gen 10, 2014 Claudio Pellecchia Sport USA 0
Roma.I Denver Nuggets (18-17) non si fermano più e nemmeno il solito trentello di Kevin Durant è servito a fermare Mile High City: sono quattro le vittorie consecutive, una striscia aperta dalla vittoria contro i Lakers nel giorno dell’epifania. La rivoluzione targata Brian Show sta dando i suoi frutti: in poco meno di una settimana, infatti, il neo coach ha letteralmente rivoluzionato le sorti della franchigia del Colorado, diventata una perfetta orchestra in cui tutti sono consci del proprio ruolo in campo e fuori. E questa volta, a farne le spese, è stata la corazzata Oklahoma City (27-9), sorpresa da una simile organizzazione difensiva: si contano sulle dita di una mano le squadra capaci di tenere sotto i 90 punti Kd & co.La star di Okc prende, in ogni caso, il comando delle operazioni e il suo jumper dalla media vale il 16-15 a metà primo quarto. Il 20-17 è invece frutto di un regale coast to coast concluso con una virata alla Earl Monroe, con Faried e soci che possono solo restare a guardare (e, per poco, non scappa l’applauso anche a loro). Primo periodo spaventoso per il 35, con ben 16 punti (con ben 6 tiri liberi)Proprio Faried, in chiusura di periodo, è l’autore del piazzato dalla media (sfruttando uno dei 14 assist di Ty Lawson) per il26-27. Il secondo quarto è sulla stessa falsariga del primo. Il grande collettivo dei Nuggets opposto all’immarcabile Durant. Che però è fin troppo solo (a fine primo tempo saranno 27 i punti della star contro i 26 degli altri suoi compagni) e nemmeno il ritorno di un pallido Serge Ibaka (8 punti con appena 3/11 dal campo) serve a fornire un utile supporto in attacco. I padroni di casa scappano via, con la tripla di Fournier, a 8:46 dall’intervallo lungo, che vale il 27-35. L’azione in chiusura di frazione è la perfetta fotografia della partita: Lawson ruba palla proprio a Kd dopo un grande taglio difensivo e serve Nate Robinson (6 punti con un misero 3/13 al tiro) in campo aperto per il contropiede del 47-54. Ma ci sono sprazzi anche degli “altri” di Okc, come dimostra la schiacciata, nel possesso successivo, di Reggie Jackson (13 punti complessivi). Ty Lawson, però, ci tiene ad assicurare un buon margine per il secondo tempo ai suoi e firma la tripla del nuovo +9 (51-60) che porta alla sirena di metà gara.Ed è nella ripresa che si concretizza il capolavoro dei Nuggets. A Durant (che sbaglia le prime 4 conclusioni dal campo) viene messa la museruola e l’intensità difensiva paga i suoi bei dividendi. L’ennesima rubata di Lawson consente a Quincy Miller di schiacciare in beata solitudine il 53-67, prima che Faried appoggi al vetro il +16 (56-72) a 6:15 dall’ultimo intervallo. C’è anche Randy Foye (miglior marcatore dei suoi a quota 24) che griffa due delle tre triple (con in mezzo quella di Fournier) che spaccano la partita per il 61-81 che costituisce il punto di non ritorno pe Okc. L’ultimo e, di fatto, ininfluente periodo si apre, infatti, sul 66-89 per la franchigia del Colorado che, complice un Durant in panchina durante l’inevitabile garbage time, controlla agevolmente fino all’ 88-101 finale.
Denver Nuggets: Foye 24, Fournier 19, Lawson 16. Rimb: Faried 14. Ass: Lawson 14.
Oklahoma City Thunder: Durant 30, Jackson 13, Fisher 12. Rimb: Ibaka 10. Ass: Jackson 5.
happy wheelsNasce a Napoli il 07/09/1987. Già collaboratore/redattore per il "Roma", "Il Mattino" e toniiavarone.it, nonostante la laurea in Giurisprudenza ha deciso comunque di intraprendere l'avventura rischiosa e affascinante del giornalismo. Pubblicista dal 2013, ama lo sport e le storie che vi ruotano attorno. Occuparsi di Nba non è un lavoro, ma un piacere.
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