dic 11, 2012 Luigi Liberti Home Page, Sport USA 0
Brooklyn. Il primo è nato e cresciuto fino all’età di 8 anni a Brooklyn, l’atro è stato la stella degli exploit dei Nets ad inizio decennio. I carnefici dei Brooklyn Nets sono facce conosciute da queste parti, eppure non hanno avuto pietà nel derby della rivincita. Carmelo Anthony e Jason Kidd regalano ai Knicks (16 vinte-5 perse) la battaglia per la supremazia su New York con Brooklyn (11-9), alla quinta sconfitta consecutiva. Il 39enne Kidd, infila a 24” dalla fine la tripla decisiva, nonostante il fallo subito da Jerry Stackhouse. Melo invece spara in faccia alla “sua” Brooklyn ben 45 punti (che vanno sommati ai 35 punti nella prima delle sfide stagionali tra Brooklyn e New York). “Volevamo vincere visto che l’altra volta avevamo perso al supplementare – racconta a fine gara il 28enne -. Ero concentratissimo così come i miei compagni. Ci fidiamo l’uno dell’altro e sappiamo quello che dobbiamo fare per vincere una partita”. Anthony, trasformato dall’esperienza olimpica e tra i migliori giocatori della prima parte di stagione, ha tenuto da solo a galla i Knicks nei momenti più bui di una partita in cui gli uomini di Mike Woodson erano subito sprofondati sotto di 17 punti (26-9 a 1’57” dalla prima sirena), traditi da 13 errori nei primi 15 tiri dal campo e dal dominio in area della coppia di lunghi di Brooklyn, il rinnegato Andray Blatche (titolare al posto dell’infortunato Brook Lopez) e Reggie Evans (massimo in stagione alla voce rimbalzi). Blatche, cacciato via amnesty (la clausola che permette alle squadre di tagliare un giocatore sotto contratto senza che il suo stipendio continui a pesare sul salary cap, ndr) da Washington in estate, lancia i Nets con 12 punti nel primo quarto, poi Brooklyn nel secondo vola fino a 47-31 con 4’49” da giocare. Melo però suona la sveglia con 11 punti prima della fine del periodo, New York ritrova la precisione dalla distanza, chiave del suo gioco, e accorcia fino al 53-49 della sirena, prima di completare la rimonta operando il sorpasso con Felton (54-53) all’inizio del terzo quarto. Brooklyn allunga di nuovo grazie ai 9 punti nel parziale di Williams e alla sirena è avanti 79-74. Ma lo show di Melo non è ancora finito: Anthony tiene in partita i Knicks, che a 4’ dalla fine agguantano la parità sul 91 grazie alla quinta tripla a bersaglio di Kidd. Anthony sposta l’inerzia della gara dalla parte di New York, Johnson pareggia sul 97 a 1’11” dalla fine, poi Kidd si inventa il capolavoro che da il via libera definitivo ai Knicks. Anche perché Brooklyn, che chiude col 53% dal campo, spreca malamente l’ultimo possesso. E la festa di New York, che non era al comando della Eastern Conference così avanti nella stagione dall’aprile 1994, può esplodere.
foto emozioni di Andrea Gallucci
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