dic 22, 2013 Alessandro Pagano Home Page 0
C’eravamo lasciati con le prodezze di Marco Belinelli in California, coadiuvato dalle prodezze di Diaw e dal tap-in vincente di Tiago Splitter. Gli Spurs tornano a casa, tornano in Texas dove li aspettano, però, i veri contender ad Ovest: gli Oklahoma City Thunder di Russell Westbrook e Kevin Durant. Si affrontano le due miglior squadre di Ovest, con OKC che vanta un record di 21-4, mentre gli Spurs con appena una sconfitta in più (21-5). C’è da sottolineare che il magico momento di forma dei Thunder, riferendoci alle 8 partite di fila vinte, sta facendo viaggiare su binari extralusso l’equipe di coach Scott. Dall’altra parte gli Spurs ritornano all’assetto tradizionale, con i Big Three al completo e con la grazia arrivata dalla Lega di non multare la scelta di far riposare due come Manu e Duncan. La scelta di non far prigionieri da parte di coach Pop è ormai un marchio di fabbrica e allora perché non far partire Marco Belinelli nel quintetto per onorare la sua magnifica prestazione della scorsa notte?! Complice anche l’assenza di Leonard, il talento ex Bologna ripaga la scelta del coach con un inizio davvero incoraggiante: prima il tiro dalla lunga distanza e poi il contropiede dopo la palla rubata a KD. La risposta di KD in un primo quarto piuttosto in sordina non tarda ad arrivare e con uno dei suoi magici “rainbow shot” pareggia a quota 19. La prima parte di gara termina in perfetta parità, 21-21, facendo pronosticare un match molto equilibrato e indeciso nel risultato. La svolta, però, la danno i Thunder subito nel secondo quarto. Coach Scott inizia le sue rotazioni e pesca dalla panchina giocatori freschi e particolarmente ispirati come Reggie Jackson, autore di una seconda frazione di gioco di elevata fattura, e Nick Collison che sotto le plance, specialmente in difesa, crea non pochi problemi. È proprio un “circus shot” di Jackson a portare OKC sul +4, vantaggio poi accumulato grazie alla velocità dell’attacco di Oklahoma. Gli Spurs cercano di restare aggrappati alla partita partendo dall’aspetto difensivo: Danny Green, talento spaesato se ce n’è uno, anticipa un passaggio, serve Parker che con la solita visione di gioco che lo contraddistingue lancia Marco in contropiede che, contro ogni aspetto logico del gioco, si prende un tiro da 3 punti; la fiducia è tale e Marco è talmente “on fire” che manda a bersaglio anche questa! Ma l’attacco di OKC sembra essere più fluido e molto più veloce di quello degli Spurs e Durant, se la palla viene mossa bene e gli spazi diventano ampi, va a nozze con il tiro dai 7,25. Si risprofonda sul -11 per gli Spurs (53-42). Sembrano inarrestabili offensivamente i Thunder con Westbrook che si trasforma anche in uomo assist e alza per Ibaka che vola sulla difesa dei San Antonio per concluder un alley-oop spettacoloso. La ciliegina sulla torta di un secondo quarto fantastico con 40 punti (!!) messi a referto dai Thunder è il no look pass di KD per Westbrook che ringrazia e sigla sia il suo 15esimo e 16esimo punto sia il punteggio sul 61-40 al secondo giro di boa. Ciò che più appare strano è linguaggio del corpo degli Spurs, poco convinti e poco determinati.
Il secondo tempo inizia con lo stesso copione del primo: Westbrook è troppo veloce per la difesa degli Spurs e il suo coast-to-coast lo manda al ferro con facilità disarmante. Si rivedono per un attimo i big three, prima con Parker che serve splendidamente Tim Duncan per la schiacciata, poi con Manu che alza i giri in difesa e manda in campo aperto TP9 per il nuovo -6 Spurs. La reazione rabbiosa come sempre è di Russell Westbrook che straccia fisicamente il neo miglior giocatore francese dell’anno e arriva ancora una volta al ferro. Si riavvicina alla doppia cifra il vantaggio degli ospiti: +9 (85-76). I San Antonio non ci stanno e provano la rimonta che, però, si ferma a 3 lunghezze di distacco grazie al canestro di Diaw. Risale in cattedra Reggie Jackson che sfrutta la maggior rapidità contro Marco Belinelli per batterlo e concludere con un pulito palleggio, arresto e tiro. Palleggio, arresto e tiro che sarà l’ultima firma d’autore e il canestro della staffa di Russel Westbrook che chiude con 31 punti la sua magnifica serata, condita anche da 8 assist. Finisce col punteggio di 113-110 OKC che così porta a 9 la sua striscia di vittorie consecutive! Maiuscola la ‘prova di Jackson che mette a referto 21 punti in 30’ con un buon 8/14 dal campo. Un po’ sottotono Durant che chiude, comunque, con 17 punti, con 6 tiri realizzati sui 14 tentati. Agli Spurs, invece, non basta un maiuscolo Marco Belinelli che in 38’ segna 17 punti con poco meno del 50% dal campo. È Parker ad essere il top scorer dei nero-argento con 23 punti e 8 assist. Bene anche Duncan con 17 in 35’ di utilizzo.
ALESSANDRO PAGANO
happy wheelsNato a Pompei il 3/4/1993. Studente del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione presso La Sapienza di Roma, Redattore NBA per partenopress.com e My-Basket.it; giocatore e amante della palla a spicchi da sempre. MORE THAN A GAME.
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