feb 28, 2014 Claudio Pellecchia Sport USA 0
Roma. Dieci giorni dopo, Washington Wizards (30-28) e Toronto Raptors (32-26) si ritrovano sul parquet dell’Air Canada Center, per la scalata alle vette della Eastern Conference. La partita appare fin da subito molto equlibrata: le due squadre si equivalgono e dopo un primo quarto da 21-27 di parziale a favore dei padroni di casa, sul finire di secondo periodo ecco arrivare la prima svolta della gara: Terrence Ross (11 punti e 3/5 dal campo fino a quel momento), si fa male alla caviglia in penetrazione ed è costretto ad uscire: non rientrerà più. A metà terzo quarto gli ospiti provano a scappare via con l’unica tripla della serata di John Wall (31 punti, 9 assist e 12/20 dal campo) che vale il 70-62, prima che il jumper dalla media di Kyle Lowry (doppia doppia da 18 e 10 assist) e l’appoggio al vetro di DeRozan (34 punti, frutto di 11/23 al tiro) portino a -2 il gap da colmare per i padroni di casa (77-75) in chiusura di parziale. Nell’ultimo periodo, il recupero di Lowry su Wall consente ad Ahmir Johnson (16, con 9 rimbalzi) di volare in campo aperto e di inchiodare la “windmill” del 95-97 a 5:15 dalla sirena finale; il numero 2 dei Wizards non ci sta e nell’azione successiva si fa perdonare immediatamente, impattando nuovamente con il piazzato appena dentro il pitturato. Sembra di assistere a un videogioco, ogni possesso è un canestro: spettacoloso quello di Graivis Vasquez (alla partita della vita, a quota 26) per il 100-99 con 3:07 ancora da giocare. Si arriva all’ultimo possesso con i Raptors in vantaggio di 2 (104-106): giro palla dei Wizards, la palla arriva a Bradley Beal che spara sul primo ferro, rimbalzo (su 12 complessivi) di Gortat e canestro della nuova parità a poco più di 5 secondi dalla fine. Per il centro partita da career-high, con 31 punti a referto. Lowry sbaglia l’ultimo tiro e si va all’ovvio overtime, con il play che però si fa male ricadendo male sulla caviglia destra.
Fortunatamente però, a differenza di quanto accaduto in precedenza a Ross, il numero 7 resta in campo e sigla il 106-108 dopo essersi preso con autorità la linea di fondo. Wall pareggia nuovamente i conti a quota 114, con il cronometro che lascia ai canadesi 23 secondi per l’ultimo tiro: Lowry sbaglia ancora e si va al secondo supplementare. Caratterizzato da due discutibili scelte arbirtrali: prima viene fischiata l’interferenza a canestro di Valanciunas sull’appoggio di Vasquez; poi alla stessa guardia viene fischiato lo sfondamento in contropiede a un minuto dalla conclusione. Washington si porta avanti sul 118-116, senza però aver fatto i conti con Demar DeRozan: spettacolare “base line” e appoggio al vetro per l’ennesima parità e il terzo overtime. Non ci sono più schemi e tattica: si va avanti solo con cuore e grinta. Vasquez mette la bomba del 122-125, risponde Gortat con il gioco da tre punti per il 127 pari. Ariza (doppia doppia da 16 e 10) scappa in contropiede e inchioda il 129-127: un più due che diventa il decisivo più quattro quando Wall, dopo la rubata, serve Martell Webster che appoggia al vetro. I padroni di casa non riescono più a rialzarsi e la squadra della capitale può festeggiare la W. Finisce 134-129.
Washington Wizards: Gortat e Wall 31, Ariza 16. Rimb: Gortat 12, Ariza e Beal 10. Ass: Wall 9.
Toronto Raptors: DeRozan 34, Vasquez 26. Rimb: Valanciunas 10. Ass: Lowry 10.
ALTRI RISULTATI:
Milwakee Bucks – Indiana Pacers 96-101;
New York Knicks – Miami Heat 82-108;
Brooklyn Nets – Denver Nuggets 112-89
happy wheelsNasce a Napoli il 07/09/1987. Già collaboratore/redattore per il "Roma", "Il Mattino" e toniiavarone.it, nonostante la laurea in Giurisprudenza ha deciso comunque di intraprendere l'avventura rischiosa e affascinante del giornalismo. Pubblicista dal 2013, ama lo sport e le storie che vi ruotano attorno. Occuparsi di Nba non è un lavoro, ma un piacere.
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