ago 31, 2014 Redazione Serie A 0
Milano. Gol e spettacolo. E’ questo il Milan targato Inzaghi. Sotto gli occhi del neo acquisto Torres, del presidente Berlusconi (di nuovo in tribuna dopo oltre un anno), del ct azzurro Conte e del presidente Figc Tavecchio, il nuovo Milan si SuperPippo comincia con una vittoria il suo cammino in campionato. A San Siro i rossoneri battono 3-1 la Lazio grazie ai gol di Honda, Muntari e Menez. Una vittoria arrivata al termine di un match gradevole, emozionante e giocato a viso aperto da entrambe le squadre. La nuova Lazio di Pioli gioca un primo tempo aggressivo e convincente ma poi scompare a poco a poco nella ripresa, pagando a caro prezzo la stanchezza di inizio stagione. Unica nota positiva per Pioli l’esordio in serie A di un ottimo Djordjevic, protagonista di una prova convincente e determinante in occasione dell’autorete di Alex. Da rivedere l’esordio di De Vrij, apparso in confusione e ancora per nulla inserito negli schemi difensivi biancocelesti. Fra i rossoneri, più leggeri mentalmente dopo la partenza di Balotelli, in grande spolvero El Shaarawy, tornato il ‘Faraone’ che tutti i tifosi rossoneri aspettavano da tempo. Superati i suoi problemi fisici, il giovane attaccante del Milan ha letteralmente spaccato la partita nella prima frazione, entrando da protagonista nel primo gol del Diavolo. E’ sua, infatti, l’accelerazione sulla sinistra che fa secco De Vrij ed è suo il cross teso sul quale Honda, abbandonato da tutta la retroguardia laziale, si avventa per insaccare l’1-0 al 7′. Da lì in poi la squadra di Inzaghi gioca in scioltezza, dimostrando tutto altro carattere ed atteggiamento rispetto alla squadra impaurita e confusa della scorsa stagione. In avanti Menez si presenta con giocate di alto spessore e un gol su rigore, sulla destra vola Abate, a tratti imprendibile mentre la difesa, guidata da Alex e Zapata, tiene senza sussulti i timidi affondi di Klose e Keita, piuttosto in ombra e sostituiti dopo un’ora da Felipe Anderson e Djordjevic, decisamente più in palla e in condizione.
Dopo l’1-0 del primo tempo il Milan nella ripresa subisce inizialmente la reazione della Lazio che si mette in evidenza con un paio di spunti interessanti di Lulic. Diego Lopez, di fatto, non deve compiere una parata, difeso dal muro eretto di fronte a lui dall’organizzato duo Zapata-Alex. Dopo l’inizio in sofferenza, il Milan accelera improvvisamente e trova il raddoppio che, di fatto, uccide la partita. Abate se ne va sulla destra al 56′ e mette in area un cross teso sul quale Muntari è il più reattivo: tap in vincente e Berisha battuto per la seconda volta. Adesso è il Milan il padrone del campo con la Lazio incapace di reagire e troppo sulle gambe. Menez si inventa una magia in area biancoceleste e costringe De Vrij ad atterrarlo: per Tagliavento è rigore. Dal dischetto il francese non sbaglia e porta il Milan sul 3-0 al 64′. Sembra finita e invece l’ingresso in campo di Djordjevic accende la Lazio che riesce a riaprire il discorso al 67′ proprio con l’attaccante serbo che, su assist di Lulic si avventa sul pallone costringendo Alex ad infilare la propria porta. Il Milan non si scompone e, nonostante un paio di buone chance fallite da Mauri e Candreva nel finale, continua a controllare con ordine, dimostrando idee chiare e sangue freddo. All’ultimo minuto di recupero l’arbitro Tagliavento concede un giusto penalty agli uomini di Pioli per un atterramento di Abate su Candreva. Proprio il laziale va sul dischetto ma il suo tiro viene neutralizzato da Diego Lopez. Al triplice fischio Inzaghi può esultare: il suo esordio da allenatore non poteva essere migliore.
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