ago 17, 2008 Andrea Antonio Gallucci New York 0
Ce l’ha fatta, Michael Phelps ha battuto il record di Spitz. Sono 8 le medaglie d’oro conquistate dal campione di Baltimora nella stessa olimpiade. Il suo obiettivo era quello di vincere e di fare qualcosa che ancora nessun nuotatore era riuscito a fare e ci è riuscito, portando a casa così l’ottava medaglia d’oro di Pechino e la quattordicesima medaglia d’oro olimpica.
Prima di salire sul podio, emozionato, con gli occhi lucidi, ha pianto. Un marziano che si trasforma umano, molto umano. Emozionatissimo ha ascoltato l’inno americano con la mano sul petto e la bocca aperta, serissimo, solo alla fine ha mostrato la sua gioia e l’ottava medaglia d’oro di Pechino 2008. Poi il giro d’onore con la bandiera americana e poi l’abbraccio alla madre e alle due sorelle. “Sono senza parole”, ha detto. “Questi ragazzi (ndr Mostrando i suoi compagni) sono stati straordinari. Questa gara ha mostrato il grande lavoro di squadra che è stato fatto e la grande coesione che ci unisce. Sono fiero di far parte di questo quartetto”. Poi confidava: “Sognavo di fare qualcosa che nessuno aveva mai fatto in questo sport. Ci sono riuscito. Ma senza l’aiuto dei miei compagni sarebbe stato impossibile”. Poi ha regalato una frase memorabile, piena di saggezza e di ottimismo: “Niente è impossibile se si affronta con fantasia”. Poi ha regalato una frase bellissima: “Ho solo voglia di vedere la mamma”. Una frase da bambino. In tribuna a tifare per il quartetto a stelle e strisce c’era anche Kobe Bryant con i suoi compagni.
Al segnale Aaron Peirsol ha preso saldamente il comando, chiudendo con 53″16 al primo posto la frazione a dorso. Ma nella rana Brendan Hansen è stato superato dal favoloso Kitajima, 58″07 sensazionale, e dall’australiano Rickard, 58″56. Phelps, così, è partito in terza posizione. Ha temporeggiato durante la prima vasca (23″52), poi si è scatenato nella seconda, rimontando Fuji e Lauterstein. Ha nuotato la sua frazione in un favoloso 50″15, e ha dato agli americani il vantaggio decisivo: un metro sul giapponesi e due sui temibili australiani. Invano Sullivan ha cercato di rimontare. Jason Lezak è un formidabile anchor-man. Ha, quindi, resistito in modo magnifico e ha toccato primo, nettamente. Gli statunitensi con 3’29″34 hanno stabilito il nuovo record del mondo. Questi i parziali: Peirsol 53″16, Hansen 59″27. Phelps 50″15, Lezak 46″76. Anche gli australiani, con 3’30″04, sono scesi sotto il vecchio primato: Sullivan ha nuotato in 46″65. I russi, quarti, hanno migliorato il primato d’Europa con 3’31″18 con questi ritmi: Vyatchanin 53″36 a dorso, Sludnov 59″45 a rana, Korotyshkin 51″62 a delfino, Lagunov 47″49 in libero.
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