mar 22, 2014 Claudio Pellecchia Sport USA 0
Roma. Prove tecniche di playoff alla Bankers Life Fieldhouse di Indianapolis dove i Chicago Bulls (38-31) affrontano i Pacers (51-18) padroni di casa, in una “classica” della Eastern Conference. Paul George, reduce da un 8/31 complessivo nelle ultime due gare, cerca di togliersi un po’ di ruggine di dosso, con la tripla del -1 (16-15) a 2:45 dal primo intervallo; per il 24 serata da tripla doppia (10 punti, altrettanti assist e 12 rimbalzi) ma, ancora una volta, percentuali rivedibili dal campo (3/13 complessivo, 1/5 da tre). I Bulls, però, sono venuti a “Basket State” per giocarsela fino in fondo e, in chiusura di primo quarto, Jimmy Butler (17 punti, con 4/6 dall’arco) indovina la bomba da 8 metri per il 23-19. Nel secondo periodo i Pacers colmano il gap e, con il canestro di Luis Scola (19 punti, 11 nel solo primo tempo) su uno dei 7 assist di Evan Turner, si portano sul 26-31; azione replicata in fotocopia dall’altra parte quando, a 1:49 dalla sirena di metà gara, il soliito, mostruoso, Noah (12 punti, 13 rimbalzi e 6 assist) legge alla perfezione il taglio di Dj Augustin, servendogli un cioccolatino schiacciato per terra che chiede solo di essere scartato per il -1 (41-42).
Nel terzo quarto i Pacers provano nuovamente a partire forte: George, dopo il rimbalzo, si esibisce in un passaggio da quarterback della Nfl per la corsa in “touch down” di Lance Stephenson (15 punti frutto di un ottimo 7/11 dal campo), che schiaccia il +9 (45-54). Tempo un minuto ed ancora “Born Ready” a prendersi il proscenio, con la giocata che vale il 45-58, più il tiro libero addizionale. E’ il momento “sliding doors” della gara, con il 19-31 complessivo del quarto che, inevitabilmente, spinge la W dalla parte dei padroni di casa. A maggior ragione quando Carlos Boozer (partita così così, con 10 punti e appena 5 rimbalzi) si fa cogliere in un “flagrant” di tipo 1, per una gomitata a Roy Hibbert, tradendo tutto il nervosismo che attanaglia la truppa di coach Thibodeau. Col cinismo della grande squadra, i Pacers mirano alla giugulare e Stephenson continua nel suo show personale, con il semigancio del 45-63 (beccandosi anche un tecnico per l’esultanza colorita nei confronti di Mike Dunleavy). I mai domi Bulls, però, a cavallo tra la fine del terzo e l’inizio del quarto quarto, trovano la forza per rientrare un minimo in partita, con il jumper di Dunleavy che vale il 69-77 a 9:31 dalla fine. Ma è troppo tardi per tentare la più incredibile delle rimonte e con il 71-83, griffato ancora una volta dalla connection Turner – Scola, cala il sipario su questa serata di pallacanestro nell’Indiana. Finisce 91-79 per i Pacers che si confermano sempre più come la prima forza ad Est.
Chicago Bulls: Butler e Augustin 17, Noah 12. Rimb: Noah 13. Ass: Noah 6
Indiana Pacers: Scola 19, Stephenson 15. Rimb: George 12. Ass: George 10
ALTRI RISULTATI:
New York Knicks – Philadelphia 76ers 93-92;
New Orleans Pelicans – Atlanta Hawks 111-105;
Memphis Grizzlies – Miami Heat 86-91;
Denver Nuggets – Dallas Mavericks 106-122;
Detroit Pistons – Phoenix Suns 92-98;
San Antonio Spurs – Sacramento Kings 99-79;
Washington Wizards – Los Angeles Lakers 117-107
happy wheelsNasce a Napoli il 07/09/1987. Già collaboratore/redattore per il "Roma", "Il Mattino" e toniiavarone.it, nonostante la laurea in Giurisprudenza ha deciso comunque di intraprendere l'avventura rischiosa e affascinante del giornalismo. Pubblicista dal 2013, ama lo sport e le storie che vi ruotano attorno. Occuparsi di Nba non è un lavoro, ma un piacere.
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