ago 10, 2015 Redazione New York 0
New York. Times Square, la più famosa, luminosa e caotica piazza di New York, è popolare da anni per i suoi immensi e numerosi cartelloni e schermi pubblicitari; negli ultimi anni è diventata famosa anche per le moltissime persone che si travestono, soprattutto da supereroi, e posano con i turisti per farsi scattare delle fotografie (sperando in una mancia, che non è obbligatoria). Negli ultimi mesi accanto a quelli che si travestono da supereroi sono arrivate tante ragazze nude o semi-nude, col corpo colorato col body painting, e anche loro posano con i turisti per delle foto. Le persone che posano a Times Square per delle foto sono circa un centinaio: almeno un decimo di loro sono donne in topless. La legge impedisce loro di chiedere dei soldi per le foto, ma alcuni lo fanno lo stesso, talvolta con prepotenza. Il sindaco di New York Bill de Blasio ieri ha parlato del problema (dei topless e della richiesta di soldi): È sbagliato. Troveremo un modo appropriato per regolamentare queste attività, da chi chiede l’elemosina a chi chiede un contributo in cambio di una fotografia. Non mi piace la situazione attuale a Times Square, ce ne occuperemo in modo davvero aggressivo.
Il New York Times ha raccolto racconti e testimonianze di alcuni newyorkesi che lavorano nella zona e pensano che le donne in topless disturbino cittadini e turisti afferrandoli e attirando la loro attenzione. È però difficile regolare la loro attività perché girare in topless a New York è legale e il body-painting è un’espressione artistica permessa dal principio costituzionale della libertà d’espressione. De Blasio ha detto però che l’attività delle donne in topless a Times Square è “un’attività economica” e non una semplice espressione artistica, e quindi è regolamentabile.
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