
Oltre agli elogi ha ricevuto anche molte critiche, ma con queste sue invasioni ha ottenuto anche un po di celebrità, «a chi mi critica e mi da dell’esibizionista rispondo che le emozioni che ho provato lì sono uniche. Posso essere pure un esibizionista, ma foto e abbracci con persone di tutto il mondo sono uniche».
Dopo la missione compiuta al mondiale, Ferri è diventato l’idolo dei tifosi: sulla sua pagina di Facebook, si è scatenato un diluvio di commenti, «ho guadagnato un pò di celebrità, però è stata un’avventura, se non riuscivo ero contento lo stesso, perché ero andato in Africa per vedere la partita».
Una sfida annunciata e vinta con successo, «lì c’era la polizia di tutto il mondo, non solo sudafricana ma anche guardie speciali di polizia spagnola e tedesca. Esserci riuscito è un motivo di orgoglio».
Prima di partire e durante il viaggio aveva dichiarato che ci sarebbe riuscito, «su internet e sui giornali pescaresi e su Facebook, prima della partita avevo annunciato che sarei riuscito ad entrare, dirlo prima e poi riuscirlo a fare per me è motivo di secondo orgoglio».
Ma poi perché proprio la semifinale tra Germania e Spagna e non un’altra partita? «è stata una casualità, dovevo farlo durante una partita dell’Italia ma non trovavo uno sponsor che avesse pagato il viaggio, poi intorno ai quarti di finale sono riuscito a trovarlo. In Sudafrica sono arrivato il giorno di Olanda – Uruguay».
Il Falco ne ha fatta di strada: dall’Adriatico di Pescara-Sambenedettese 4-1 (16 settembre 2007) in una partita di serie, la corsa dell’Adriatico durante l’amichevole Italia-Olanda del 14 novembre 2009 e l’irruzione in Sampdoria-Napoli. La Semifinale del Mondiale ha raggiunto il top. Altre invasioni al momento non ne ha in programma, ma un pensierino contro la tessera del tifoso la fa, «Francamente nei campi di calcio nulla, magari sarei portato a fare un’ultima invasione pro tessera del tifoso, ma non vedo un posto dove farla. Nelle mie contestazioni sono andato in crescendo, prima serie C, poi amichevole Italia-Olanda, la serie A ed in fine i mondiali. Ora da dove dovrei entrare??? non vedo posto più importante dei mondiali. il mio messaggio era Cassano in nazionale, era un ingiustizia, ora se Prandelli non convoca Balotelli io non mi faccio la maglia su Balotelli».
Lotta al sistema e alla politica di Lippi ed Abete ed un forte No all’Ital-Juve, «le invasioni sono nate per una mia convinzione e lotta contro un sistema alla fine, perché Lippi era fiancheggiato da Abete e dalla FIGC, pur sapendo benissimo che l’idea e il giusto era portare Antonio Cassano. Queste sono state convocazioni assolutamente Juventine, mi porti Camoranesi che ha giocato pochissimo e non porti Ambrosini, capitano del Milan e grande trascinatore. Lippi ha voluto insistere sul gruppo del Mondiale del 2006, ma non ho visto nessun grande gruppo. Se voleva portare quelli del 2006 avrebbe dovuto portare anche Materazzi».
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