mag 16, 2014 Gennaro Arpaia Sport USA 0
Bella, più del previsto. Emozionante, più del previsto. Chiusa con la vittoria di Indiana, come previsto.
La serie tra Pacers e Wizards si chiude sul 4-2, ma è parsa meno scontata di quanto ci si aspettasse.
I Pacers abulici che avevamo visto contro Atlanta fino a Gara7 sono scomparsi ed hanno fatto spazio ad una squadra sempre più ritrovata, partita dopo partita, dopo la pessima prestazione di Gara1.
Washington ci ha provato a complicare le cose e, diciamoci la verità, fino a quando la serie è tornata al Verizon Center hanno anche sognato il ‘miracolo’, ma alla lunga l’essenza Wizards è venuta meno, e si è avvertita tutta la differenza dei rispettivi roster.
Entrambe le franchigie hanno giocato, lottato, vinto e perso con la forza del gruppo, ma inevitabilmente i singoli hanno spostato la bilancia verso l’una o l’altra parte.
E allora ecco i nostri Top & Flop.
INDIANA PACERS
TOP – ROY HIBBERT - Non guardate il tabellino di stanotte (11 punti e 7 reb) perché servirebbe a poco. L’Hibbert visto nelle sei gare contro i Wizards è completamente diverso da quello che ha giocato negli ultimi due mesi.
Torna ad essere un fattore positivo, e aiuta a vincere Gara2 e 3. Fondamentale il suo apporto in Gara4, quella che di fatto ha deciso la serie.
Torna ad amalgamarsi alla perfezione con West e George (che, per inciso, sarebbe l’MVP dell’intera serie) e a dare un senso alla sua presenza in finale di Conference.
E, se è vero che quando vede gli Heat sul suo cammino si sveglia, prepariamoci a vederne delle belle.
FLOP – EVAN TURNER - Tutti, ma proprio tutti, si aspettavano molto di più da lui. Le voci turbolente dello spogliatoio paiono averlo escluso quasi completamente dalla squadra.
Vogel gli concede anche minuti, eh, ma il più delle volte pare essere avulso, come fosse rimasto a Phila.
Capirà che dovrà giocarsi le Finali di Conference?
Ha poche ore per riprendersi.
WASHINGTON WIZARDS
TOP – BRADLEY BEAL - Pazzesco nelle prime due gare, bene anche nelle uscite tra le mura di casa.
Beal è stata l’unica scheggia impazzita dei Wizards che poteva decidere a loro favore la gara.
Non sempre con i punti (ma è comunque alta la sua media nella serie tra i 25 di Gara1 e i 16 di stanotte) ma soprattutto con l’atteggiamento si è dimostrato il trascinatore dei suoi per tutta la serie.
Il futuro è suo.
Con una squadra più presente, anche il presente avrebbe potuto esserlo.
FLOP – TREVOR ARIZA - Dopo l’esaltazione della serie contro i Bulls, la repentina involuzione.
È sempre stato questo il filo conduttore della carriera di Ariza, sin dai tempi dei Lakers, ed è stata la condanna dei Wizards proprio ora che avrebbe dovuto dare di più.
La palma di ‘peggiore’ avremmo potuto consegnarla anche a Wall, deludente per larghi tratti della serie, ma l’inesperienza e ancore giovane età hanno salvato l’ex wildcat dall’infausto riconoscimento.
Le prestazioni di Ariza sono state la fotografia dei Wizards: la loro avventura si spegne sul più bello.
Nasce a Napoli 23 anni fa. Appassionato di sport, NBA-dipendente. Pubblicista per passione, giurista d'ambizione.
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