lug 02, 2014 Alessandro Pagano Home Page, Sport USA 0
Inizia oggi la prima parte di un’analisi che viaggerà all’interno di una variopinta e multivariegata Free Agency, mai così ricca di talenti e grandi giocatori. Ci occuperemo, da qui in poi, di analizzare i giocatori più interessanti che al momento hanno mostrato l’intenzione di voler cambiar casacca. Si inizia con i playmaker, per poi affrontare il cocente reparto delle guardie e degli esterni, prima di concludere il nostro viaggio con i lunghi e gli interni.
Isaiah Jamar Thomas: USA, Restricted Free Agent
2013-14 Stats: 20.3 punti, 6.3 assist, 2.9 rimbalzi. Situazione salariale: 884.283$
Definire bollente la situazione di Thomas è dir poco. Iniziamo però col sottolineare che è un “restricted” free agent e quindi non ufficialmente separato dai Sacramento Kings che, qualora arrivasse un’offerta, hanno la possibilità di pareggiare quella cifra. Fatte le dovute premesse, passiamo a parlare di uno dei migliori giocatori in termini di qualità di questa Free Agency. L’unico vero “amico” di DeMarcus Cousins, o meglio l’unico di cui il gigante si fidi realmente, può essere inserito in una trade che può portare un giocatore di ottimo livello a Sacramento. Lascia comunque straniti la scelta della dirigenza di non voler già offrire qualcosa di concreto al piccolo playmaker. La situazione è in evoluzione, così come il gioco di Isaiah. Due i dati che spiccano: la percentuale (alta, 35% da 3) costante nei suoi primi 3 campionati NBA dalla lunga distanza e la sua sviluppatissima e migliorata visione di gioco ma soprattutto di lettura sui pick&roll. L’unico grande limite è la sua dimensione fisica, fattore potenzialmente negativo per quel che riguarda la difesa. Ma Isaiah trova sempre la soluzione ai problemi e lo ha già dimostrato a Sacramento: paura 0 e coraggio da vendere. Tanta roba. Il salario, inoltre, è ovviamente in crescita e le cifre del suo massimo sono ancora da definire.
Jameer Nelson: USA, Unrestricted Free Agent
2013-14 Stats: 12.1 punti, 3.4 rimbalzi, 7 assist. Situazione salariale: 8.600.000$
Anni di grandi giocate, di tiri importanti e spesso decisivi, fino ad arrivare quasi all’anello, in quel 2009 che sorrise ancora una volta a Phil Jackson e Kobe Bryant. Quegli anni e quelle partite così dure, però, hanno portato ad un inevitabile declino che si sta obiettivamente affermando da due anni a questa parte. La tenuta fisica, la brillantezza mentale non sono più le componenti di quel playmaker che, spesso e volentieri, puniva gli aiuti e godeva di gran libertà dopo gli scarichi di Lewis e Turkoglu. Ma, dall’altra parte, i tanti anni di esperienza (diventeranno 10 questa stagione) lo portano in una condizione di “veterano” che non va sottovalutata per far sì che una squadra senza alcun tipo di controllo e gestione possa ottenere le ultime gocce di un talento che ha dimostrato comunque tanto in questa Lega. I suoi quasi 33 anni, allo stesso tempo, non gli consentono di giocare da “starter” come in quei gloriosi e inaspettati Magic del 2009 e un posto da comprimario sarebbe quasi ideale per il prodotto della Saint Joseph’s University.
I suoi 7 assist e i suoi 12.1 punti di media a sera ne sono la perfetta dimostrazione. La sua situazione salariale, ovviamente, si riferisce alla sua ultima stagione e anche quella, conseguentemente, dovrebbe essere riconsiderata e probabilmente abbassata.
Kyle Lowry: USA, Unrestricted Free Agent
2013-14 Stats: 17.9 punti, 7.4 assist, 4.7 rimbalzi. Situazione salariale: 6.210.000$
Anche qui siamo in presenza di uno dei migliori investimenti che si possano compiere, a detta di molti, uno dei pezzi più pregiati di questa Free Agency 2014. La sorpresa Toronto quest’anno è legata soprattutto alle sue prestazioni, unite a quelle di Demar DeRozan. Il playmakerino della squadra canadese pare abbia gradito dal punto di vista emotivo la cessione di Rudy Gay per potersi calare nei panni di leader e giocatore di punta qual è realmente. Toronto avrebbe difficoltà a gestire il suo stipendio in rialzo e sono già tante ed insistenti le voci che lo vedono accostato ad una grande squadra. Sebbene Kyle era considerato uno dei giocatori meno “coachable” (allenabili, di facile gestione) della Lega, il suo indubbio talento fa gola a tante franchigie che vogliono accaparrarsi i suoi punti, la sua abilità nel passare la palla e la sua sfrontatezza cestistica. La questione economica non è indifferente e gioca un ruolo importante all’interno di una più complessa situazione da salary cap ancora molto fluida nella maggior parte delle squadre. C’è chi lo vede già al posto di “comando” negli Heat, c’è chi lo vede legato ad una squadra un po’ meno impegnativa rispetto a quella di South Beach. Gli scenari sono tanti e tutti di intrigante bellezza e curiosità. Le mosse dei GM devono essere, mai come in questo caso, dirette e accorte allo stesso tempo.
Greivis Josue Vasquez: Venezuela, Restricted Free Agent
2013-14 Stats: 9.6 punti, 2.2 rimbalzi, 4.1 assist. Situazione salariale: 2.150.188$
Sicuramente non il nome più caldo della Free Agency del 2014. Eppure tutti noi abbiamo ancora negli occhi il gioco divertente ed efficace dei suoi Toronto Raptors e una parte del merito va anche alla versatilità (offensiva!) del giocatore venezuelano. La dinamicità nella metà campo offensiva, dovuta sia ad un perfetto ruolo di tiratore sugli scarichi sia ad un buon trattamento della palla, fa di lui un giocatore in fase di evoluzione ma sicuramente non uno di quei giocatori sui quali puntare se si vuol vincere subito. L’età è ancora dalla sua parte (26 anni) ma la sua svogliatezza nella metà campo difensiva è il rebus da sciogliere per le squadre che vorrebbero investire sul suo talento.
Buone le cifre della sua ultima stagione e sono, senza dubbio, in cerca di conferma. Quasi mai in quintetto in questa stagione, può rivelarsi un ottimo innesto dalla panchina. Situazione salariale da valutare ma allo stesso tempo non così incombente sul tetto ingaggi totale.
Darryl Gerard “D.J.” Augustin: USA, Unrestricted Free Agent
2013-14 Stats: 13.1 punti, 4.4 assist, 1.8 rimbalzi. Situazione salariale: 2.022.459$
Catapultato in una stagione che prevedeva che tutte le luci della ribalta fossero puntate su Derrick Rose, DJ si è ritrovato a ricoprire un ruolo non semplice in un sistema molto dispendioso e difensivo (non proprio il campo preferito da Augustin). La stagione si è perfettamente divisa in due: una prima parte dove il playmaker ex Pacers e Raptors faceva chiaramente difficoltà ad affrontare un sistema complesso come quello dei Bulls, e una seconda parte dove sembrava essere, insieme a Taj Gibson, l’ago della bilancia per Chicago. La verità dov’è? Sempre nel mezzo, così da rendere Augustin un tassello importante per una squadra più che discreta. Le cifre gli danno ragione e le sue scelte sono più vaste di quanto ci si aspetti. La Free Agency chiama e le sue caratteristiche sono abbastanza ricercate. Per quel che riguarda la situazione salariale, la cifra che abbiamo mostrato si riferisce ad un salario “combinato” tra quello che percepiva ai Raptors, con i quali ha giocato fino al 13 dicembre, prima di firmare poi con i Bulls. In realtà siamo intorno ai 1.267.000$ per il salario Raptors e il minimo salariale fino alla fine della stagione (755.459$) con Chicago.
Darren Michael Collison: USA, Unrestricted Free Agent
2013-14 Stats: 11.4 punti, 3.7 assist, 2.4 rimbalzi. Situazione salariale: 1.900.000$
Tutti gli amanti dei Clippers ricorderanno sicuramente Collison a capo di quella pazzesca rimonta contro OKC in gara4. Ovviamente quella esaltante prestazione è solo un tassello della buona stagione dell’ex Pacers, che con Rivers ha trovato il giusto ruolo, anche adattandosi ad un ruolo difficile come quello di vice di CP3. Durante il periodo dell’infortunio della star dei Clippers, Darren ha saputo giostrare bene l’attacco dei LAC e si è meritato il giusto spazio nei playoff. La continuità non è il suo punto di forza, come invece possono essere l’aggressività difensiva e l’atletismo, sebbene possa vantare appena 183 cm. La sua situazione non è così diversa da quella di Vasquez e Augustin per quel che riguarda la gestione ma può rivelarsi un investimento più ponderato degli altri due.
Almario Vernard “Mario” Chalmers: USA, Unrestricted Free Agent
2013-14 Stats: 9.8 punti, 4.9 assist, 2.9 rimbalzi. Situazione salariale: 4.000.000$
A Miami si parla tanto dei Big Three che sono usciti dal contratto. In realtà tanti altri giocatori sono UFA ma, probabilmente, non se ne parla solo per il grande impatto mediatico di Bosh, James e Wade. Chalmers ha deluso tutto il popolo di Miami, nessuno escluso. Le sue Finals e i suoi playoff hanno lasciato l’amaro in bocca a tutti e la sua posizione è davvero difficile. Dopo la grande fiducia che coach Spo ha riposto in lui, sarà dura riconquistare la “confidence” persa in questa stagione. Le cifre in netto calo rispetto alla scorsa stagione non sono casuali e il suo eventuale rinnovo sarà proposto solo se gli Heat non troveranno nulla di meglio sul mercato. Qualcosa di migliore c’è sicuramente ma non bisogna farsi oscurare dalle brutte prestazioni e buttare tutto nel dimenticatoio: la difesa sulla palla, il tiro da 3 punti le sue (ex?) caratteristiche migliori. Il salario, da due volte campione NBA, è quello che è e potrebbe impaurire chi fosse realmente intenzionato a investire sull’alaskano. Il parere è quello di giocare, Heat o non Heat, sull’aspetto motivazionale di ‘Rio perché gli attributi ha dimostrato di averli in altre occasioni e la prossima stagione può essere quella del riscatto. Forse.
Devin Lamar Harris: USA, Unrestricted Free Agent
2013-14 Stats: 7.9 punti, 4.5 assist, 2.1 rimbalzi. Situazione salariale: 1.272.279$
Se si volesse stilare una classifica dei migliori playmaker che escono dalla panchina, tra I primi 3 deve essere posizionato Devin Harris. Anche quest’anno, dopo aver combattuto diversi guai fisici, ha saputo dare il giusto ritmo nei momenti importanti ai suoi Mavs, non facendo rimpiangere per nulla i momenti di riposo concessi al suo collega Calderon. Coach Carlisle a tratti si fida del suo fedele play e, quando c’è da dare un cambio di passo al gioco offensivo e difensivo, ecco spuntare Harris. Dotato ancora di perfetto timing sia in gestione che in azione, potrebbe essere la giusta chiave per quei roster che vogliono ottenere una giusta e qualitativamente elevata profondità di roster. La chiamata perfetta per Harris sarebbe quella di una grande squadra che vuole vincere subito, perché i suoi 31 anni uniti ai vari infortuni possono farsi sentire.
Eccellente investimento, viste considerate anche le cifre del suo salario!
Patrick Sammy “Patty” Mills: Australia, Unrestricted Free Agent
2013-14 Stats: 10.2 punti, 1.8 assist, 2.1 rimbalzi. Situazione salariale: 1.133.853$
La questione è più complessa di quanto sembri e da qualche ora lo è ancor di più. Il talento di Canberra, Australia, è a un bivio esistenziale ben definito, al quale poche persone sanno darsi una risposta logica: il grandissimo apporto che ha dato agli Spurs in questi playoff deriva dalle sue capacità oppure dal sistema che gli permette determinate cose? Ovviamente, come sempre, in medio stat virtus. La bravura è da dividere perfettamente in due parti ma da qui nasce, allora, un nuovo interrogativo: saprebbe rendere al di fuori del sistema Spurs oppure è troppo legato ad una posizione di “game-changer” (il jolly dalla panchina) che non gli consente le stesse cose al di fuori di questa posizione? Le risposte sono diverse, c’è chi crede che l’effetto Popovich sia dominante e c’è chi crede che Mills possa fare benissimo anche inserito in un quintetto del quale possiede idealmente le chiavi. Noi stiamo con la seconda opzione. La tegola per chi lo corteggiava e lo corteggia tuttora è arrivata da qualche ora e pare che un infortunio piuttosto grave alla spalla debba tener fuori il “diavolo della Tasmania” fino a Marzo. Questa notizia può sconvolgere il roseo futuro di Patty?
happy wheels
Nato a Pompei il 3/4/1993. Studente del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione presso La Sapienza di Roma, Redattore NBA per partenopress.com e My-Basket.it; giocatore e amante della palla a spicchi da sempre. MORE THAN A GAME.
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