mag 21, 2014 Gennaro Arpaia Sport USA 0
I Pacers ci provano, dopo la brillante Gara1 portata a casa, ma nel secondo episodio della serie di queste finali di Conference, i gialli di Indianapolis gettano via al vento una ghiotta occasione per portarsi sul 2-0, concedendo agli Heat vittoria per 87-83 e fattore campo, in attesa di spostarci tutti a South Beach.
Avvio di gara sostanzialmente equilibrato, con i padroni di casa che sembrano poter ripetere dinanzi al proprio pubblico l’ottima prestazione mostrata solo due giorni prima.
Nel mite clima generale dei Pacers eccelle il talento di Lance Stephenson, mostruosamente in serata, che da solo risponde agli affondi della coppia LeBron-Wade.
Il nativo di Chicago è accompagnato dalle ginocchia per due gare consecutive, e dopo i 27 di Gara1 metterà insieme 23 con 5 assist e 5 rimbalzi.
Le prime difficoltà di Indiana vengono a galla tutte nel secondo quarto: George (14) non pare essere in serata convincente al tiro dalla lunga distanza (in totale Indiana finirà con 9/19 da tre), mentre Hibbert (12) e West (10) non si fanno sentire come nel primo episodio sotto le plance degli ospiti.
Con queste difficoltà, Miami ci va a nozze e gli Heat escono alla distanza: il parziale, prima dell’intervallo lungo, è di 21-16 per quelli della Florida.
Il cuore dei Pacers si mostra tutto al rientro dagli spogliatoi.
Comincia lo show di Stephenson, che canestro dopo canestro riporta a galla i suoi.
‘Born Ready’, che finirà con 25 punti, segna in tutti i modi: schiaccia, appoggia al vetro, tira da sette metri, sempre con egual risultato, e Indiana si riporta avanti sul finire della terza frazione, fino al +6.
Il ‘problema’ per i padroni di casa è che l’ultimo quarto si trasforma in terreno fertile per il numero 6 avversario.
Difensivamente, sembra di vedere le Finals dello scorso anno ad Est: d’improvviso l’impatto difensivo di Hibbert e compagni viene meno, quasi impotenti davanti alle affondate avversarie.
LbJ va fino in fondo che è una bellezza, quasi troppo facilmente per lui, le luci delle testa di Indiana si spengono tutte.
Gli Heat danno lo strappo decisivo e decidono il match, portandosi a casa Gara2, e spostando nuovamente il fattore campo.
Con l’1-1 nella serie, scontato per bookmakers e appassionati dopo i primi due episodi, le gerarchie dell’Est non sono ancora definite.
Indiana vive di cuore e talento, ma se si spegne quello rischiano di perdere con tutti. Miami è diventata, dopo tre anni insieme, una squadra solida, compatta, che affronta la tempesta e si rialza, sempre con la testa in partita.
È questo che fa e farà la differenza.
Ma è troppo tardi per parlarne, perché sabato si è di nuovo in campo, e all’American Airlines Arena i tifosi sono già caldi come il sole della Florida.
INDIANA PACERS - George 14, Hibbert 10 e 13 reb, West 10, Stephenson 25, Hill 13, Mahinmi 1, Scola 2, Butler 6.
MIAMI HEAT - Andersen 3 e 12 reb, James 22, Haslem 7, Bosh 9, Wade 23, Chalmers 6, Allen 3, Battier 3, Cole 11.
Nasce a Napoli 23 anni fa. Appassionato di sport, NBA-dipendente. Pubblicista per passione, giurista d'ambizione.
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