set 12, 2014 Luigi Liberti Serie A 0
Roma. In via Allegri si lavora molto per il futuro del calcio italiano. C’era molta attesa per il consiglio federale odierno chiamato a pronunciarsi su molti temi caldi dalla riforma dei campionati, agli extracomunitari passando per le multiproprietà. Il presidente Tavecchio al centro, alla sua destra il fido Lotito che non è voluto mancare al primo consiglio della nuova era.
Il nuovo numero uno della Figc ha aperto così: «Il Consiglio di oggi segna l’inizio della nuova governace federale che oltre alla dirigenza elettiva ha una nuova dirigenza nominata, (Uva che sostituisce Valentini). Apriamo una stagione delle riforme e della modernizzazione dell’organizzazione federale con criteri moderni e sburocratizzati. Abbiamo necessità di rendere federazione più vicina a chi ne usufruisce». «I temi strategici saranno ripresi già da domani dalle componenti e dalle leghe per arrivare il più presto possibile ad una nuova riunione dove verranno formalizzate le nuove riforme».
RIDUZIONE DELLE ROSE - Per gli aspetti tecnici prede la parola Caludio Lotito: «La riforma vogliamo frarla partire già dal prossimo campionato accompagnando gradualmente quei club che hanno rose extralarge. Servirà a valorizzare i calciatori italiani e i vivai».
RIFORMA DEI CAMPIONATI - Tavecchio: «La riforma campionati è la madre di tutte le battaglie, la riduzione delle società stai nei fatti e non nelle chiacchiere». Lotito: «Questo consente l’autoconsistenza economico finanziaria del sistema. Noi vogliamo evitare un campionato all’insegna della precarietà. Vorremmo portarlo a 18 club in serie A, 1820 in serie B e scendere più possibile in Lega pro. I tempi? Nell’arco del triennio».
EXTRACOMUNITARI - Tavecchio: «Il parametro dovrà essere stabilito e valutato. Noi andiamo a mettere il naso nelle loro scelte che prima non erano valutabili. Se uno viene dall’Argentina è un conto, un altro paese è un altro. Insomma verrà valutato il suo curriculum».
MULTIPROPRIETA’ - Lotito: «Le multiproprietà non devono far paura. Su questo tema c’è disinformazione. Sono l’unica forma per incrementare i ricavi e valorizzazione dei giovani. Non saranno affatto una “discarica” dei club maggiori, anzi saranno l’opportunità per un giocatore di fare il salto di livello».
FAIR PLAY FINANZIARIO - Lotito: «Dobbiamo studiare un sistema economico peculiare al sistema paese. Vogliomo avere la certezza del pagamento degli stipendi, il pagamento degli oneri previdenziali e fiscali e il pareggio di bilancio che è il vero nodo della questione. Su questo vogliamo modellare un sistema che sia peculiare al sistema economico vigente in Italia. Questa non deve essere una norma costrittiva. Anche le sanzioni dobbiamo ancora studiarle».
CALCIO FEMMINILE - Tavecchio: «Non c’è obbligatorietà da parte delle società professionistiche. Noi abbiamo in mente un campionato a 12 squadre che dovranno essere associate alle società professionistiche. Per ora abbiamo Lazio Fiorentina e Bari e abbiamo trattative con Chievo, Cesena, Inter, Milan, Juventus e Napoli. Il problema sarà di recuperare società di pari rango. Ossia squadre che appartengano tutte alla stessa serie. Questa è l’unica soluzione per recuperare il mondo dello sport femminile. Fiona May e sarà impegnata in questa iniziativa».
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