feb 04, 2012 Redazione Home Page 0
Anno dopo anno, il Rock in Roma non finisce mai di stupire. Dopo lo strepitoso cartellone 2011, il 2012 è addirittura più appetitoso. E siamo soltanto a gennaio. I nomi da urlo sono due: Radiohead e The Cure. Anullato il concerto dei Deep Purple, che tornano in studio e non si muoveranno prima dell’autunno, la kermesse organizzata dalla The Base s.r.l. si conferma l’evento più esaltante, in fatto di musica, nella Capitale e non solo.
Il 30 giugno, come detto, arriva sul palco dell’Ippodromo delle Capannelle la band di Thom Yorke
Un concerto, ovviamente, già sold out. A gennaio. Dal momento in cui i biglietti sono messi a disposizione sul loro sito ufficiale, non è trascorsa neanche un’ora fino all’esaurimento. Anche sul sito web di Vivo Concerti la quantità di accessi è stata tale da causare il blocco del sistema, mentre su Twitter la band di Oxford è schizzata immediatamente al primo posto tra i topic, diventando l’argomento con più volume di conversazioni sul social network. I Radiohead tornano a Roma dieci anni dopo. Nel 2007 erano stati a Milano e quest’anno regaleranno quattro imperdibili concerti italiani: Firenze, Bologna e Codroipo-Udine le altre tre tappe da non perdere.
Non solo sarà la prima ma Roma sarà anche la data più a Sud in Italia per la band inglese che, in 8 album e quasi 20 anni di carriera, ha fuso il rock alternativo all’art rock, l’elettronica al punk, il pop alla psichedelia, diventando tra le più influenti – per critici, musicisti e pubblico – degli ultimi decenni.
Grazie a ritmi elettronici, alla particolare voce di Thom Yorke e a testi visionari, la band di Oxford ha creato una colonna sonora ideale per gli ultimi anni, mettendo in musica il desiderio di fuga, la necessità di perdere sè stessi, l’alienazione e la spersonalizzazione causati dalla tecnologia e dalle convenzioni della società contemporanea.
Ma i Radiohead, pur rimanendo dei sognatori, non hanno mai perso di vista la realtà, producendo testi politici e schierandosi spesso apertamente e personalmente dalla parte di chi protesta.
Allergici alle regole del mercato e del marketing musicale, la band ha fatto spesso scelteanticommerciali, imponendo brusche variazioni ad un sound già carico di dettagli sperimentali: questo non gli ha impedito però di vendere più di 25 milioni di dischi, e collezionare premi e riconoscimenti, tra cui 3 Grammy Awards, 1 Ivor Novello, e 3 Q Awards.
Appuntamento, dunque, al 30 giugno 2012 all’Ippodromo delle Capannelle di Roma.
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