nov 28, 2012 Luigi Liberti Home Page 0
Roma. Il Sole 24 Ore, come ogni anno, ha pubblicato le statistiche sulla qualità della vita in Italia secondo le quali Napoli è all’ultimo posto. Non è una novità, e probabilmente la motivazione va cercata nei criteri di valutazione. La qualità della vita di Napoli, è un argomento molto difficile da trattare. O lo si accetta passivamente, oppure ogni considerazione viene spesso presa come un modo di voler ignorare i problemi. Per me la verità è nel mezzo, e mi fa piacere riportare il commento dello scrittore Erri De Luca: “Il Sole 24 ore pubblica una statistica sulla qualità della vita secondo la quale Napoli è all’ultimo posto. Ignoro i criteri di valutazione ma dubito che siano adeguati allo scopo. C’è qualità di vita in una città che vive anche di notte, con bar, negozi, locali aperti e frequentati, a differenza di molte città che alle nove di sera sono deserte senza coprifuoco. Considero qualità della vita poter mangiare ovunque cose squisite e semplici a prezzi bassi, che altrove sarebbero irreali. Considero qualità della vita il mare che si aggira nella stanza del golfo tra Capri, Sorrento e Posillipo. Considero qualità della vita il vento che spazza il golfo dai quattro punti cardinali e fa l’aria leggera. Considero qualità della vita l’eccellenza del caffè napoletano e della pizza. Considero qualità di vita la cortesia e il sorriso entrando in un negozio, la musica per strada. Considero qualità della vita la storia che affiora dappertutto. Considero qualità della vita la geografia che consola a prima vista, e considero qualità della vita l’ironia diffusa che permette di accogliere queste graduatorie con un “Ma faciteme ‘o piacere”.
Per consiglio, nelle prossime statistiche eliminate Napoli, è troppo fuori scala, esagerata, per poterla misurare.
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