gen 21, 2014 Alessandro Pagano Sport USA 0
Roma. Siamo al Palace of Auburn Hills, Detroit, Michigan. Alla Motor City arrivano i Clippers, quarti nella Western Conference (29-14), di Doc Rivers. I padroni di casa, noni nella Eastern Conference, è la squadra col più alto numero di sconfitte casalinghe insieme ai Milwaukee Bucks. In campo ci sono i 3 dei migliori schiacciatori della Lega: Jordan, che guida la classifica con 104, Drummond che segue con 99 e Griffin con “appena” 85 schiacciate. È senza mezzi termini la partita dell’OVER THE RIM, una partita che, volente o nolente, si svilupperà sopra il livello del ferro. I Clippers sono ancora privi della sua stella più lucente, Chris Paul, che ne avrà ancora per un po’ per i suoi problemi alla spalla. Inizia subito bene DeAndre Jordan che vuole mettere in chiaro chi è il primo della classe: è suo il primo volo sopra il ferro dopo il lob di Collison da centrocampo. Pochi minuti dopo, stessa storia: Drummond un po’ leggero e a centro area Jordan affonda la schiacciata di pura rabbia su assist stavolta di Blake Griffin. La sfida è aperta e il guanto è stato lanciato. Drummond non ci sta e risponde con la schiacciata sulla testa di Jordan e porta i suoi sul +2 (14-16). Ne manca solo uno all’appello e arriva a 4:48 dalla fine del I quarto, con una certa potenza! Sarà anche quello che dei 3 ne ha messe a segno di meno ma quando BG alza i piedi dal parquet è sempre uno spettacolo unico. Il primo quarto finisce col punteggio di 26-28 Pistons. Il campo si allarga a inizio II quarto ed ecco che si vedono i tiratori dei Clippers, uno su tutti JJ Redick che piazza la tripla col fallo: +5 (38-33). Prende il largo LA ma una giocata da terra, alla Manu Ginobili, con tanto di tunnel di Monroe per Stuckey rinfiamma il palazzo e i giocatori in campo. A smorzare subito gli animi roventi ci pensa l’asse Jordan-Griffin e stavolta al ferro ci va il 32. Si va negli spogliatoi col punteggio di 64-53. Si ritorna in campo ma la storia non cambia. La partita diventa a senso unico ed è ancora JJ Redick da 3 punti col fallo di Caldwell-Pope a guidare i Clippers (74-61). JJ si traveste anche da CP3, in versione assistman, e serve DeAndre Jordan che VOLA sopra il ferro per l’ennesima volta. Con 4:42 da giocare sul cronometro del terzo quarto il punteggio dice nettamente Clippers: 84-67.Alla festa non può mancare il miglior sesto uomo, Jamal Crawford. Il solito canestro con crossover e step-back è da impazzire e vale il 105-87 a metà quarto periodo. I buoi sembrano essere abbondantemente scappati dalla stalla e così realmente così. Finisce 112-103 per i Clippers che portano a casa un’importante vittoria vista e considerata la vittoria di Houston contro i GSW. La sfida di Detroit è stata caratterizzata praticamente da un dominio dei lunghi angeleni: 44 rimbalzi, di cui 15 offensivi, contro i 30 catturati dai Detroit Pistons. L’unica nota stonata per i Clippers sono le 19 palle perse, dettate forse anche dall’assenza di un ragionatore e perfetto playmaker come Paul. Il poco gioco di squadra dei Pistons è rintracciabile anche nel computo totale degli assist: 17 a 27 per i LAC. Maiuscole ancora una volta le prestazioni di Griffin (9/16 dal campo per 25 punti finali) e Jordan (16 punti e 21 rimbalzi). Non mancano mai i punti di Redick (20) e il solito gran contributo dalla panchina di Jamal Crawford, che ne segna 26 in 27’ di utilizzo. Sponda Detroit: bene Smith con 24 e 6 rimbalzi, soffre Drummond che porta a casa omunque una doppia doppia da 15 e 11, il cuore di Stuckey fa sì che sia il miglior marcatore della serata con 29 in 34’. Male invece Jennings che mette a segno una clamorosa virgola nonostante i 28’ di gioco. Con 0/7 dal campo e 0/3 da 3 non è stato in grado di aiutare i Pistons a infastidire quantomeno i Clippers che sembrano, anche in assenza Paul, riuscire a trovare buone soluzioni offensive.
happy wheelsNato a Pompei il 3/4/1993. Studente del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione presso La Sapienza di Roma, Redattore NBA per partenopress.com e My-Basket.it; giocatore e amante della palla a spicchi da sempre. MORE THAN A GAME.
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