gen 03, 2014 Salvatore Malfitano Sport USA 0
Roma. Fa strano vedere due squadre con questa storia galleggiare a metà classifica, con dei record decisamente al di sotto del 0.5. Vero è che mancano le due stelle della squadra. Come ben sappiamo, Rose sarà destinato anche quest’anno a supportare i compagni solo dalla panchina, mentre il recupero di Rondo è oramai ultimato. Proprio per il prodotto della University of Kentucky, il gm biancoverde Danny Ainge ha intenzione di fargli riassaggiare il campo prima in D-League, per poi reintegrarlo a tutti gli effetti; processo, questo, che dovrebbe compiersi nel giro di questa settimana.
Lo spettacolo andato di scena allo United Center di Chicago non è stato indimenticabile. In particolar modo perché le due squadre dal punto di vista offensivo non sono state eccelse. Nel primo quarto la situazione è stata di sostanziale equilibrio: dopo i primi 12′ il risultato segnava 24-21 per i padroni di casa. Cifre offensive modeste, confermate anche dalla scarsa precisione delle squadre dall’arco: entrambe sotto il 20%. La seconda frazione è stata senza dubbio più godibile, con i Celtics che si sono fatti sotto più di una volta, staccando anche gli avversari. Un ottimo Noah da 17 punti, 11 rimbalzi e 9 assist ha trascinato i suoi all’aggancio e all’allungo, mandando i Bulls (13-18) a riposo ancora in vantaggio di tre lunghezze sugli avversari (48-45). Da questo momento in poi i Celtics (13-19) non riusciranno più a passare in vantaggio. Al rientro dagli spogliatoi, Chicago, grazie al Dunleavy che non ti aspetti (11 punti) e a Noah in cabina di regia, continua a tenere a distanza gli avversari, che ci mettono del loro vedendo veramente poco il canestro. Al contrario, invece, di Deng, Boozer e Noah che si tengono tutti sul 50% dal campo. I Bulls così riescono ad aumentare il divario con gli avversari, con Dunleavy protagonista nel periodo che va fra la fine del terzo quarto e l’inizio dell’ultimo: nell’ultimo minuto del terzo, infatti, stoppa Humphries e sul capovolgimento di fronte va a rimbalzo d’attacco su un tiro mancato di Boozer e con un canestro dalla media distanza manda i suoi all’ultimo intervallo sul +8 (70-62). Inizia il quarto e la storia non cambia: Dunleavy trova Noah e lo serve per due punti facili, poi sul tiro sbagliato di Faverani, prende il rimbalzo, si lancia nell’altra metà campo e va a segno con una tripla che dà 15 punti di vantaggio ai suoi quando mancano 10’36” al termine. La partita non ha ancora molto raccontare, se non l’ennesimo tecnico che si becca coach Thibodeau e il flagrant 1 che Sullinger rifila a Gibson. E dire che Brad Stevens nel post-partita si è detto soddisfatto…
I biancoverdi tornano al TD Garden, perché avranno da affrontare i Pelicans, poi, con la speranza di poter contare su Rajon Rondo, per Boston ci saranno cinque impegni in una settimana tutti ad Ovest, il primo dei quali con OKC domenica notte. Per i Bulls, sabato notte ci sono gli Atlanta Hawks.
Nato a Napoli, il 23/6/1994. Ex calciatore, attualmente redattore NBA per partenopress.com e basketinside.com; inviato sul Napoli per Il Roma. Studente di giurisprudenza all'Università Federico II di Napoli.
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