set 27, 2014 Redazione Il Gladiatore, Serie A 0
Roma. Non si ferma la marcia vincente della Roma di Garcia in campionato. Nel primo anticipo della quinta giornata di Serie A, i giallorossi hanno battuto 2-0 il Verona conquistando la quinta vittoria consecutiva. Partita complicata per la Roma nel giorno del trentottesimo compleanno di Totti, risolta al 75′ da un destro chirurgico dalla distanza di Florenzi. Nel finale Destro sfiora il raddoppio e Florenzi colpisce una traversa all’84. E’ festa grande a Roma, godibile ancora di più vista la difficoltà incontrata contro un Verona difensivo. Il compleanno di Totti non c’entra però, le attenzioni sono tutte per la squadra giallorossa che ha conquistato contro gli scaligeri – non senza faticare – la quinta vittoria su cinque partite in campo. Un percorso netto reso possibile da due conclusioni dalla distanza, quella di Florenzi al 75′ e quella, incredibile, di Destro pochi minuti più tardi con una rete insaccata dal cerchio di centrocampo. Il 2-0 vale tantissimo e sposta la pressione sulla Juventus con un messaggio chiaro alla ciurma: fermare lo “squadrone” giallorosso non sarà facile per nessuno.Il copione è chiaro fin da subito, prima addirittura del calcio d’inizio con Mandorlini che rinuncia al gioco di Toni per provare a colpire la Roma con un pizzico di velocità in più nelle ripartenze. Ne esce un primo quarto d’ora di passaggi orizzontali dei giallorossi davanti a un muro di maglie bianche schierate interamente in dieci metro. Ci prova Nainggolan da 25 metri al 5′, lo imita Maicon poco dopo ma il pallone viaggia lontano dalla porta di Gollini (portiere nato nel 1995 quando Totti aveva già alle spalle 20 partite in A). Lo squillo che apre il match però arriva al quarto d’ora esatto sull’asse Maicon-Destro: il cross del brasiliano è col contagiri ma l’attaccante, che stacca altissimo, non trova la porta. Lo spavento però sveglia la squadra di Mandorlini che con Gomez si affaccia dalle parti di De Sanctis, ma che dal 34′ in poi mette in difficoltà la retroguardia di Garcia. Merito dei movimenti di Nené e dello stesso Gomez, ma anche degli inserimenti di Brivio e Ionita dalle retrovie. Succede così che mentre Totti con un paio di rimpalli favorevoli costringe Sorensen al salvataggio sulla linea, dall’altra parte è bravo De Sanctis a respingere i tentativi di Gomez dalla destra, unico vero intervento degli estremi difensori in tutto il primo tempo. Nella ripresa la musica, ma soprattutto il ritmo, è totalmente diverso. Il primo a suonare la carica voluta da Garcia è, manco a dirlo, Francesco Totti che dopo appena trenta secondi impegna Gollini in angolo con una girata di prima di destro. E’ tutta la Roma però a scendere in campo con un piglio diverso costringendo il Verona a rintanarsi forzatamente all’interno della propria area con una pressione spaventosa sul pallone. Per forzare la cassaforte veronese Garcia pesca Gervinho nel cilindro in modo da velocizzare ulteriormente la manovra, ma i maggiori pericoli arrivano dai calci piazzati con Yanga Mbiwa a sfiorare il palo da calcio d’angolo. Il Verona della ripresa è molto meno coraggioso, stanco e costretto alla difesa a oltranza. Solo l’ingresso di Toni dà respiro alla manovra di Mandorlini, ma è proprio lì che la Roma colpisce. Ci pensaFlorenzi, questa volta senza l’esultanza sentimentale e familiare, con una botta di destro da venticinque metri che si infila all’angolino. Una magia a suo modo, come successo a Parma con Pjanic, che toglie le castagne dal fuoco alla capolista che continua così il suo cammino immacolato e fatto di sole vittorie, sublimato da un altro gioco di prestigio, quello messo in scena da Mattia Destroall’86′ con un destro – appunto – da quaranta metri che sorprende Gollini per il 2-0. Un gol incredibile che fa partire la festa in giallo e rosso.
Gervinho 7 - Il suo ingresso in campo rompe una monotonia pericolosa per la Roma. Imprendibile, dribbla e ri-dribbla tutti, anche se stesso ma fermarlo è impossibile. Ancora una volta è impreciso nell’ultimo passaggio, ma mina la tranquillità della retroguardia veronese.
Marques 6,5 - Match di sostanza contro avversari non facile. Non sbaglia un intervento e la sua difesa crolla sotto i colpi dalla distanza. Non ha fatto rimpiangere il quasi omonimo collega messicano.
Destro 7 - Fino a quattro minuti dalla fine la sua prestazione è tutto fuorché esaltante. Il colpo di testa sbagliato al quarto d’ora pesava come un macigno. L’invenzione nel 2-0 con il gol da quaranta metri però scaccia qualsiasi cosa, impossibile non premiare tale magia e tale audacia.
Gollini 6 - Incolpevole sul gol anche se qualcuno potrebbe storcere il naso sul secondo. La verità è che si disimpegna alla grande all’Olimpico rovinando a Totti la giornata con un intervento sotto la traversa.
Manolas 7 - Fondamentale la sua diga nella ripresa con la Roma sbilanciata. Non perde un contrasto con Nené prima e Toni poi, ruvido e insuperabile
ROMA-VERONA 2-0
Roma (4-3-3): De Sanctis 6; Maicon 6,5, Yanga Mbiwa 6,5, Manolas 7, Cole 6; Nainggolan 6 (38′ st Paredes sv), Keita 7, Pjanic 6,5; Destro 7, Totti 5,5 (21′ st Florenzi 7), Ljajic 6 (12′ st Gervinho 7). A disp.: Skorupski, Lobont, Calabresi, Somma, Holebas, Emanuelson, Verde, Sanabria. All.: Rudi Garcia 6,5
Verona (4-3-3): Gollini 6; Sorensen 6,5, Marques 6,5, Moras 6, Brivio 6; Obbadi 6,5 (42′ Campanharo 6), Tachtsidis 6, Ionita 6; Gomez 6, Nené 5,5 (25′ st Toni 5,5), Jankovic 5 (38′ st Valoti sv). A disp.: Salvetti, Ferrari, Rodriguez, Luna, Gonzalez, Nico Lopez, Saviola, Fares, Cappelluzzo. All.: Mandorlini 6
Arbitro: Russo
Marcatori: 30′ st Florenzi, 41′ st Destro
Ammoniti: Manolas (R); Nené (V)
Espulsi: nessuno
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