mar 12, 2014 Claudio Pellecchia Sport USA 0
Roma. Fifth straight. And counting. I Golden State Warriors (41-24) proseguono nella loro più che sicura marcia di avvicinamento ai playoff e ottengono contro i Dallas Mavericks (38-27) la quinta vittoria consecutiva. Per i Mavs uno scivolone preventivabile ma comunque pericoloso, visto che il margine sugli arrembanti Phoenix Suns è ora di appena due partite. E la sensazione è che la lotta per l’ottava piazza a Ovest sia appena agli inizi. La partita della Oracle Arena comincia sotto il segno del grande ex Monta Ellis, uno che qui ha lasciato parecchie ed importanti tracce del suo passaggio: passaggio perfetto sul doppio blocco portato da Nowitki e Dalembert, palleggio, arresto e tiro dalla lunetta per il +8 Dallas (16-8). Trattasi del più classico dei fuochi di paglia, visto che, a 2:54 dalla prima pausa, Harrison Barnes (13 punti) impatta sul pari a quota 20 con l’unica tripla della sua serata. Sulla sirena di fine primo quarto ecco spuntare quello che sarà il “man of the match”: è Jordan Crawford (19 punti complessivi, 14 nel solo primo tempo) a bruciare la retina con il buzzer beater del 22-29. Lo script del secondo periodo non è poi tanto diverso: gli ospiti partono bene ma si spengono alla distanza, mentre i Warriors sembrano controllare senza apparenti difficoltà. Merito anche di una difesa insolitamente efficace e capace di limitare gli avversari a un misero 36,6% dal campo. Andre Iguodala è l’emblema di quanto appena scritto: tanta applicazione dietro e qualche fuoco in attacco. Come a 2:52 dall’intervallo lungo quando, dopo la stoppata ai danni di Shawn Marion, corre a schiacciare sull’errore di uno Steph Curry in serata no (10 punti, 4/12 al tiro, 1/5 da tre) per il +17 (34-51). E’ ancora l’ex di Sixers e Nuggets a fornire poi l’assist a Bogut (doppia doppia da 15 e 10 rimbalzi) per il 39-55 con cui si arriva alla conclusione dei primi 24 minuti di gioco.
L’intervallo non sembra restituire ai Mavs le energie fisiche e mentali necessarie per rientrare in partita. Anzi è Curry, a inizio terzo quarto, a rubare palla e a involarsi in contropiede per il comodo lay-up del 48-62. Klay Thompson (14 punti, 6/10 dal campo) decide di rispondere alla chiamata del “gemello”con il fade away del +21 (50-71) che, di fatto, rende inutile la disputa di un quarto parziale in cui Nowitzki (12 punti con un disastroso 4/11 al tiro) fornisce l’unica testimonianza della sua presenza sul parquet, con il canestro del 66-84. Anche in una serata di magra, tocca comunque a Steph l’onore di apporre la firma in calce alla W: difesa ospite che si esibisce nel concetto di “non rotazione” difensiva, palla al 30 che in beata solitudine non può esimersi dallo scuotere il nylon: 72-93 e tanti saluti. Vincono i Warriors 108-85.
Dallas Mavericks: Ellis 15, Calderon 13, Nowitzki 12. Rimb: Blair 8. Ass: Calderon 5
Golden State Warriors: Crawford 19, Bogut 15, Thompson 14. Rimb: Lee 11, Bogut 10. Ass: Blake 8
ALTRI RISULTATI:
Sacramento Kings – Detroit Pistons 89-99;
Portland Trail Blazers – Memphis Grizzlies 99-109;
Milwakee Bucks – Minnesota Timberwolves 101-112
happy wheelsNasce a Napoli il 07/09/1987. Già collaboratore/redattore per il "Roma", "Il Mattino" e toniiavarone.it, nonostante la laurea in Giurisprudenza ha deciso comunque di intraprendere l'avventura rischiosa e affascinante del giornalismo. Pubblicista dal 2013, ama lo sport e le storie che vi ruotano attorno. Occuparsi di Nba non è un lavoro, ma un piacere.
ott 25, 2024 0
ott 24, 2024 0
ott 15, 2024 0
ott 14, 2024 0
ott 08, 2024 0
ott 01, 2022 0
set 30, 2022 0
set 03, 2022 0
ott 01, 2013 6
mag 22, 2009 5
11 years ago
11 years ago
11 years ago
11 years ago