mag 16, 2011 Luigi Liberti New York 0
Milano. Silvio Berlusconi va di nuovo in aula oggi per un’altra udienza sul caso Mills, al tribunale di Milano. Lo ha annunciato uno dei suoi legali, Piero Longo. In calendario ci sono anche le testimonianze di Flavio Briatore e Marina Mahler, entrambi clienti dello stesso Mills. L’udienza sarà in mattinata, quindi a seggi ancora aperti.
Sarà la quinta volta dalla fine di marzo che il capo del governo varcherà l’ingresso del Tribunale per partecipare a uno dei processi a suo carico che, a parte quello sul caso Ruby, finora si sono celebrati rigorosamente il lunedì.
Si tratta di processi che, eccetto l’udienza preliminare a porte chiuse per la vicenda Mediatrade, sono pubblici e che finora hanno offerto al Presidente del Consiglio l’occasione per tenere, fuori dall’aula, una sorta di comizio per attaccare i pm milanesi, quel gruppo di magistrati che lo “perseguitano” e per imbastire la sua autodifesa.
Oggi però, con le votazioni ancora in corso, non si sa se Berlusconi renderà le sue “dichiarazioni spontanee” ai giornalisti, dal momento che è ancora momento di silenzio elettorale. Non si sa nemmeno se, come è accaduto due settimane fa davanti al giudice dell’udienza preliminare Maria Vicidomini, a sorpresa si alzerà per parlare davanti al collegio a cui spetterà il compito di stabilire se, questa l’accusa, ha versato o meno 600mila dollari a David Mills, già architetto del sistema di società off-shore del Biscione, ottenendo in cambio testimonianze false o reticenti in due procedimenti, quello per le tangenti alla Gdf e All Iberian.
I testimoni attesi
Quel che è certo è che nella maxi aula della prima Corte d’Assise d’Appello, allestita come per le altre udienze a cui Berlusconi ha partecipato (“gabbie” nascoste da teli bianchi e area per la stampa) e “vietata” alle telecamere e ai fotografi, i lavori proseguiranno con l’audizione di due testi, l’ex manager della F1 Flavio Briatore e Marina Mahler, la nipote del compositore e direttore d’orchestra austriaco.
Sentita nel maggio del 2007 nel processo, quando ancora la posizione del premier non era stata congelata a causa del Lodo Alfano, Marina Mahler aveva raccontato di aver conosciuto Mills parecchi anni prima e di aver avuto con lui rapporti di amicizia e di affari, tanto che per alcuni anni era stato il suo avvocato. Rapporti poi interrotti dopo l’arrivo dei guai giudiziari per il legale inglese.
Per il pm Fabio De Pasquale, a sua insaputa, la nipote del compositore sarebbe stata, per un paio di mesi, beneficiaria economica del conto aperto alla banca Cim di Ginevra a nome della società Struie holding limited. Conto sul quale, secondo le indagini, sarebbero transitati i 600mila dollari che sarebbero stati versati a Mills, dal manager ora scomparso Carlo Bernasconi, per conto di Berlusconi.
A luglio dello stesso anno ci fu anche la deposizione di Briatore che, ai tempi, disse, di non aver fatto alcun affare con Mills, di cui anch’egli era cliente, e di non aver mai saputo nulla dei 600mila dollari e di come fossero finiti su quel contro svizzero.
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