feb 19, 2014 Alessandro Pagano Home Page 0
Roma. È sempre tempo di rivincita. Soprattutto quando giochi contro una squadra che ti ha incredibilmente sottratto un titolo che sulla carta era già tuo. La sfida tra Dallas Mavericks e Miami Heat, da quel famoso 2012, non è più la stessa. Corsi e ricorsi storici che fanno sì che una partita diventi molto più di ciò che sembri. Siamo a Dallas, Texas, all’American Airlines Center, primo match post All Star Game. In campo ci sono ben 4 giocatori presenti la scorsa notte a New Orleans: Chris Bosh, Dwayne Wade, Dirk Nowitzki e LeBron James. L’atmosfera è come sempre calda e il solito Cuban è lì a bordo campo per assistere alla partita della “squadra che odia di più”. Ma i Miami Heat sanno che, passato lo scoglio di metà stagione, simbolicamente raffigurato dall’ASG, inizia una “nuova stagione” dove si deve iniziare a far sul serio. Fanno sul serio fin da subito i campioni in carica con uno spettacolare alley-oop da centro campo firmato da Wade e LeBron. La difesa Heat sembra subito essere entrata in partita. Proprio come dimostra ‘Rio Chalmers che intercetta una facile passaggio di Calderon e manda a schiacciare LeBron James per il 17-16. Tiene banca per lo meno offensivamente la risposta dei Mavs che chiudono il primo quarto sotto di 2 lunghezze (30 -28). Inizia il secondo quarto ma LBJ sembra più determinato ancora e la “faccia delle facce” dice tutto su quanto il Re ci tenga a far bene su un campo come questo. Inventa dal nulla un incredibile lay-up rovesciato che ammutolisce il palazzo. Dopo il canestro pazzesco c’è una “collision” con Vince Carter che non sembra prendere benissimo l’episodio. Si va negli spogliatoi per calmare i bollenti animi e si ritorna con dei Mavs più consapevoli e con un Dirk Nowitzki che prende qualche responsabilità in più. Il suo canestro vale il -2. Dallas inizia ad alzare le proprie percentuali dal campo e soprattutto quelle da 3 punti come dimostra la tripla di Josè Calderon che mette 2 possessi pieni di distanza fra le squadre a metà terzo periodo. La risposta è affidata ad un sol uomo che batte dal palleggio Marion per poi devastare il canestro con una schiacciata da urlo. L’ultimo quarto comincia meglio per i Mavs che con la tripla di Carter e il fallo sul tiro di Allen portano a casa un gioco da 4 punti e un vantaggio di 3. La reazione è compre sempre del 6, stavolta meno rabbiosa, che si accontenta di una tripla di vitale importanza. Risale nel momento giusto l’intensità difensiva Heat e dalla palla rubata da un ottimo Chalmers scaturisce un’altra transizione e un’altra schiacciata di LBJ. Non solo punti per LeBron ma anche assist per dei compagni che, stavolta, si fanno trovare sempre pronti e in posizione giusta. Ne è un esempio Birdman che, con un nuovo look, sforna una prestazione ottima stile Playoff della scorsa stagione. Finisce 117-106 Heat che conquistano così la loro terza vittoria consecutiva, ottava nelle ultime dieci giocate. I Mavericks restano ottavi ad Ovest e devono star attenti ai Grizzlies, distanti solo 2 partite. Parola alle statistiche e alla supremazia degli Heat che chiudono con il 57.1% dal campo, il 79.2% ai liberi e il 38.5% da 3 punti. Lebron sfodera la miglior prestazione della stagione con 42 punti (16/23 dal campo e 4/8 da 3 punti) in 38’ di gioco, sfiorando nuovamente la tripla doppia con 9 rimbalzi e 6 assist e con un plus minus di +19. Ottime le prestazioni anche di Bosh con 22 punti e 2 stoppate, Wade con 13 e 7 assist, 10 per Chalmers con 9 assist e un Birdman in gran spolvero con 18 punti in 26’ con 7/9 dal campo. I Mavs escono a testa alta con i 22 di Dirk, anche lui a un passo dalla tripla doppia con 9 rimbalzi e 7 asisst, e i 15 di un intramontabile Vince Carter. Curiosa la statistica che vede i Mavericks catturare il doppio quasi (28-50) dei rimbalzi degli Heat e non riuscire a portare a casa la vittoria. I Miami Heat fanno il carico di fiducia prima di raggiungere Oklahoma City nel big match di giovedi notte contro i Thunder.
happy wheelsNato a Pompei il 3/4/1993. Studente del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione presso La Sapienza di Roma, Redattore NBA per partenopress.com e My-Basket.it; giocatore e amante della palla a spicchi da sempre. MORE THAN A GAME.
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