gen 16, 2014 Claudio Pellecchia Sport USA 0
Roma. Tanto spettacolo e difese particolarmente allegre nella serata dello Staples Center con i Clippers che riescono ad aver ragione per un soffio dei Dallas Mavericks: 127-129 il finale al termine di una partita che ha costeggiato più volte l’overtime senza, però, arrivarci. Percentuali bulgare al tiro per tutti (addirittura 20 punti per il redivivo Samuel Dalembert) ma, a fare la differenza, sono probabilmente le due lunghezze di vantaggio (oltre che i ben 17 rimbalzi d’attacco) che i californiani portano in dote in apertura dell’ultimo, decisivo, parziale. Di fatto, sui 48 minuti, nessuna delle due squadre ha demeritato più dell’altra. In assenza dell’infortunato Chris Paul, la scena è tutta per Blake Griffin e l’eterno Dirk Nowitzki, entrambi nel momento migliore della loro già ottima stagione. Dopo un primo quarto di sostanziale equilibrio (32-20 per i texani), ad inizio secondo periodo, il tedescone comincia ad operare, mettendo due dei suoi 27 punti di serata (con un deludente 8/22 al tiro però) con il suo classico jumper dalla media: Dall’altra parte, però, si mette in luce quello che sarà il man of the match: JJ Redick è una furia e con 4 bombe nel periodo (per uno spaventoso 7/9 da tre punti complessivo) griffa il parziale che consente ai padroni di casa di arrivare all’intervallo con un rassicurante +12 di vantaggio (60-72). Saranno 33 i punti, alla fine, per il numero 4 in maglia Clippers. In apertura di terzo quarto è ancora Wunderdirk a suonare la carica, prima con la tripla del -5 (69-76) poi con il solito, immarcabile, movimento in post per il 78-82 a poco più di 6 minuti dall’ultima pausa. Guidata dal suo leader, Dallas firma il controparziale che ricuce lo strappo del primo tempo, arrivando al 98-100 che apre l’ultimo quarto di partita. L’eqilibrio è totale e nessuna delle due squadre riesce a prendere il sopravvento sul parquet: eppure a 4:50 dalla fine, quando Vince Carter alza il lob per l’appoggio al vetro di Brandan Wright (13 punti con un ottimo 6/7 al tiro) i Mavs sono addirittura avanti di 14 (120-106). La partita si accende: dopo la tripla di Dudley (125-115), Griffin litiga con Dalembert per una serie di contatti proibiti sotto le plance e ci vuole addirittura Nowitzki per riportare in campo una calma apparente. A 1:45 dal gong i Clippers sono ancora sotto di 9, prima che Barnes (25 punti, con 10/18 dal campo e il 50% da tre) da dietro l’arco rinvigorisca le speranze dello Staples di bianco vestito. Ma JJ Redick non ha ancora finito il suo show personale e, dopo un anomalo pick and roll con Crawford, mette la tripla del -1 (127-126) a 35 secondi dalla sirena. Siamo al redde rationem: per la prima volta in partita, la difesa dei losangelini fa il suo dovere e Doc Rivers può disegnare lo schema per andarla a vincere. Sfortuna vuole che Jamal Carwford (16 punti, ma con 4/16) abbia più familiarità con l’improvvisazione che con la lavagnetta: penetrazione dalle tempistiche rivedibili e tiro forzatissimo che trova, però, il fallo di un ingenuo Shawn Marion. Crawford rimedia parzialmente alla frittata di pochi secondi prima col 2/2 dalla lunetta e i Mavs tornano dall’altra parte per il possesso del vantaggio: palla a Nowitzki, ricciolo che non si chiude come dovrebbe e scarico per un Jose Calderon il quale, pur con discreta libertà, spara sul ferro. DeAndre Jordan cattura il più importante dei suoi 13 rimbalzi di serata e viene spedito in lunetta da Carter: inedito 2/2 e vittoria in ghiaccio per i californiani. It’s the basketball baby!
Dallas Mavericks: Nowitzki 27, Dalembert 20, Calderon. 16 Rimb: Nowitzki 8. Ass: Ellis 13
Los Angeles Clippers: Redick 33, Barnes 25, Griffin 23. Rimb: Jordan 13. Ass: Collison 10
ALTRI RISULTATI:
Chicago Bulls – Orlando Magic 128-125;
Charlotte Bobcats – Philadelphia 76ers 92-95;
Miami Heat – Washington Wizards 97-114;
Memphis Grizzlies – Milwakee Bucks 82-77;
Sacramento Kings – Minnesota Timberwolves 111-108;
Houston Rockets – New Orleans Pelicans 103-100;
Utah Jazz – San Antonio Spurs 105-109;
Los Angeles Lakers – Phoenix Suns 114-121;
Cleveland Cavaliers – Portland Trail Blazers 96-108;
happy wheelsNasce a Napoli il 07/09/1987. Già collaboratore/redattore per il "Roma", "Il Mattino" e toniiavarone.it, nonostante la laurea in Giurisprudenza ha deciso comunque di intraprendere l'avventura rischiosa e affascinante del giornalismo. Pubblicista dal 2013, ama lo sport e le storie che vi ruotano attorno. Occuparsi di Nba non è un lavoro, ma un piacere.
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