giu 01, 2014 Claudio Pellecchia Sport USA 0
Ai Thunder non è bastata la grande partita di Russel Westbrook (fonte foto: bleacherreport.com)
Roma. E’ finita come finisce di solito tra chi gioca una pallacanestro di squadra, mandando a segno l’intero roster a disposizione, e chi, invece, dipende da due soli elementi; forti finchè si vuole, ma pur sempre solo due. Inutile menzionare statistiche, percentuali o ragionare sul numero di palle perse. Il tabellino di gara 6 tra Thunder e Spurs ha una lettura molto semplice: i padroni di casa mandano a referto appena 5 giocatori, contro il doppio della truppa di Pop. E’ matematica, signori e non può essere smentita. La differenza tra chi va alle Finals e chi resta a casa sta tutta qui.
Dopo un primo quarto da 20-23 di parziale, i Thunder piazzano un mini break in chiusura di secondo periodo, con il contropiede di Durant (31 punti, con 12/25 dal campo, cui vanno aggiunti 14 rimbalzi) che vale il 42-49 con cui si arriva all’intervallo lungo. Il terzo quarto non si apre nel migliore dei modi per gli ospiti, con Parker costretto in panchina e a un conseguente impiego a mezzo servizio: alla fine, saranno 8 i punti per il numero 9, in appena 18 minuti di impiego. In cabina di regia ci va Corey Joseph che, senza paura, si butta nel traffico, favorendo il tap-in di Duncan (19 e 15 rimbalzi) per il 49-51. Il pareggio arriva qualche possesso più in la, con la rubata di Green che favorisce il contropiede, con schiacciata, del solito ottimo Kawhi Leonard (doppia doppia da 17 e 11 rimbalzi). E’ una fase chiaramente favorevole ai nero argento, che trovano anche un buon contributo dalla panchina: il 70-67 arriva, infatti, sull’inedito asse Ginobili – Splitter, con l’argentino di Bahia Blanca che, in chiusura di periodo, aziona la tripla di Danny Green (2/6 dall’arco e 11 punti complessivi) per il 78-69. Sembra di assistere ad un film già visto e ci si aspetta il crollo di Okc dal punto di vista mentale; e, invece, i Thunder reagiscono nel quarto conclusivo e con Westbrook (34 punti e 8 assist) si portano sul -2 (97-95) a 1:45 dalla sirena finale. Il pareggio lo firma KD 35 dalla lunetta, rimettendo tutto in gioco, con poco più di 50 secondi ancora da giocare. Ginobili si fa stoppare da Ibaka e, sull’altro fronte, ancora Durant si butta dentro per il 97-99, reso inutile, però, dalla successiva tripla del “jefe narigòn” (100-99). Poi l’Mvp perde una palla sanguinosa, concedendo al numero 20 il viaggio in lunetta che potrebbe chiudere definitivamente i giochi: l’1/2 significa un’altra chance per i padroni di casa, sfruttata al meglio da Westbrook che fa percorso netto dalla linea della carità (101-101). Con poco più di 9 secondi sul cronometro, Pop chiama l’isolamento per Ginobili: il tiro finisce lungo sul secondo ferro e si va all’overtime.
Kawhi Leonard contende la palla a Kevin Durant (fonte foto: fansided.com)
Ci sono cinque minuti per andare sopra di uno e ritrovarsi a pensare alla palla a due contro Lebron e soci: Duncan fa suo tale concetto e, dopo aver portato Ibaka a scuola di post, firma il 106-105. La risposta dei Thunder sta ancora nel lato buono della follia cestistica di Westbrook, con la zingarata del 106-107. Intensità e tensione in un finale spacca cuore: Ibaka piazza la quarta stoppata della sua gara ancora in faccia a Ginobili, in contropiede Jackson riapre per Westbrook che si fa stoppare da Leonard, eroico salvatore del prezioso punto di vantaggio (108-107) a 45 secondi dalla fine del supplementare. Bisogna chuderla con il colpo di grazia. In questi casi si va dal caraibico silenzioso che mette l’ennesimo tiro che conta di una carriera inimitabile: 110-107 e Chesapeake Energy Arena ammutolita. Restano ancora 19 secondi e non puoi non andare da Durant: il “catch’n shot” è affrettato e viene sputato dal secondo ferro, con il secondo rimbalzo della serata di Diaw che vale molto di più dei 25 punti realizzati fino a quel momento dal francesone. Che, con il successivo viaggio in lunetta, mette l’ultima oliva in un martini da godersi fino a giovedì: poi sarà solo tempo di Finals 2014. Vincono gli Spurs 112-107.
San Antonio Spurs: Leonard 17 (11 rimb.), Bonner 6, Duncan 19 (15 rimb.), Green 11, Parker 8, Diaw 26, Ginobili 15, Splitter 5, Belinelli 3, Joseph 2.
Oklahoma City Thunder: Durant 31 (14 rimb.), Ibaka 16, Jackson 21, Westbrook 34, Fisher 5.
happy wheelsNasce a Napoli il 07/09/1987. Già collaboratore/redattore per il "Roma", "Il Mattino" e toniiavarone.it, nonostante la laurea in Giurisprudenza ha deciso comunque di intraprendere l'avventura rischiosa e affascinante del giornalismo. Pubblicista dal 2013, ama lo sport e le storie che vi ruotano attorno. Occuparsi di Nba non è un lavoro, ma un piacere.
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