apr 18, 2013 Luigi Liberti Home Page, Sport USA 0
Roma. Si è conclusa la regular season NBA, e l’ultima notte ha stabilito la griglia-playoff. Dopo la lunga incertezza (ben sei serie dovevano ancora essere definite) ecco il quadro: ad est Miami-Milwaukee, New York-Boston, Indiana-Atlanta e Brooklyn-Chicago, con i Bulls di Marco Belinelli capaci di agganciare il quinto posto. E Chicago affronterà una squadra contro cui è 3-1 in stagione. Ad ovest Oklahoma City-Houston, San Antonio-Los Angeles Lakers, Denver-Golden State e Los Angeles Clippers-Memphis. I Lakers, infatti, non solo hanno raggiunto la post-season battendo Houston, ma hanno anche superato i Rockets conquistando il settimo posto.Gli accoppiamenti del 1° turno della Eastern Conference: gli Heat campioni in carica a rischio dominio aprono la postseason contro Milwaukee. New York, numero 2, inizia da Boston. Belinelli e Chicago incrociano Brooklyn, Indiana affronta Atlanta
1. MIAMI HEAT VS. 8. MILWAUKEE BUCKS
Record: Heat 66-16, Bucks 37-45.
Impresa che a definire ardua può sembrare un eufemismo. Milwaukee potrà solo godersi una serie contro lo stratosferico LeBron James, e magari provare a togliersi uno sfizio se troverà in serata il talentuoso quanto incostante Monta Ellis e la sorpresa Larry Sanders il centro 24enne passato da riserva a titolare inamovibile con quesi 10 punti e 10 rimbalzi di media a partita. La serie sembra già decisa: Miami è troppo forte per tutti quest’anno, ha vinto 42 delle ultime 46 partite, ha tenuto a riposo i titolari nelle ultime due settimane ed è campione in carica. Mentre Milwaukee è l’unico team ai playoff 2013 con un record perdente.
2. NEW YORK KNICKS VS. 7. BOSTON CELTICS
Record. Knicks 54-28, Celtics 41-40
New York ha chiuso la stagione con 891 triple a bersaglio, massimo di sempre, e ha tirato col 37,6%. Boston è la quarta miglior difesa sul perimetro, dove concede il 34,2%. E’ proprio dietro l’arco che si potrebbe decidere la serie. A favore dei Celcics c’è anche la cabala: con Doc Rivers in panchina non sono mai usciti al primo turno playoff, mentre in 9 apparizioni ai playoff Carmelo Anthony ha passato il turno solo una volta. Precedenti che non faranno sorridere il miglior marcatore della lega che quest’anno, però, ha fatto registrare la sua miglior stagione di sempre. Sponda Celtics, l’uomo chiave sarà Paul Pierce: 130 partite playoff in carriera a 21 punti di media. Ma soprattutto, la capacità difensiva di mettere la museruola a quel “mostro” di Anthony senza rinunciare ai 18,6 punti di media che ha garantito in stagione. Di sicuro Knicks-Celtics sarà la serie più entusiasmante di questo primo turno di play offs, poichè New York non è solo Carmelo ma anche J.R. Smith: nessuno in Nba quest’anno ha segnato 18,1 punti partendo dalla panchina, e da marzo viaggia a 22 punti a partita. Continuasse così…
3. INDIANA PACERS VS. 6. ATLANTA HAWKS
Record. Pacers 49-32, Hawks 44-38.
Paul George di Indiana non ha fatto rimpiangere Danny Granger, producendo 5,3 punti, 2 rimbalzi e 1,7 in più del 2011-12. E i Pacers lo hanno trasformato in leader. Dopo il “vado non vado” durato fino a fine febbraio, Josh Smith è rimasto ad Atlanta ma non ha inciso come sapeva fare in passato, nonostante i 17,5 punti di media a partita siano il suo secondo miglior bottino realizzativo. Atlanta ha bisogno di lui per impensierire Indiana. Indiana è la squadra che difende meglio sui tiri da tre (32,7% concesso a gara), ma il bello degli Hawks ha tirato col 45,7% dal perimetro quest’anno e va a bersaglio da 74 partite di fila. La serie si deciderà a rimbalzo.
4. BROOKLYN NETS VS. 5. CHICAGO BULLS
Record. Nets 49-33, Bulls 45-37
La serie si deciderà in difesa: i Bulls concedono 92,9 punti a gara (solo Memphis e Indiana fanno meglio), i Nets 95,1 e sono la sesta miglior difesa. Prevarrà chi riuscirà a fare meglio. Deron Williams può accendere e spegnere la luce dei Nets e dopo l’All Star Game viaggia a 22,9 punti e 8 assist di media. E ha trovato anche continuità. Joakim Noah di Chicago dovrà sperare che il piede gli dia tregua per vincere la sfida diretta con Brook Lopez. I Bulls hanno bisogno dei suoi 11,9 punti e 11,1 rimbalzi a gara. Carlos Boozer (Chicago), criticato e mai amato, spesso scompare nei momenti chiave. Eppure dopo l’All Star Game ha viaggiato a 17,1 punti e 10,5 rimbalzi a partita.
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