mag 25, 2011 Redazione New York 0
NAPOLI – Nel futuro della Iervolino, dopo il voto per il ballottaggio e il referendum, il ritorno a Roma dove “farò lavoro politico di base alla sezione Balduina e dove tornerò a lavorare con la Caritas e con organizzazioni di volontariato, ma quando ci saranno manifestazioni o necessità tornerò a Napoli”.
La ‘primavera’ di Napoli? Arriverà quando “tutti senza distinzioni di partito raggiungeranno la consapevolezza che gli scontri intrapolitici non producono nulla e non servono a nessuno – ha detto il Sindaco uscente- e mi auspico che le polemiche si attenuino e che nella corsa a Palazzo San Giacomo vinca il migliore”. Al prossimo inquilino del Comune, la Iervolino ha consigliato “di accettare le difficoltà del governo quotidiano che – ha detto – sono molto maggiori di quello che può sembrare dall’esterno”. L’ormai ex sindaco ha poi tracciato un breve bilancio del suo lungo mandato durato due legislature. “Fare il sindaco di Napoli – ha dichiarato Iervolino – è stato più difficile che ritrovarmi improvvisamente ai confini tra Albania e Kosovo quando ero ministro dell’Interno perchè Napoli è una realtà complessa che forse pochi capiscono”. La Iervolino ha ricordato anche come il capoluogo campano sia la città con il più alto tasso di disoccupazione e di povertà sebbene, ha aggiunto, “abbia una ricchezza, i suoi giovani, che rischiano di diventare un problema perchè senza prospettive”. Ma non solo. Il sindaco ha evidenziato come la città sia in un momento di “passaggio da vecchia città industriale a città del terziario e del turismo, e governarla in questa fase di passaggio con scarse risorse è impresa quasi disperata”. Tra i momenti ‘straordinari’ del suo governo, l’approvazione del Piano regolatore con cui ha detto “anche con l’appoggio dell’opposizione, si è fatto sì che le mani sulla città ce le mettessero la legge e i cittadini”.
“Sono una persona di legge e il termovalorizzatore è previsto da una legge”. Così la Iervolino sulle posizioni dei candidati sindaco sul tema dei rifiuti. Il primo cittadino uscente sulla realizzazione dell’impianto nell’area est del capoluogo ha detto: “non dico che mi fa morire di entusiasmo, ma dico anche che il sistema è debole e che così non si può andare avanti, inoltre il termovalorizzatore c’è in una legge e le leggi si applicano, o si modificano in Parlamento se si ha la forza”. E sulle percentuali di raccolta differenziata che i candidati sindaco affermano di poter raggiungere in tempi non lunghi, Iervolino è lapidaria: “Sono percentuali raggiungibili, ma nel 2020″.
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