feb 20, 2014 Claudio Pellecchia Sport USA 0
Roma. Negli States si suole prevedere la durata dell’inverno nel curioso rituale del “giorno della marmotta”: nella prima decade di febbraio se il placido animaletto, uscendo dalla sua tana, riesce a vedere la sua ombra la primavera è vicina; in caso contrario, se la luce del sole non è così forte, rientro nella tana e freddo e maltempo per altre sei settimane. Allo stesso modo se i San Antonio Spurs, dopo la pausa dell’All Star Game, sono capaci di un vittorioso “back to back” contro Clippers e Blazers, beh signori miei, vuol dire che coach Pop ha cominciato ad annusare l’aria dei playoff. Se poi Patty Mills bissa il partitone della notte scorsa, mettendone a referto altri 29, allora vuol dire che le varie Miami, Okc e Indiana devono iniziare a fare i conti con l’oste meno simpatico dell’intera lega. Non ci stupisce più, invece, l’ennesimo ventello di Belinelli. Il nome di Marco va oramai cercato alla voce “certezze” e non più a quella “sorprese”.
La partita del Moda Center non comincia certo nel migliore dei modi per i Trail Blazers: manca, infatti, LaMarcus Aldrige, leader e trascinatore della franchigia, a causa di un non meglio precisato infortunio all’inguine, la cui entità è ancora da valutare. In ogni caso un’assenza pesante, con il numero 12 che, cifre alla mano, stava disputando la migliore stagione della carriera. Ma nemmeno gli Spurs hanno di che sorridere con Duncan e Parker che si accomodano sì in panchina, ma in borghese. Il ritmo di gara, comunque, è elevato e piacevole: Mo Williams (19 punti, con 8/14 dal campo) dimostra di essere in serata e vola a rimbalzo per il tap-in del +5 (14-19) in chiusura di un primo quarto che i padroni di casa dominano letteralmente, con il 18-24 di parziale. Di contro, gli ospiti reagiscono in un secondo periodo da 33 punti (contro i 28 degli avversari): si arriva così all’intervallo lungo in sostanziale parità (51-52). Nel terzo quarto, Mills comincia il suo personale show con il jumper del 53-52, subito imitato da Manu Ginobili (16 punti, 5 rimbalzi e 4 assist) con la penetrazione del +7 (67-60) a 7:02 dall’ultima pausa. In contumacia Aldrige, la reazione dei Blazers è affidata a uno spettacoloso Lillard (31 punti e 13/21 al tiro) che, manco stesse gareggiando lui in quel di Sochi, si lancia in uno slalom speciale nella difesa nero argento e appoggia al vetro (con fallo) il 69-63. Ma questa, come detto, è la partita di Mills che, in apertura di ultimo quarto, realizza in contropiede la tripla del +10 (92-82), prima di scherzare Robin Lopez con il palleggio, arresto e tiro del 99-90. Portland resta aggrappata al match quasi esclusivamente per merito di Lillard, autore dell’ennesima magata che vale il -4 (99-95). La parità è vicina e si materializza a 1:52 dalla fine, quando Matthews (18 punti) “scippa” Danny Green e vola in campo aperto a siglare il canestro del 101-101. Un momento, però: in questa partita San Antonio può contare sul miglior tiratore da tre della lega: la tripla del 104-101 (4/6 complessivo dall’arco), è una raccomandata con ricevuta di ritorno da San Giovanni in Persiceto, con tanto di assist-francobollo per il successivo gioco da tre punti di Thiago Splitter (15 punti e 6 rimbalzi). Con 26 secondi da giocare e il tabellone che recita 107-101 sembra finita: sembra perché Mo Williams realizza velocemente da tre e rimette un solo possesso di distanza tra le due squadre. Si va dall’altra parte per quella che sarà la giocata chiave della partita: alto basso Diaw-Splitter, il brasiliano sbaglia l’appoggio al vetro permettendo a Lopez di catturare il rimbalzo; incredibilmente, però, lo stesso Lopez fa la figura di Malone a Salt Lake City ’98, con Diaw nel ruolo di Michael Jordan che ruba palla. Quest’ultima finisce a Belinelli: quello che sembra fallo viene trasformato in una palla contesa che Marco vince consentendo a Green di andare in lunetta. Partita sostanzialmente in ghiaccio fino al 111-109 finale.
San Antonio Spurs: Mills 29, Belinelli 20, Ginobili e Green 16. Rimb: Green 7. Ass: Joseph e Ginobili 4
Portland Trail Blazers: Lillard 31, Williams 19, Matthews 18. Rimb: Lopez 14. Ass: Lillard 6
ALTRI RISULTATI:
Detroit Pistons – Charlotte Bobcats 98-116;
Orlando Magic – Cleveland Cavaliers 93-101;
Chicago Bulls – Toronto Raptors 94-92;
Washington Wizards – Atlanta Hawks 114-97;
Indiana Pacers – Minnesota Timberwolves 91-104;
New York Knicks – New Orleans Pelicans 98-91;
Boston Celtics – Phoenix Suns 94-100;
Brooklyn Nets – Utah Jazz 105-99;
Golden State Warriors – Sacramento Kings 101-92;
Houston Rockets – Los Angeles Lakers 134-108
happy wheelsNasce a Napoli il 07/09/1987. Già collaboratore/redattore per il "Roma", "Il Mattino" e toniiavarone.it, nonostante la laurea in Giurisprudenza ha deciso comunque di intraprendere l'avventura rischiosa e affascinante del giornalismo. Pubblicista dal 2013, ama lo sport e le storie che vi ruotano attorno. Occuparsi di Nba non è un lavoro, ma un piacere.
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